domenica 7 aprile 2013

L’importanza di una continua sintonia..

Ma Giosia non volle ritirarsi da lui..” (2 Cronache 35:22)





La vita del re Giosia, si racchiude nei capitoli 34 e 35 del libro di 2 Cronache.

Giosia, all’età di otto anni diventa re, e regna a Gerusalemme per trentuno anni.

Di lui è scritto che fece ciò che è retto agli occhi dell'Eterno.

Egli fece ciò che è giusto agli occhi dell'Eterno e seguì le vie di Davide, suo padre, senza deviare né a destra né a sinistra.” (2 Cronache 34:2)

Già da ragazzo inizia a cercare il Dio di Davide suo padre, purificando Giuda e Gerusalemme dagli alti luoghi, dagli idoli di Astarte, dalle immagini scolpite e dalle immagini fuse. ( 2 Cronache 34:3)

..egli demolì gli altari e gli Ascerim, ridusse in polvere le immagini scolpite e abbatté tutti gli altari d'incenso in tutto il paese d'Israele, poi tornò a Gerusalemme.” (2 Cronache 34:7)

In seguito vediamo il re Giosia che celebra la Pasqua a Gerusalemme in onore del SIGNORE e anche in questo caso fa le cose con la massima scrupolosità; attenendosi a tutto quello che Dio aveva stabilito.

Infatti: “In Israele non era stata celebrata una Pasqua come quella dai giorni del profeta Samuele. Nessuno dei re d'Israele aveva mai celebrato una Pasqua, come quella celebrata da Giosia, con la partecipazione dei sacerdoti, dei Leviti e di tutto Giuda e Israele, presenti assieme agli abitanti di Gerusalemme.” (2 Cronache 35:18 )

Ma, andando avanti con la lettura vediamo che il discernimento, la saggezza e il timore di Dio che lo avevano accompagnato sino a quel momento, lo abbandonano; lasciando spazio alla superficialità e all’azione personale.

Pensando di avere tutto sotto controllo, Giosia si appoggia esclusivamente “sulle sue forze” dimenticando che Dio era la Sua forza e che ogni cosa è sotto il Suo controllo!

E quando il re Neko, tramite i suoi messaggeri lo avverte dicendogli:

Questa volta io non sono venuto contro di te, ma contro una casa con cui mi trovo in guerra; DIO mi ha comandato di affrettarmi; smettila quindi di opporti a DIO che è con me, affinché egli non ti distrugga” (2 Cronache 35: 21)

Giosia non ascolta, anzi:

“.. per combattere contro di lui si travestì, e non diede ascolto alle parole di Neko, che venivano dalla bocca di DIO. Così venne a dare battaglia nella valle di Meghiddo.” (2 Cronache 35: 22)

In seguito, vediamo che questo gesto sconsiderato, superficiale e un po’ arrogante gli costò la vita. Infatti: “ Così egli morì e fu sepolto nei sepolcri dei suoi padri.” (2 Cronache 35:24)

Miei cari, Quando pensiamo, anche soltanto per un ’attimo di potere andare avanti senza tenere conto dell’approvazione e del consiglio di Dio, ci siamo già incamminati in una strada tortuosa, estremamente pericolosa.. che potrebbe condurci ad una morte spirituale.

A volte, per andare avanti, è necessario fare un piccolo passo indietro, per vedere dove abbiamo sbagliato, ripartendo da li; abbandonando l’orgoglio e la presunzione che provengono dalla nostra carne, per fare spazio all’umiltà che viene da Dio.


Che il Signore ci aiuti a mantenere intatta ed integra la nostra relazione con Lui; in modo tale da poter sentire sempre la Sua voce, che può giungere al nostro cuore in mille modi diversi!

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