“ Ricordando queste cose, dentro di me do libero sfogo all'anima mia, perché solevo andare con la folla, guidandola alla casa di DIO, in mezzo ai canti di gioia e di lode di una moltitudine in festa.” Salmo 42:4
L’amore del salmista è un’amore sofferto e passionale un’amore fatto di ricordi e di struggente nostalgia.
Ed ora, nel momento delle difficoltà desidera più che mai la presenza di Dio nella sua vita.
Come la cerva desidera placare la sua sete ai rivi delle acque, così egli desidera placare, saziare la sua sete di Dio in Dio.
Quando l’amore e la passione per Dio travolgono interamente il nostro modo di essere, occupando lo spazio nella nostra mente e nel nostro cuore, quando il desiderio di parlare e vivere Lui, prevale prepotentemente sui nostri pensieri sulle nostre emozioni, sui nostri atteggiamenti, come si può non desiderare, non bramare ardentemente ogni giorno la sua presenza nella nostra vita?
E come possiamo anche minimamente pensare che altre cose possano soddisfare in qualche modo, questo nostro profondo bisogno di amore e di passione ?
Nel Salmo 145 v.16 è scritto:“ Tu apri la tua mano e appaghi il desiderio di ogni anima vivente”.
Si, solo Dio può appagare e soddisfare pienamente i desideri e i bisogni più profondi della nostra anima!
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