sabato 30 aprile 2011

Un giorno ti rivedrò..



L'ultimo abbraccio.. l’ultimo sorriso.. l’ultimo sguardo.. l’ultima promessa d’amore.. l’ultima carezza.. l’ultimo bacio.. e poi, te ne sei andato via per sempre..ma un giorno quando il Signore lo vorrà ti rivedrò amore mio.. e resteremo uniti per l’eternità!

venerdì 22 aprile 2011

Come la pioggia

“ il mio insegnamento scenderà come la pioggia, la mia parola stillerà come rugiada, come la pioggerella sull’erba tenera e come acquazzone sugli arbusti ” Deut. 32:2



La dolcezza e l’amore di Dio sono davvero qualcosa di straordinario..di benefico per il nostro cuore e noi come figli di Dio, dovremmo essere l’espressione, l’estensione del Suo amore e della Sua dolcezza.

Se il nostro insegnamento, le nostre parole provengono da Lui è inevitabile che debbano produrre in noi dei frutti buoni che a loro volta siano di beneficio agli altri. Come l’albero non produce i frutti per se stesso ma per gli altri, affinché li possano gustare e assaporare, anche noi come figli di Dio dobbiamo donare tutto l’amore e la dolcezza che abbiamo ricevuto.

E se l’amore di Dio dimora in noi, come dice questo versetto, le nostre parole scenderanno nel cuore di chi ascolta come gocce di rugiada come una pioggia leggera che toglie l’aridità, che risolleva, incoraggia e consola l’oppresso.

si, se questo amore dimora in noi, le nostre parole saranno più morbide dell’olio, dolci al nostro palato, potenti e forti, come un acquazzone per gli arbusti che hanno bisogno di una maggiore quantità di acqua, irrigandoli con una cura e una costanza maggiore.




Lo specchio della parola di Dio

“.. mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi. Perché, se uno è ascoltatore della parola e non esecutore, è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio; e quando si è guardato, se ne va, e subito dimentica com'era. Ma chi guarda attentamente nella legge perfetta, cioè nella legge della libertà, e in essa persevera, non sarà un ascoltatore smemorato ma uno che la mette in pratica; egli sarà felice nel suo operare. ” Giacomo 1:22 a 25





Molto spesso, quando apriamo la parola Dio, la leggiamo e poi la richiudiamo frettolosamente, dimenticando ciò che abbiamo letto. 


Vivendo la nostra vita non come piace a Dio, ma come piace a noi, “ ci siamo guardati allo specchio...” abbiamo letto ci siamo tranquillizzati, e siamo andati via, cercando di non vedere le nostre brutture.

Ma il Signore ci invita (invita, prima di tutto me) a rispecchiarci giornalmente nella Sua parola con attenzione, con calma, meditando, cercando di togliere dalla nostra vita (con il Suo aiuto) tutto ciò che non è buono, che non è gradito a Dio, che non glorifica il Suo nome.

Lo scopo dello specchio è quello di renderci migliori, facendoci vedere, le eventuali sbavature, le brutture sul nostro viso nella nostra persona, per poi toglierle. Se quando abbiamo visto lo sporco, che abbrutisce la nostra persona non ci puliamo bene, rimettendoci in ordine, a che ci serve l’ho specchio? 
A nulla!

Allo stesso modo, specchiandoci nella parola di Dio, quando lo Spirito ci fa comprendere che qualcosa non và...che ci sono cose da ripulire o da eliminare completamente, dalla nostra vita, se non lo facciamo è come se non ci fossimo mai specchiati, come se non avessimo mai letto la Sua parola e il nostro stato rimane esattamente quello di prima.

Davide, chiedeva a Dio:“ Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore. Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri. Vedi se c'è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna.” Salmi 139: 23 e 24

Che la preghiera di Davide possa diventare la nostra preghiera di ogni giorno;una preghiera che viene da un cuore puro sincero davanti a Dio, un cuore rinnovato dall'amore di Cristo.

A Dio sia lo gloria!

Un popolo che non sapeva gioire

"Spaccò le rocce nel deserto e li dissetò abbondantemente, come da sorgenti d'acque profonde. Fece scaturire ruscelli dalla rupe, fece sgorgare acque come fiumi. Ma essi continuarono a peccare contro di lui, a ribellarsi contro l'Altissimo nel deserto." Salmo 78:16-17-18


In questo salmo che riassume un po' la situazione del popolo di Israele, emergono due cose molto importanti:

1) la fedeltà di Dio nei confronti del popolo di Israele
2) e la completa insoddisfazione, nonché l’infedeltà del popolo di Israele nei confronti di Dio

Nonostante che il Signore aveva ricoperto questo popolo di innumerevoli benedizioni essi non riescono a sperimentare in nessun modo la gioia e il privilegio di appartenere a Dio, nel loro cuore non c’è posto per la gioia e la riconoscenza nei confronti del loro Dio, c'è posto soltanto per la ribellione e il lamento.

Eppure, l’amore di Dio era evidente e tangibile nella loro vita! 

Con mano potente il Signore li aveva liberati dalla schiavitù d’ Egitto, dividendo il mar rosso per farli passare, guidandoli di giorno con una nuvola e di notte con un fuoco fiammeggiante, spaccando le rocce nel deserto dissetandoli abbondantemente, facendo scaturire i ruscelli dalla rupe e sgorgare acque come fiumi..ma i loro occhi erano chiusi!

Più il Signore benediceva questo popolo.. più loro si lamentavano, la manna che il Signore mandava loro giornalmente non gli bastava più.. e assecondando le loro voglie chiesero ancora del pane e della carne (v. 20)

Ancora una volta, il Signore risponde alle loro richieste ai (versetti 27 e 28 ) vediamo che:“ fece piovere su di loro carne come polvere, uccelli alati, numerosi come sabbia del mare: li fece cadere in mezzo al loro accampamento, intorno alle loro tende. Cosi essi mangiarono, furono saziati e Dio mando loro quel che avevano desiderato”

Ma: non era ancora stata soddisfatta la loro ingordigia, avevano ancora il cibo in bocca , quando l’ira di Dio si scatenò contro di loro, uccise i più valorosi e abbatté i giovani d’Israele”(v. 30) altro rif. (Numeri 11)

Dio conosceva il loro cuore e il loro cuore non era secondo il Suo volere. 
Per questo motivo, assieme alla carne mandò loro, anche un severo castigo.

essi però lo adulavano con la bocca e gli mentivano con la lingua. Il loro cuore non era sincero con lui e non erano fedeli al su patto”(v.36-37)

A volte, anche noi ci comportiamo allo stesso modo, il Signore riempie di innumerevoli benedizioni la nostra vita..ci ricopre di amorevoli cure..ci protegge come fa la chioccia con i suoi pulcini ma noi, come dei bambini ingrati e capricciosi, continuiamo a lamentarci.. chiedendo ancora di più.


“..quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali: e voi non avete voluto!” (Luca 13:34)

Non dobbiamo mai dimenticare, che il nostro Dio è un Dio buono, pieno di amore e comprensione..ma è anche un Dio Santo, perfetto, giusto.

E come un Padre che ama, corregge e castiga i Suoi figli, per farli crescere e confidare sempre di più in Lui.

Signore apri i nostri occhi affinché possiamo apprezzare ogni istante della nostra vita, assaporando ogni piccola cosa che Tu nella Tua infinita bontà ci doni.

A Dio la gloria!

giovedì 21 aprile 2011

Oltre la paura



“allora Davide rispose al Filesteo “Tu vieni verso di me con la spada, con la lancia e con il giavellotto; ma io vengo verso di te nel nome del SIGNORE degli eserciti, del Dio delle schiere d'Israele che tu hai insultate.” 1Samuele 17:45


Dal punto di vista umano il gigante era invicibile ma Davide lo vedeva con gli occhi della fede, per questo non aveva paura, sapeva con certezza che Dio avrebbe combattuto al suo fianco. Mentre Saul e il popolo di Israele furono costernati ed ebbero paura perché vedevano il gigante con occhi umani.

Quest’episodio, certamente, non lo potremmo mai comprendere con la nostra logica umana, la nostra razionalità, perché la fede non ha nulla di logico e di razionale. La fede non si pone domande si abbandona e basta, Davide era cosi sicuro così certo del fatto che Dio avrebbe lottato al suo fianco, che rifiutò ogni tipo di protezione umana.

L’armatura di Saul non gli serviva, gli era soltanto di intralcio, di impedimento, per questo la toglie e la getta via. A Davide servivano soltanto poche cose, un bastone, cinque pietre e una fionda nient’altro, tutto il resto lo avrebbe fatto Dio per lui è meraviglioso tutto questo!
Ecco il vero miracolo della fede, una fede vera, profonda che confida in Dio, andando oltre l’apparenza e la paura.

Una fede che non dubita, perché è certezza di cose che si sperano e dimostrazione concreta di cose che non si vedono. Ma non tutti i giganti sono facilmente visibili, appariscenti come Golia, alcuni si nascondono ambiguamente dentro di noi e a volte, si mimetizzano talmente bene, che diventano quasi parte di noi.

Alcuni di questi giganti si chiamano: gelosia, insicurezza, orgoglio, prezunzione, diffidenza, protagonismo e paura. Sottovalutando la loro pericolosità, molto spesso li affrontiamo nel modo sbagliato, indossando l’armatura sbagliata di Saul, un’armatura fatta di sforzi e di difese umane. Un’armatura che anziché proteggerci e diffenderci, ci blocca ulteriormente impedendendoci di muoverci, nella piena libetà dello Spirito.

Sinché non smetteremo di dibatterci, lottando disperatamente con i nostri mezzi, cercando di armonizzare l’abbandono della fede con la razionalità del nostro “buon senso” Dio, non potrà in alcun modo liberarci!
I giganti racchiusi dentro di noi, nel nosto cuore, aumenteranno..continueranno a crescere sino a soffocarci letteralamente, schiavizzandoci, tenendoci chiusi, incatenati alle nostre paure e alle nostre convinzioni umane.

Una vita di fede è una vita vissuta come una continua partenza, un tuffo dopo l’altro nell’oceano infinito dell’amore di Dio, nella continua dipendenza da Lui.

Se Davide avesse visto il gigante in base alla logica umana, sarerebbe fuggito, si sarebbe chiuso in casa mettendo mille catenacci alla sua porta. Ma Davide, vide il gigante soltanto con gli occhi della fede, fidando e confidando, Non nelle sue forze Ma solamente in Dio.. e vinse!

Che il Signore ci aiuti ad affrontare nel Suo nome qualsiasi paura, qualsiasi impedimento qualsiasi blocco che è di intralcio nel nostro cammino cristiano. Nella piena certezza che Lui ha già vinto per noi!

Vi mostrerò una via

“...ora vi mostrerò una via, che è la via per eccellenza” (1 Corinzi 12: 31 )































La via che questo versetto ci indica, viene descritta in modo meraviglioso nel capitolo successivo di 1 Corinzi 13 ed è la via dell’amore, che conduce a Cristo.

Questa via si può precorrere soltanto nell’ umiltà, facendo ogni cosa in funzione dell’amore di Dio, se non abbiamo questo tipo di amore che ci lega, ci stringe.., ci avvolge da ogni lato, ogni cosa che faremo sarà inutile e vuota “ come un rame risonante o uno squillante cembalo”(1 Corinzi 13:1)

Senza questa esuberanza di amore, le nostre parole avranno soltanto l’effetto di un suono duro, metallico, freddo e distaccato.

” Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’ acqua viva sgorgheranno dal suo seno.( Giovanni 7:38 )

L’amore che proviene da Dio è un sentimento puro, di assoluto trasporto verso Dio e verso il prossimo, tale da generare la massima considerazione e il massimo rispetto per gli altri, facendo nostro il loro dolore.

Se il Suo amore agisce dentro di noi inevitabilmente produrrà frutti di altruismo, accettazione, tenerezza, benevolenza, premura, cura e disponibilità.

Solo chi possiede la chiave di questo tipo di amore è in grado di aprire il cuor dell’uomo, ma se non troviamo questa chiave i cuori restano chiusi.

La cosa meravigliosa è che Dio stesso ci porge questa chiave, perché Lui è il nostro modello di amore. Infatti, Lui ci ha amati per il primo donando il suo unico figlio a morire sulla croce per noi.

“Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” (Giovanni 3:16)

“ noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi dimora nell'amore dimora in Dio e Dio in lui. ” ( 1 Giovanni 4:16)

Ecco la chiave di ogni cosa: l’amore di Dio dimorante nei nostri cuori.

“Se uno dice: «Io amo Dio», ma suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto.“


(1Giovanni 4:20 )

Il nostro amore per gli altri è regolato dall’amore che abbiamo per Dio, Se amiamo Dio è automatico... ameremo anche i nostri fratelli, Ma se non amiamo i nostri fratelli è assolutamente evidente che Non amiamo Dio.

Non a caso il primo frutto dello Spirito è l’amore (Galati 5: 22)

L’amore di Dio non è fatto soltanto di emozioni e sentimenti, ne tanto meno di parole gettate li a caso, ma nasce da un’ atto meravigliosamente concreto:“Gesù sulla croce inchiodato per noi”

Questo tipo di amore non è assolutamente facile da capire e tanto meno da imitare, infatti amare dell’amore di Dio significa: sofferenza, privazione, umiliazione.

Per questo motivo, molto spesso non siamo in grado di amare.

Ma Dio, ha dato ad ognuno di noi una vita esuberante e rigogliosa in ogni cosa, anche nell’amore. (Giovanni 10:10)

In (Luca 6: 38) e’ scritto:“ Date e vi sarà dato: vi sarà versata in seno una buona misura, pigiata, scossa e traboccante: perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurata a voi”

Una sorella diceva: “Ogni volta che leggo questo splendido versetto penso a delle perle preziose che sono state messe dentro un vaso; dove per farcene stare di più vengono ben pigiate e schiacciate, spinte verso il basso e poi ancora scosse, creando così ancora spazio tra l’una e l’altra per farle scendere ancora, in modo tale che ce ne stiano ancora di più...sino a traboccare e fuoriuscire dal vaso, tanto è ricolmo di queste perle.”

Meraviglioso..semplicemente meraviglioso! Pensate, di quale amore abbondante e traboccante siamo stati amati!

Il Signore ci insegna che se noi impariamo a dare, avremo in cambio di più,molto di più, perché Lui stesso, ci verserà in seno una buona misura.. Pigiata.. Scossa..e Traboccante!(Malacchia 3:10)

Un po’ di tempo fa, su una rivista cristiana ho letto che alcuni credenti possono essere paragonati a delle barche a remi, le quali vanno soltanto quando sono spinte da braccia. Altri invece, potrebbero essere paragonati a delle barche a vela, che aspettano sempre che il vento sia favorevole per muoversi.

Ma le barche migliori sono quelle a motore, che possono navigare in qualsiasi acqua e con qualsiasi vento, perché hanno una forza interna che le spinge.

Che il Signore ci aiuti, ad essere simili a questo ultimo tipo di barca, per la potenza in noi dello Spirito Santo! Che non dipende dalle circostanze ma è presente costante e continuo sempre,nella nostra vita.

Possa il Signore, aiutarci a diventare un canale di benedizioni per gli altri.. aiutandoci a capire che la vera gioia è donarsi... dimenticandosi di noi stessi.


A Dio sia la gloria!