“una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo” Giovanni 9:25
Questa è la frase di un'uomo nato cieco, al quale Gesù fece recuperare la vista, che esperienza meravigliosa, dopo una vita di oscurità finalmente la luce!
Leggendo questo racconto mi sono chiesta, cosa avrà provato quell' uomo, quale sarà stata la sua reazione davanti all’ improvviso susseguirsi di luci e di colori?
Sicuramente, dopo il primo momento di stupore avrà guardato con immensa gratitudine, il dolcissimo volto di Gesù: quanta gioia avrà colmato il suo cuore, sicuramente a tutte le persone che incontrava avrà parlato di Gesù e di quello che aveva fatto per lui.
Un senso di piena libertà avrà pervaso la sua vita, finalmente non doveva più dipendere dagli altri per le normali attività quotidiane, non doveva più farsi accompagnare per ogni suo spostamento.
Ora poteva addirittura correre muoversi in tutta libertà, senza il pericolo di urtare ed inciampare, poteva vedere il viso delle persone amate.. sino ad allora, aveva sentito soltanto le loro voci.. ma ora, poteva vederle!
Poteva ammirare, in tutto il suo splendore la bellezza del creato di Dio, vedere l’azzurro del cielo, l’immensità di un prato verde..il colore dei fiori nelle sue sfumature.. anche il profumo dei fori, sembrava diverso.. più dolce.. più intenso, che emozioni incredibili!
Eppure, nonostante l’evidenza dei fatti qualcuno rifiutava di vedere:“ perciò alcuni dei farisei, dicevano; quest’uomo non è da Dio perché non osserva il sabato.” (Giovanni 9:16)
Ecco il motivo per il quale il miracolo, non poteva essere visto: per la cieca osservanza della forma, della legge e della tradizione.
Se la nostra mente è inquinata, schiava delle proprie convinzioni personali, dei propri schemi religiosi e delle tradizioni denominazionali, non potremmo mai appropriarci delle promesse di Dio, neppure l’ evidenza di un miracolo riuscirà a convincerci.
I Giudei, nonostante l’evidenza e la testimonianza di quell’ uomo, misero in dubbio ogni cosa, anche il fatto che fosse davvero nato cieco e avesse recuperato la vista, finché non ebbero chiamato i genitori di colui che aveva recuperata la vista (Giovanni 9:18) ma nonostante la conferma dei genitori, ancora non credono e al v.29 ostinatamente ribadiscono: “noi sappiamo che a Mosè Dio ha parlato; ma in quanto a costui, non sappiamo di dove sia.”
Ma l’uomo, al quale Gesù aprì gli occhi saggiamente risponde, dicendo: “questo poi è strano; che voi non sappiate di dove sia; eppure, mi ha aperto gli occhi” (Giovanni 9:30)
Quando Dio compie un miracolo nella nostra vita non possiamo e non dobbiamo tacere!
Se rifiutiamo un dono di Dio, soltanto per il fatto che Egli ce lo da in modo diverso da come noi ci aspettavamo, offendiamo Dio e certamente, non potremmo vedere, gustare e sperimentare le Sue benedizioni nella nostra vita!
Anch’ io in passato avvalendomi del fatto che ero convertita da molti anni, pensavo di vedere, di sapere di conoscere, senza rendermi conto, che dovevo ancora aprire gli occhi.. ma ora, come quel cieco a cui era stata donata la vista, posso dire: “una cosa so, che ero cieca e ora ci vedo!”
Dio benedica ogni istante della nostra vita.