venerdì 14 dicembre 2012

Una vista acuta!

“Il Signore apre gli occhi hai ciechi, il Signore rialza gli oppressi, il Signore ama i giusti” (Salmo 146:8)
 



Noi possiamo avere una vista acutissima..che vede anche il più piccolo granello di polvere, ed essere ciechi contemporaneamente!

Questo pensiero, potrebbe sembrare contraddittorio, ma spiritualmente parlando non lo è!

Infatti, se noi continuiamo a vivere nell’oscurità del peccato..fatto di trasgressione e disubbidienza alla parola di Dio, senza neppure accorgercene ci allontaneremo sempre di più dalla SUA parola, andando incontro ad una  morte certa.

Ma se permettiamo a Dio, Non soltanto di entrare, Ma di  penetrare il nostro cuore, la nostra mente, la nostra vita intera  ecco che i nostri occhi spirituali si apriranno e vedranno la relta del baratro in cui siamo caduti!

Allora, solo allora il Signore ci rialzerà..perché il nostro Dio è Dio giusto..che ama la giustizia, la luce e il  pentimento vero!

Che il Signore ci aiuti  a fare nostra la preghiera di Davide:” esaminami o Dio,e conosci il mio cuore, mettimi alla prova e consci i miei pensieri. Vedi se c'è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna.” (Salmo 139:23-14)

Come la cerva...

“Come la cerva desidera i corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. L'anima mia è assetata di Dio,del Dio vivente”  (Salmo 42:1-2)
 



Come la cerva  anela ai corsi d’acqua, cosi la mia anima anela al mio Signore.. . costantemente assettata del mio Dio...del  Dio vivente e vero...

Quando penso a tutte le grandi cose che Dio ha fatto nella mia vita...il mio cuore si rallegra grandemente nel Signore.

Anch’io come Davide ripenso con gioia e gratitudine, a quando  sin dalla mia infanzia, avanzavo felice tra folla verso la casa del mio Dio...ricordo i canti di gioia e di lode assieme alle persone care...che ora sono alla presenza del Padre.

Quando la mia anima è abbattuta... e nel mio cuore si riaprono ferite che fanno ancora male... subito rivolgo lo sguardo al mio Signore e la presenza di Dio riempie il mio cuore di letizia e di gioia... di giorno il Signore mi concede la Sua grazia ed il Suo amore, e la notte innalzo canti di lode come preghiera, al Dio che mi da la vita.

In Lui ho posto la mia speranza...Lui è la fonte della mia gioia e della  mia salvezza... con gli occhi del cuore...vedo il volto del mio Dio...ed Egli mi dice: ”Non temere...perché Io ti ho riscatta...tu appartieni a Me!”


Grazie Padre, perché in Te ho tutto ciò che mi occorre!

giovedì 13 dicembre 2012

Più preziosa delle perle!

Ma la saggezza, dove trovarla? Dov’è il luogo dell’intelligenza?” (Giobbe 28:12)



La saggezza è descritta come una virtù, una qualità che consiste nella capacità di seguire la retta ragione nella condotta della vita, nell’agire, nel valutare, nel consigliare secondo un criterio di prudenza e di equilibrio.

Ma è davvero possibile trovare questo tipo di saggezza Non di parte, nell’uomo?
Questa è una delle tante domande che ci poniamo nel vedere la desolazione e il degrado che ci circonda.

Dove  trovarla allora ? La parola di Dio è chiara al riguardo ”non si trova  sulla terra dei viventi” (Giobbe 28:13)

La parola di Dio dice che l’uomo non la  conosce, nessuna cosa la possiede, non si ottiene in cambio dell’oro, ne si compra  con l’ argento, neppure con l’oro di ofir, con l’onice prezioso o con lo zaffiro. L’oro, il vetro, il corallo e il cristallo non possono in alcun modo reggere  il confronto della saggezza. Sapete perché?

Perché la “saggezza, vale di più delle perle” (Giobbe 28.18 )

Ma nella pratica dove possiamo la saggezza e  in cosa consiste?

In (Giobbe 28:23 a 27) è scritto: “Dio solo conosce la via che vi conduce, egli solo sa il luogo dove risiede., perché il suo sguardo giunge  fino alle estremità della terra, perché egli vede tutto quello che è sotto i cieli. Quando misuro il peso del vento e fissò la misura delle acque, quando diede una legge alla pioggia  e traccio  la strada  al lampo  dei tuoni, allora la vide e la rivelò, la stabilì ed anche la investigò.” 

Ecco la risposta!
Dio solo conosce la vera saggezza, Lui stesso è saggezza e intelligenza: “E disse all’uomo: “ ecco, temere il Signore, questa è la vera saggezza, fuggire il male, è intelligenza!”. ( Giobbe 28:28)

A Dio sia la gloria!
dalla lettura di questi pochi brani, abbiamo visto la saggezza non è soltanto esperienza di vita, ma anche e soprattutto di fede, di timore di Dio e di cono



lunedì 10 dicembre 2012

Un’ incarico ben preciso per ognuno di noi!


Ti ripeto l'esortazione che ti feci mentre andavo in Macedonia, di rimanere a Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine, le quali suscitano discussioni invece di promuovere l'opera di Dio, che è fondata sulla fede. Lo scopo di questo incarico è l'amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. Alcuni hanno deviato da queste cose e si sono abbandonati a discorsi senza senso.” (1 Timoteo 1:3 a 6)


Paolo esorta Timoteo a rimanere in Efeso per un motivo ben preciso: ordinare con fermezza ai fratelli che stavano facendo confusione all’interno della chiesa, di Non continuare ad insegnare dottrine strane.. diverse (da quelle che Paolo aveva insegnato a suo tempo) occupandosi di cose sciocche.. inutili.. favole senza fine, che suscitavano solo ed esclusivamente polemiche; anziché evidenziare l’opera di Cristo fondata sulla fede.

Dimenticando, che il loro scopo come figli di Dio, Non era quello di presentare delle favole.. Ma Cristo!

Insegnando e dimostrando un‘amore puro, sincero, con una buona coscienza e una fede vera.

Nel tempo, per alcuni di loro si era perso Lo scopo e l’obiettivo principale della loro vita: glorificare Cristo!

Infatti, anziché presentare il vangelo della grazia, cercando di dimostrare il vero amore basato sulla fede e il timore di Dio.. si erano completamente persi nelle loro passioni carnali.. parlando e presentando soltanto, ciò che gli faceva più comodo.

Purtroppo, la situazione della chiesa di Efeso, è la stessa situazione che si presenta oggi in moltissime chiese.. dico questo, con profonda tristezza.

Personalmente, credo che al punto veramente tragico in cui siamo arrivati ci restano soltanto due possibilità:

1) Tornare indietro, verso un baratro dal quale non potremo mai più risalire. (Ebrei 12:14)

2) Oppure, cambiare subito rotta tornado sui sentieri antichi.. “Così dice l'Eterno: «Fermatevi sulle vie e guardate, e domandate dei sentieri antichi, dove sia la buona strada, e camminate in essa; così troverete riposo per le anime vostre». Ma essi rispondono: «Non cammineremo in essa». Geremia 6:16

Terribile! 

Davanti all’esortazione di Geremia, di tornare sui sentieri antichi cercando di ritrovare i giusti principi, i giusti valori cristiani..il popolo preferisce andare per la sua strada.. continuando imperterrito a vivere nel peccato.

Quando il re udì le parole del libro della legge, si stracciò le vesti. Poi il re diede quest'ordine.. andate a consultare il SIGNORE per me, per il popolo e per tutto il regno di Giuda, riguardo alle parole di questo libro che si è trovato; poiché grande è l'ira del SIGNORE che si è accesa contro di noi, perché i nostri padri non hanno ubbidito alle parole di questo libro, e non hanno messo in pratica tutto quello che in esso ci è prescritto”. (2 Re 22:11 a 13)

Signore, noi desideriamo tornare a Te aiutaci ti prego, a ritrovare la buona strada.. mettendo le cose giuste al posto giusto.. rivalutando ogni cosa per poi mettere in atto nella nostra vita, tutte le cose istituite da Te.. imparando a chiamare la disubbidienza: Non debolezza, cercando di attenuare l’impatto..ma Peccato!

A Dio solo la gloria e l’onore!


lunedì 3 dicembre 2012

Una fede, semplice e profonda

“Ecco il fuoco e la legna; ma dov'è l'agnello per l'olocausto? Abramo rispose: figlio mio,Dio stesso si provvederà l'agnello per l'olocausto E proseguirono tutti e due insieme” (Genesi 22: 7-8)
























                Ad un certo punto della vita di Abramo, Dio decide di testare la sua fede, chiedendogli di offrire in olocausto la cosa più cara e preziosa che aveva:il suo unico figlio Isacco. (Genesi 22:2)

“dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: “ Abramo!” Egli rispose: “Eccomi.” (Genesi 22:1)




Ma Abramo, non si spaventa, non si agita..non chiede alcuna spiegazione..per fede.. ”semplicemente va..” seguendo l’ordine del suo Dio.


La mattina di buon’ora Abramo si alza, sella il suo asino, prendendo con sé due dei suoi servi e suo figlio Isacco, spacca la legna per l’olocausto e si dirige verso il luogo indicato da Dio.


Il terzo giorno, continuando il cammino, Abramo alza gli occhi e da lontano vede il luogo designato per l’offerta..ancora una volta rimango stupita, da questa fede semplice, pura come quella di un bambino che si fida totalmente di suo padre.


Infatti,pur vedendo avvicinarsi il momento, in cui avrebbe dovuto sacrificare suo figlio, con una calma e una serenità nel cuore che solo chi confida TOTALMENTE in Dio può avere, Abramo dice ai suoi servi: “rimanete qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi.”


Splendido! “..ci prostreremo e poi ritorneremo da voi.”


Non c’è alcuna esitazione o titubanza nelle sue parole..al contrario c’è la sicura fermezza.. che emerge da una fede vera!


Infatti: “..la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà cha non si vedono” (Ebrei 11:1)


Mentre Abramo è pronto a sacrificare suo figlio, vediamo che l’angelo del Signore lo ferma dicendo:” non stendere la mano sopra il ragazzo, e non fargli del male!Ora so che tu temi Dio; poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l’unico tuo.” (Genesi 22:12)


L’ubbidienza porta sempre con se le benedizioni di Dio! Infatti, andando avanti con la lettura vediamo che Dio benedice grandemente la vita di Abramo!


“ Io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare..tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce” ( Genesi 22:17-18)


Miei cari,
la fede non è staticità, blocco, immobilità, ma è azione e movimento verso Colui che chiama!


Quando Dio parla al nostro cuore, anche se sul momento possiamo non capire, per fede noi dobbiamo andare oltre.. muovendoci nell’ubbidienza, secondo la SUA volontà!


Giacomo dice:“ insensato” vuoi renderti conto che la fede senza le opere, non ha valore?Abramo nostro padre non, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull’altare? Tu vedi che la fede agiva assieme alle opere e che per le opere la fede fu resa completa.” (Giacomo 2: 20 a 22)


Nel vortice frenetico della vita..proviamo a fermarci un’ attimo.. e domandiamoci: com’è la nostra fede?
E’ una fede in movimento che va oltre la nostra logica, fissando lo sguardo Non sul problema, Ma su Chi ha il totale controllo del problema: oppure è una fede insignificante.. “simile a un’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e la.” (Giacomo 1:6)


Se è cosi dice Giacomo:” Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore..” ( Giacomo 1:6-7)


Se da un’ attenta riflessione, ci siamo resi conto che la nostra fede è insignificante..quasi inesistente, chiediamo a Dio in preghiera di aumentarci la fede..Lui certamente Lui lo farà!


Lode a Dio!