A volte anziché riporre con cura le parole di Dio nel nostro cuore, come un gioiello puro, prezioso, le trascuriamo, le abbandoniamo, facendo spazio a pensieri e cose negative, che nel tempo possono portarci lontano da Dio.
Anche il figlio prodigo occupò il suo cuore con pensieri e cose negative, e ne pagò le amare conseguenze.
In (Luca 15:16) vediamo che: “egli desiderava riempire il ventre con le carrube che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava.”
E’ a quel punto tragico della sua vita, che i suoi occhi si aprirono e ripensa alle parole preziose di suo Padre.
Allora tornò sui suoi passi chiedendo perdono, e il Padre, con infinito amore, lo perdonò. (Luca 15:20 a 24)
"Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato" (Luca 15:20 a 24)
Se anche tu ti sei allontanato da Dio dimenticando di custodire con cura le Sue parole nel tuo cuore... ritorna sui tuoi passi...torna tra le braccia del Padre... e con certezza Lui ti accoglierà!
A Dio sia la gloria.
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