sabato 26 dicembre 2020

Non temere; solo abbi fede!

“Ma Gesù, inteso quel che si diceva, disse al capo della sinagoga: Non temere; solo abbi fede!” Marco 5:38 





In questo periodo particolare della nostra vita, la parola d’ordine è pandemia, contagi, distanze e mascherine, senza renderci conto che in questo modo ci stiamo realmente contagiando l’uno con l’altro con la paura!

A volte riusciamo a nascondere molto bene la nostra paura dietro la frase: “Bisogna essere prudenti, la prudenza non è mai abbastanza.” 

Ma resta sempre e comunque paura!

E la paura non viene da Dio. 
Non è la paura che ci deve dominare ma è la forza e l’amore di Dio che deve prevalere nella nostra vita! 

Quindi, al posto della paura mettiamo il coraggio, la fede e l'amore sostenendoci e incoraggiandoci l’uno con l'altro.

Ora più che mai dobbiamo fare nostre le parole di Gesù e ricordare che Lui dice a me e a te.. “Non temere; solo abbi fede!”

“Siate forti e coraggiosi, non abbiate paura, non spaventatevi di loro, perché l'Eterno, il tuo DIO, è lui stesso che cammina con te; egli non ti lascerà e non ti abbandonerà”. Deuteronomio 31:6 

A Dio la gloria!

lunedì 7 dicembre 2020

L'importanza di conoscere in profondità!

“ E voi, chi dite che io sia “ Matteo 16;15







I discepoli conoscevano molto bene Gesù vivevano con lui ogni giorno, lo avevano visto fare cose straordinarie, cose che nessun altro avrebbe mai potuto fare; come camminare sulle acque, sfamare una folla di quattromila persone con solo pochi pani e pochi pesciolini e tantissime altre cose.

Ma basta vivere con una persona per conoscerla davvero, per sapere cosa sente, cosa prova ?


Sembra che a Gesù questo non basti, infatti Egli desidera verificare e sondare sino in fondo la fede dei suoi discepoli, desidera vedere e capire chiaramente sino a che punto lo conoscono e si fidano di Lui.

Ecco perché dopo dopo aver chiesto ai Suoi discepoli :«Chi dicono gli uomini che io, il Figlio dell'uomo, sia?» si rivolge direttamente a loro dicendo: “e voi, chi dite che io sia” v.16

A questa domanda Pietro risponde: “ Tu sei il Cristo, il figlio dell’ Iddio vivente” nei versetti 17 a 20 vediamo che Gesù elogia Pietro per la sua risposta.

Ma più avanti vediamo che la conoscenza di Pietro, non è così profonda.

Se prima Pietro prima era stato elogiato da Gesù ora è da Lui severamente ripreso con queste parole: “ vattene via da me satana! Tu mi sei di scandalo perché non hai il senso delle cose di Dio ma delle cose degli uomini” v.23.

Davanti a Dio non esistono mezze misure, o siamo sospinti dalle Spirito che governa la nostra nuova natura o dalla carne che fa parte della nostra vecchia natura ed governata da satana.

Quanti di noi pur essendo credenti, non hanno il senso delle cose di Dio e quanti di noi come Pietro pensano di conoscere, di sapere, di capire ma al momento della verifica della loro fede, le cose cambiano e ciò che sembrava chiaro non è più così chiaro.

A quel punto tutta la nostra conoscenza profonda, teologicamente corretta che pensavamo di avere, sembra sgretolarsi piano piano tra le dita e non rimane più nulla di ciò che pensavamo di sapere, di insegnare, di conoscere perché mancavano i presupposti di una fede vera, basata su una conoscenza profonda, radicata in Gesù.

Esistono due modi di conoscere: la prima è una conoscenza teorica superficiale per sentito dire, vissuta attraverso l’esperienza di altri, e la seconda è una conoscenza vera, vissuta, sperimentata e provata nella nostra vita, basata sulla fiducia certa in Gesù, sapendo che qualsiasi cosa accada Lui è e sarà sempre al nostro fianco.

Sapere e conoscere in modo superficiale teorico soltanto perché qualcuno mi ha insegnato che Gesù mi ama è una cosa, sentirmi ricoperta, protetta e ripiena dell’amore di Gesù è tutt’altra cosa.


Sapere che Dio ha un piano per me e poi non tenere minimamente conto della sua volontà, facendo a modo mio è come non sapere assolutamente nulla, ma avere la certezza che Dio ha un piano per me e ricercarlo ogni giorno con fede e costanza attraverso la preghiera e la lettura della sua parola, aspettando in silenzio il momento e la risposta di Dio e tutt’altra cosa.

Il giusto modo di conoscere Gesù è farci conoscere da Lui in profondità, senza nasconderci dietro i nostri ma e i nostri se.

In Ebrei 4:12 e 13 è scritto:“ La parola di Dio infatti è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore.E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto."


Miei cari.

quando la parola di Dio riuscirà a penetrare nella profondità della nostra anima e del nostro spirito come una spada a due tagli giudicando e mettendo a nudo i nostri sentimenti e i nostri pensieri più intimi, allora solo allora potremmo dire di conoscere realmente Gesù.

A Dio sia la gloria!