mercoledì 23 agosto 2017

Odio e amore





Il meccanismo che si instaura in alcune situazioni è davvero insidioso, possiamo scivolare nell'odio senza neppure accorgercene. Si inizia magari con una semplice antipatia, una forma di risentimento, di presunzione, di orgoglio... e nel tempo, l'odio si insinua pericolosamente nel nostro cuore.


Di solito, quando pensiamo all'odio, pensiamo a gesti di particolare violenza, qualcosa che sicuramente non ci appartiene... senza renderci conto che l'odio è semplicemente il contrario dell'amore.


Dal vocabolario odiare significa: sentire avversione per qualcosa, non sopportare, evitare, aspra avversione, radicata ostilità, disprezzo, repulsione, antipatia.

Quando per esempio per un motivo o per l'altro dimostriamo antipatia, ostilità, risentimento, verso qualcuno, cercando (magari con una certa diplomazia) di stare molto lontani da quella persona, anche se cerchiamo in mille modi di giustificarci, questo si chiama odio. E l'odio è l'esatto contrario dell'amore descritto in 1 Corinzi 13


Qualcuno ha detto che tra l'odio e l'amore c' è la via di mezzo... il nulla, cioè l'assenza dei sentimenti, delle emozioni, in una sola parola l'indifferenza (che a mio avviso è forse peggiore dell'odio). 


Personalmente, non condivido affatto questo pensiero, perché dal punto di vista cristiano non esistono le vie di mezzo, il peccato piccolo o il peccato grande; ma esiste soltanto IL peccato.


Se il nostro cuore è completamente ricoperto dall'amore di Dio, sicuramente non ci sarà mai spazio per l'odio nella nostra vita, ma se nel nostro cuore è rimasto qualche piccolo spazio vuoto...dovremmo stare molto attenti, perché al primo risentimento alla prima ostilità, alla prima delusione, con estrema facilità, quello spazio vuoto, potrebbe essere occupato dall'odio.


Come possiamo combattere l'odio?


Tornando, con molta umiltà alla parola di Dio, facendoci travolgere dalla potenza e dalla dolcezza del Suo amore, che Non sono parole, Ma fatti concreti.

Che il Signore ci aiuti a colmare, anche il più piccolo spazio vuoto del nostro cuore, con il Suo amore!

A Dio sia la gloria!

lunedì 21 agosto 2017

Perdonami!




Perdonami Padre, se i miei problemi e le mie ansietà mi hanno impedito di lodarti e glorificarti.  

Perdonami, se il mio egoismo mi ha impedito di godere appieno del tuo amore...se non ti ho permesso di portare i miei pesi, nonostante Tu, mi avessi chiesto di deporli ai tuoi piedi.  

Perdonami, se non ho saputo riposarmi dolcemente in te, perdendo così la tua pace e la tua serenità.  

Padre d’amore ho sbagliato, lo so..ma ora, voglio fissare lo sguardo..soltanto su di Te!  

Ed iniziare a lodarti e a ringraziarti!  

Si Padre, ti ringrazio, per ogni cosa che mi hai dato, per il profumo dei fiori..per i raggi del sole...per l’azzurro del cielo.  

Ti ringrazio, per l’amore e il sostegno dei miei cari... e per le persone, che sanno scaldare il mio cuore.  

Ti ringrazio, per avermi guidata e protetta nel corso della vita e per essermi rimasto vicino, nei momenti difficili.  

Ti ringrazio, per i giorni felici e per i giorni tristi, per la sofferenza ed il dolore, anche se a volte non capisco...so che se tu lo permetti è soltanto per il mio bene.  

Ed è attraverso le prove che tu mi fai maturare e mi fai avvicinare sempre di più a te.  

Padre mio, i motivi per ringraziarti e lodarti, sono cosi tanti che è impossibile enumerarli!  

Oh Padre, io non sono degna di Te...veramente, non riesco a capire, il perché del tuo amore per me, nonostante io sia una figlia ribelle e scontenta, tu mi ami comunque di un’ amore infinito!  

Padre, tutto ciò che ho ti appartiene, perché Tu me l’hai dato; i miei occhi, la mia mente, il mio cuore...il mio essere intero, appartengono a Te.  

Padre mio, tu lo sai, sono fragile, ed in me, non c’è nulla di buono ma nonostante la carenza che è in me...io Ti amo, e desidero con tutto il mio cuore seguirti.  

Plasmami e modellami come Tu vuoi Padre mio, guida i miei passi e dirigimi, affinché io possa ogni giorno di più onorare e glorificare il tuo Santo e meraviglioso nome di Padre!

sabato 12 agosto 2017

Una culla d'amore...

“Egli riduce la tempesta a un mormorio e le onde sono fatte tacere” Salmi 107:29




Ogni volta che nel mio cuore si agitava una tempesta... ho gridato a Te Padre mio e tu mi hai risposto, ogni volta ho implorato il tuo nome e le onde che si agitavano in me, tu le hai fatte tacere, 
ed ora, sono diventate per me come una culla d’amore, 
per questo mi sono rallegrata in Te, ed ora so che tu mi condurrai al porto desiderato Padre mio, al porto che l’anima mia brama e desidera.

giovedì 10 agosto 2017

Non ti fermare!




A volte, c’è in noi la ferma convinzione di fare qualcosa per il Signore, mettiamo la cosa in preghiera e pieni di entusiasmo andiamo avanti, ma al primo ostacolo ecco che ci fermiamo...perdendo così di vista, il progetto iniziale.


Piano piano, la preghiera viene a mancare e quel desiderio iniziale fatto di forti certezze inizia a vacillare, mille domande si insinuano nella nostra mente: “ma forse questo progetto non rientrava nella volontà di Dio..forse non era quello che Lui voleva da me...”

In pratica, senza che ce ne rendiamo conto la preghiera viene sostituita dai nostri dubbi e dalle nostre paure.


Anche Neemia nel portare avanti un progetto importante incontrò difficoltà e blocchi di ogni genere:


“Quando Sanballat venne a sapere che noi stavamo ricostruendo le mura, si adirò, s'indignò grandemente e schernì i Giudei, e disse davanti ai suoi fratelli e ai soldati di Samaria: «Che cosa stanno facendo questi rammolliti Giudei? Si fortificheranno? Offriranno sacrifici? Finiranno in un giorno? Faranno forse rivivere le pietre consumate dal fuoco dai mucchi di macerie?». Tobiah l'Ammonita, che gli stava a fianco, disse: «Costruiscano pure! Ma se una volpe vi sale sopra, farà crollare il loro muro di pietra!». (Neemia 4:1 a 3)


Ma Neemia non si fa intimorire, non si ferma...non dubita, al contrario, continua ad andare avanti chiedendo a Dio la forza.


“Tutta quella gente infatti voleva farci paura e diceva: «Le loro mani lasceranno il lavoro che rimarrà incompiuto». Ora perciò, o DIO, fortifica le mie mani!”
( Neemia 6:9)


Meraviglioso! Una volta affidato a Dio il suo progetto, Neemia sa con certezza che Dio gli avrebbe dato giorno, per giorno l’aiuto e la forza necessaria per raggiungere l’obiettivo.

Miei cari, raramente il lavoro del Signore progredisce senza ostacoli e opposizioni da parte del nemico, ma se abbiamo in noi la consapevolezza che Dio ci sta approvando: più le difficoltà e i disagi aumenteranno più il desiderio di rifugiarsi in LUI aumenterà, ritrovando in Dio nuove forze e nuove energie!