martedì 27 novembre 2018

Dio è con noi, sempre!



"Io alzo gli occhi ai monti: da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto viene dall'Eterno, che ha fatto i cieli e la terra. Egli non permetterà che il tuo piede vacilli, colui che ti protegge non sonnecchierà. Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchia e non dorme. L'Eterno è colui che ti protegge, l'Eterno è la tua ombra, egli è alla tua destra. Di giorno il sole non ti colpirà, né la luna di notte. L'Eterno ti custodirà da ogni male; egli custodirà la tua vita. L'Eterno custodirà il tuo uscire e il tuo entrare, ora e sempre. "
Salmo 121






In alcuni particolari momenti della nostra vita, quando ci sentiamo più fragili e vulnerabili, sentiamo il bisogno di essere sostenuti e incoraggiarti spiritualmente, da chi è più vicino a noi fisicamente, e sembrerebbe anche la cosa più ovvia, ma non è affatto così!


Non sono gli amici, la famiglia o i fratelli, che possono darci ciò che ci occore in quei particolari momenti ( a meno che Dio non sensibilizzi quei cuori).


Per questo motivo ci viene ricordato che l'aiuto vero completo, può venire soltanto da Dio, da Lui solo!


Si,Colui che ha fatto i cieli e la terra, non permetterà che il nostro piede vacilli e lo scoraggiamento prevalga sulla nostra vita.



Miei cari,


il nostro Dio non sonnecchia e non dorme, non è mai distratto e lontano da noi, al contrario; lui è la nostra ombra, è alla nostra destra e veglia costantemene su di me e su di te!


E se in quei particolari momenti in cui sentiamo maggiormente il bisogno di essere sostenuti e incoraggiati, non c'è nessuno attorno a noi…non abbiate timore, sicuramente il nostro Dio meraviglioso, metterà degli angeli attorno a noi, che ci incoraggiano e ci sostengono.



Si…"L'Angelo dell'Eterno si accampa attorno a quelli che lo temono e li libera." Salmo 34:7

Gloria a Dio!

sabato 3 novembre 2018

Si Signore, con Te io mi rialzerò sempre!

"Quanto a me io volgerò lo sguardo verso il SIGNORE" 
spererò nel Dio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà.Non ti rallegrare per me, o mia nemica!Se sono caduta, mi rialzerò;se sto seduta nelle tenebre,il SIGNORE è la mia luce. " Michea 7:7-8 



Questa mattina ( ma non solo) riflettevo sulla bellezza e la profondità di questo versetto.

E pensavo che da  sempre, in tutti i modi possibili il nostro acerrimo nemico (satana) cerca di tormentare e disturbare i figli di Dio (perchè questo è il suo compito ) cercando di farli cadere nella trappola della paura,dello scoraggiamento, dell'incompresione e dell'incomunicabilità.

Ma Noi, non dobbiamo cedere  in nessun modo!


E se in qualche modo siamo caduti, sentendoci  per un'attimo come avvolti  dall'oscurita.. Non dobbiamo temere!

Perchè il Signore il nostro Dio è la Nostra LUCE, una LUCE che prevarale Sempre..Sempre sull'oscurità! 



Miei cari
quale grande gioia e privilegio, sapere di essere Suoi..appartenere a Lui..  con la piena consapevolezza che nessuno mai, potrà rapirci dalla SUA mano! (Giovanni 10:30)

Lode a Dio! Lode al nostro grande e meraviglioso Dio! 

sabato 20 ottobre 2018

Un' unico modo di amare!

Allora Gesù chiamò i suoi discepoli e disse:"Questa gente mi fa pena. Sono già tre giorni che stanno qui con me e non hanno più niente da mangiare. Non voglio mandarli via affamati, perché potrebbero svenire per la strada!"  Matteo 15:32



La carità è un sentimento di dolorosa e premurosa partecipazione che si prova nei confronti di chi soffre.

E Gesù provava proprio questo sentimento di dolorosa premura, verso le persone che lo avevano seguito sino a quel momento.

Quelle persone erano tre giorni che non mangiavano, e Gesù si preoccupava che sarebbero potuti svenire lungo la strada.

E’ bello vedere la sequenza delle cose:

1) Prima Gesù chiama i Suoi discepoli e li fa avvicinare a Lui proprio come un Padre, chiama vicino a sé i suoi figli

2) poi li rende partecipi e li coinvolge nel rendersi utili per altri

E’ meraviglioso vedere l’amore di Dio così palpabile, reale e concreto nella nostra vita.

Al contrario del nostro misero amore umano, che tende ad allontanare e ad emarginare gli altri, dicendo “ non mi riguarda è un problema loro”.


LUI non si stanca mai di accoglierci tra le sue braccia, procurando tutto il necessario per noi!

Signore aiutaci a seguire il Tuo esempio, andando verso gli altri per dimostrarle tutto il Tuo amore!

domenica 14 ottobre 2018

Una Fiducia incondizionata

"O Eterno, quanto numerosi sono i miei nemici! Molti si levano contro di me.  Molti dicono di me: «Non vi è salvezza per lui presso DIO». Salmo 3:1-2


Questo salmo (preghiera) fu composto da Davide mentre fuggiva davanti ad Absalom suo figlio che complottava contro di lui.

" Così la congiura acquistava forza perché il popolo andava crescendo di numero intorno ad Absalom." 2 Samuele 15:12

Ed proprio in quella situazione disperatamente dolorosa che Davide rivolge fiducioso a Dio questa meravigliosa preghiera.

Gli impedimenti e gli attacchi che satana mette sul nostro cammino, per non farci godere pienamente la presenza di Dio nella nostra vita sono tanti.


Ognuno di noi potrebbe fare un elenco di tutte le cose negative che giornalmente incontra nella sua vita, ma noi non dobbiamo fermarci li a rimuginare, neppure un' attimo.

Perché Dio ha già vinto per noi ogni paura, ansia, diluzione e amarezza.


Quindi coraggio, alziamo il nostro sguardo verso Colui che ci protegge e ci ama incondizionatamente e proseguiamo il cammino verso la nostra meta, con la completa armatura di Dio!


In Efesi 6:10 a 18 è scritto:
"Del resto, fratelli miei, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. Rivestitevi dell'intera armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie del diavolo, poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.

Perciò prendete l'intera armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno malvagio e restare ritti in piedi dopo aver compiuto ogni cosa.

State dunque saldi, avendo ai lombi la cintura della verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo i piedi calzati con la prontezza dell'evangelo della pace, soprattutto prendendo lo scudo della fede, con il quale potete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno.

Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio, pregando in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e preghiera per tutti i santi… " 



E a quel punto, ricoperti e protetti dall'intera armatura di Dio, con un cuore colmo di lode e di riconoscenza, anche noi come Davide  potremmo dire:

"Ma tu, o Eterno, sei uno scudo attorno a me; tu sei la mia gloria e colui che mi solleva il capo. Con la mia voce ho gridato all'Eterno, ed egli mi ha risposto dal suo monte santo." Salmo 3-4

Meraviglioso!

Si Signore, Tu Sei sempre stato e Sei uno scudo attorno a me, Tu sei la mia gloria e Colui che mi rialza il capo!


Grazie mio Dio, con tutto il cuore!

sabato 13 ottobre 2018

Che immagine meravigliosa!

Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori; ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e notte.” Salmo 1:1-2




Beati, felici, soddisfatti e pienamente appagati In Cristo, sono coloro che Non camminano, Non si fermano e Non seguono il pensiero e la via dei peccatori, Ma il cui diletto… la loro gioia, è nella legge del Signore e su quella meditano giorno e notte! 

La parola di Dio è chiara e semplice, alla portata di tutti.

Ma spesso troppo spesso, ci ostiniamo a non voler  capire.

Leggiamo e ascoltiamo senza dare la dovuta importanza a ciò che Dio ci dice attraverso la Sua parola, distrattamente leggiamo e poi proseguiamo per la nostra strada, giustificando in tutti i modi il "peccato" seguendo in questo modo, Non il pensiero di Dio Ma soltanto la nostra carnalità.

Nella 1 lettera ai Corinzi cap. 3: v. 1 Paolo dice: “Fratelli, io non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo.”

Ma se proviamo a fermarci un attimo riflettendo attentamente su ciò che leggiamo, scopriremo una grande ricchezza!

In questo salmo ( ma non solo) viene evidenziato che le compagnie del mondo ci porteranno inevitabilmente fuori strada, facendoci cadere sempre più in basso, lontani da Dio.

Sempre di più si minimizza e si scusa il peccato con la scusa: ” ma in fondo che male c’è ognuno è libero di pensare e fare ciò che desidera” dimenticando che questa “finta libertà “ è una trappola mortale del nostro acerrimo nemico (satana) per farci cadere.

In 1 Pietro 2:16 è scritto: “Comportatevi come uomini liberi, non facendo uso della libertà come di un pretesto per coprire la malvagità, ma come servi di Dio.”

Ciò che dovremmo ricordare tenendolo sempre fisso nel nostro cuore e nella nostra mente è che chi saggiamente ascolta la voce e il consiglio Dio, sarà sempre: “come un’ albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà.” Salmo 1:3

Che immagine meravigliosa!

Pensate; come figli di Dio noi siamo ( o dovremmo essere) come maestosi alberi piantati vicino ai ruscelli di Dio, alberi sempre verdi che danno frutti nella sua stagione.

In questi alberi i frutti non mancheremmo mai, (sia nella gioventù che nella vecchiaia) questi frutti saranno sempre freschi, belli da vedere e gustosi da mangiare e le foglie di questi alberi benedetti non appassiranno mai!

E tenendo il nostro sguardo fisso su Gesù, facendo ciò che a Lui è gradito, tutto ciò che faremo prospererà alla Sua Gloria!


Miei cari


Riflettiamo bene, e se ci accorgiamo di essere sulla strada sbagliata lontani da Dio, chiediamo perdono e Ritorniamo a Lui, e Lui come un Padre che ama i Suoi figli ci accoglierà ancora tra le Sue braccia!

A Dio sia tutta la gloria!

giovedì 23 agosto 2018

Frutti indispensabili!





Oggi riflettevo, sull’importanza direi vitale, dei frutti spirituali nella nostra vita, frutti che si devono vedere in tutto il suo splendore!

A questo proposito, senza troppe parole desidero porre alla nostra attenzione soltanto alcuni versetti.

1) In Galati 5:19 a 11 è scritto: “Ora le opere della carne sono manifeste e sono: adulterio, fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio”

2) Poi prosegue dicendo: “Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo. Contro tali cose non vi è legge. Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze. Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito. Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.” Galati 5:22 a 26

3) In Giacomo 1: 22 a 25 è scritto ancora: “…siate facitori della parola e non uditori soltanto, ingannando voi stessi. Poiché, se uno è uditore della parola e non facitore, è simile a un uomo che osserva la sua faccia naturale in uno specchio; egli osserva se stesso e poi se ne va, dimenticando subito com'era. Ma chi esamina attentamente la legge perfetta, che è la legge della libertà, e persevera in essa, non essendo un uditore dimentichevole ma un facitore dell'opera, costui sarà beato nel suo operare.”

A volte tirando fuori un fiume di parole inutili con termini complicati (per dimostrare non so cosa) sembra quasi che mettiamo tutto il nostro impegno per complicare ciò che è semplice.

Senza renderci conto che la parola di Dio non solo è chiara ma è chiarissima per chi vuol comprendere!

Che il Signore ci aiuti a riflettere, attentamente se nella nostra vita ci sono ancora i frutti amari del peccato, se così fosse chiediamo a Dio la forza di gettare via tutto ciò che a LUI non è gradito, rinnovando giorno dopo giorno con il Suo aiuto la nostra mente e il nostro cuore.

"..e vi siete rivestiti dell'uomo nuovo, che si va rinnovando nella conoscenza ad immagine di colui che l'ha creato." (Colossesi 3:10)

A Dio sia la gloria!

giovedì 16 agosto 2018

I tempi continuano a cambiare...





I tempi cambiano (quasi sempre in peggio) sotto ogni aspetto.
Quando penso alla mia infanzia e poi alla mia gioventù, la vedo sempre collegata ad una figura anziana, ricca di consigli, di dolcezza, di incoraggiamento e di saggezza: i miei nonni.


I miei genitori sono stati di esempio per me, curando sino alle fine dei loro giorni, i loro genitori.
Un tempo, erano poche le case di riposo dove di solito venivano mandate le persone anziane che non avevano nessuno che li accudisse.

Ma adesso non è più così.

Ora i ricoveri per anziani crescono a vista d’occhio e sono sempre più affollati di anziani che hanno figli che potrebbero prendersi cura di loro ( a parte alcune eccezioni) ma preferiscono delegare ad altri.

Coloro che un giorno hanno cresciuto i loro figli donandole tutto l’amore e l'affetto di cui erano capaci...ora si ritrovano tristemente li, ad essere Non più genitori, Ma soltanto dei vecchi inutili da depositare da qualche parte.

Senza contare le famose “badanti” che aumentano a vista d’occhio, che ancora una volta, fanno ciò che i figli dovrebbero fare.

Questi continui cambiamenti negativi che vedo attorno a me mi fanno soffrire…ma poi inevitabilmente il mio pensiero torna alla parola di Dio, dove c’è sempre la risposta ad ogni nostra domanda.
Leggiamo insieme:


Corruzione estrema degli ultimi tempi 2 Timoteo 3: 1 a 5

"Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, perché gli uomini saranno amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, senza affetto, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio, aventi l'apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza; da costoro allontanati. “

Ma noi come figli di Dio, dobbiamo fare esattamente il contrario, amando e rispettando sempre i nostri genitori, perché questo è gradito a Dio!

Vorrei concludere questa mia brevissima riflessione, con alcuni pensieri di un caro fratello, che riprendono un po' lo stesso discorso.

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La stessa morte è un momento sereno, vissuto con dignità dai vecchi che benedicono riconoscenti Dio e i figli, a cui lasciano il loro esempio anche nel momento supremo (si pensi alla morte di Giacobbe, Genesi 49).

Tutt’altra cosa dalla morte degli anziani di oggi, che è diventato un momento di alienazione, abbandonati come sono in una corsia d’ospedale, dietro a un paravento, mentre il vicino di letto gioca a carte o ride e scherza, lasciati in solitudine, derubati anche del diritto di sapere, di vivere coscientemente questo momento riassuntivo della vita!

Un anziano emarginato è un tesoro perduto” (massima indiana).

Case di riposo e badanti aumentano di numero. A questo punto la persona anziana spesso non ha più un nome: è soltanto “un vecchio” o “una vecchia”. Ma è colpa nostra se l’anziano è nella condizione di sentirsi solo, di sentirsi inutile e di pensare alla morte come a una liberazione.
L’anziano ha bisogno di affetto, non di caramelle e cioccolatini.

L’assistenza ai genitori è un privilegio oltre che un dovere.

Per i credenti è anche un’occasione per testimoniare la forza della carità e la verità della speranza in Dio. Prendersi cura di chi non sembra poter dare più nulla alla società, tanto da essere un peso anche per la famiglia, è un gesto di grande fede.

Il rispetto e la stima per chi vive nell’incertezza del tramonto è un passo essenziale per ogni cristiano.


È bene che i figli imparino a farlo: “Se una vedova ha figli o nipoti, imparino essi per primi a fare il loro dovere verso la propria famiglia e a rendere il contraccambio ai loro genitori, perché questo è gradito davanti a Dio” (1 Timoteo 5:4).

Vecchio è colui che non ama: l’amore non conosce età, e questo è il segreto di una perenne giovinezza.

“Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore: ma la più grande di esse è l’amore” (1 Corinzi 13:13).

“Da questo conosceranno tutti che siete Miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”
(Giovanni 13:35).

E. Coscia











lunedì 16 luglio 2018

Non rimandare..

“Per ogni cosa c'è la sua stagione, c'è un tempo per ogni situazione sotto il cielo..” Ecclesiaste 3: 1


E' oggi è il tempo per amare...per abbracciare...per apprezzare...per aprire il tuo cuore alle persone che ami e sono importanti per te..

non rimandare...oggi è il tempo per una carezza e una parola gentile...oggi è il tempo per dire ti voglio bene..

oggi è il tempo per aprire il tuo cuore a Gesù...perché domani...domani...anche se tu lo vorrai...non ci sarà più il tempo..

sabato 14 luglio 2018

Un modo sbagliato di simpatizzare

“State attenti, fratelli, che talora non vi sia in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che si allontani dal Dio vivente, ma esortatevi a vicenda ogni giorno, finché si dice: "Oggi", perché nessuno di voi sia indurito per l'inganno del peccato.” Ebrei 3:12-13



Le cose che accadono ultimante nelle chiese devono farci riflettere con la massima serietà, sull’importanza di vivere una vita santificata e consacrata a Dio, con la piena consapevolezza di appartenere a LUI.

Oggi più che mai dovremmo verificare controllare proprio come facevano i cristiani di Berea: “che ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando tutti i giorni le Scritture per vedere se le cose stavano così.” Atti 17:11

Evitando ogni possibile inganno e stratagemma subdolo da parte del nemico, che con la sua torbida astuzia cerca di disorientare e confondere in tutti modi i figli di Dio, facendoli simpatizzare con il peccato.

Dal vocabolario simpatizzare significa:

1) stabilire un rapporto di reciproca simpatia, fraternizzare

2) Condividere le idee di una persona o di un gruppo oppure i principi di una dottrina o di un movimento, senza però farsene seguace dichiarato.


Tutta questa simpatia e fraternizzazione che noi dimostriamo appoggiando ciò che la scrittura condanna è un subdolo e meschino lavoro di satana che cerca di farci apparire il peccato = la trasgressione della legge di Dio (1 Giovanni 3:4) come una cosa assolutamente  normale.

Miei cari

purtroppo, dobbiamo tristemente ammettere che  a volte per amicizia o simpatia verso il fratello/sorella che in quel preciso momento sta vivendo una vita lontana dagli insegnamenti del Dio vivente e vero, anziché riavvicinarlo/la con amore a Dio ricordandogli il giusto insegnamento della SUA parola, lo assecondiamo, lo appoggiamo simpatizzando in questo modo con il peccato.

Che piano pano diventa contagioso come una grave malattia che si trasmette facilmente da un individuo a un altro...senza riuscire più a fermarla!

Desidero concludere questa breve riflessione con questo versetto:

“Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.” In 1 Pietro 5:8

Signore donaci saggezza e discernimento per capire la Tua volontà in ogni ambito della nostra vita.

Lode a Dio!








lunedì 2 luglio 2018

Piccola riflessione


 «Voi siete il sale della terra; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli si renderà il sapore? A null'altro serve che ad essere gettato via e ad essere calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; una città posta sopra un monte non può essere nascosta.  Similmente, non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia luce a tutti coloro che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli» Matteo 5:13 a 16



Come figli di Dio noi siamo (non dovremmo) ma siamo la luce del mondo e il sale della terra. 

Per questo motivo noi dobbiamo cercare di costruire, Non distruggere, edificare Non demolire, elogiare Non criticare sempre e in ogni circostanza.

Ricordando sempre che con il nostro comportamento pensieri, parole e gesti Siamo chiamati a glorificare Dio nella nostra vita, facendo risplendere la verità della Sua parola.

Inoltre quando è necessario siamo chiamati anche ad esortare, il fratello/sorella ma sempre con amore (con l’amore di Dio perfetto e giusto) e discrezione.

Che il Signore doni ad ognuno di saggezza e discernimento in ogni circostanza!

A Dio sia la gloria e l’onore!

mercoledì 20 giugno 2018

Un contributo importante!

“Cerchiamo dunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione.” Romani 14:19




Guardandomi un po' attorno, riflettevo sull’importanza di condividere con gli altri, cose che danno gioia al nostro cuore, che edificano e ci fanno crescere spiritualmente. 

Non a caso i miei occhi si sono fermati su questo versetto portandomi ulteriormente a riflettere sull’importanza del nostro obiettivo come figli di Dio; che è quello di raggiungere e conquistare con il SUO aiuto  tutte quelle cose che contribuiscono alla pace e all’ edificazione reciproca .

Ma purtroppo, sia nel mondo reale che virtuale, facciamo esattamente il contrario, condividiamo parliamo e viviamo tutto ciò che fa male…disturba e ostacola la nostra crescita spirituale.

Senza dilungarmi oltre (perché parole se ne dicono anche troppe) credo che tutti noi come figli di Dio, dovremmo riflettere almeno un pochino su ciò che condividiamo, sia qui nel mondo virtuale di Facebook ,che in quello reale nella vita di tutti giorni.

A Dio sia la gloria!

sabato 26 maggio 2018

Continuità nella nostra vita

“Ricordatevi dei vostri conduttori, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio; e considerando quale sia stata la fine della loro vita, imitate la loro fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno”. Ebrei 13:7-8



Questi versetti ci ricordano che le parole vanno sempre di pari passo con l’esempio della nostra vita.

Una vita che deve lasciare il buon profumo di Cristo, in ogni occasione!

“Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione…” 2 Corinzi 2:15

Un Profumo che deve Rimarcare sempre (con continuità ininterrotta, senza termine di tempo) la verità della parola di Dio!


A Dio la gloria!

lunedì 14 maggio 2018

Aiutaci a ritornare a Te Signore!

“Se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese.” 2Cronache 7:14


Questo “Se” estremante importante, rivolto al popolo di Israele è rivolto anche noi oggi. 

Anche noi “se” ci umiliano e preghiamo cercando il volto di Dio, riconoscendo il nostro peccato, e ritorniamo al nostro Primo Amore (Apocalisse 2:4 ) Lui il nostro Dio, ci perdonerà ed esaudirà le nostre preghiere, portando guarigione in noi e attorno a noi!

Aiutaci a ritornare a Te Signore!

lunedì 7 maggio 2018

Che ti importà? Tu seguimi.





Nel nostro cammino possono presentarsi tante situazioni che ci appaiono come veri e propri ostacoli e nelle quali diventa difficile vivere e testimoniare la fede. L’esempio di Paolo ci incoraggia a guardare alle risorse che il Signore vuol darci attraverso la sua presenza e attraverso la sua Parola, trasformando gli ostacoli in strumenti e guidandoci a vivere la testimonianza della nostra fede in qualsiasi circostanza.


Il valore di essere radicati nella Parola

“Che importa? Comunque sia con ipocrisia o con sincerità, Cristo è stato annunziato: di questo mi rallegro e mi rallegrerò ancora...” (Filippesi 1:18)

In questa piccola frase, c’è il tesoro inestimabile di una vita vissuta per Cristo e con Cristo, in una totale dipendenza dal Padre.

È un versetto che ho meditato una notte, mentre stavo assistendo mio zio in ospedale, nelle sue ultime ore di vita.

Per via della malattia non riconosceva più familiari, parenti e amici, ma ciò nonostante ha avuto la lucidità di commentare queste parole assieme a me, in quanto l’unica cosa chiara e radicata nella sua memoria era la Parola di Dio.

Parola che è ben radicata in quei credenti che vivono una vita in sintonia con Gesù, una vita passata a nutrirsi del continuo della Parola di Dio. Solamente leggendo, studiando e meditando la sua Parola possiamo possederla ed essere radicati in essa.

In Colossesi 2:6-7 leggiamo:

“Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù il Signore, così camminate in lui: radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento”.

La nostra vita cristiana deve continuare con lo stesso zelo, lo stesso desiderio iniziale: sotto la guida continua dello spirito, nell'autorità di Dio.


Ma come facciamo a conoscere questa autorità? Come possiamo farla nostra? Andando alla sua Parola.

Solo con queste radici possiamo essere edificati e rafforzati nella fede in Cristo, abbondando sempre nella riconoscenza e nel ringraziamento in ogni circostanza della nostra vita.

Testimoni del Vangelo, sempre e comunque!


“CHE IMPORTA?”

Queste parole furono pronunciate dall’apostolo Paolo mentre si trovava in carcere, incatenato per via del Vangelo.

L’opposizione nei suoi confronti, sia all’interno che all’esterno della Chiesa era molto forte: ma questo non lo preoccupava minimamente, l’unica cosa che interessava a Paolo era adempiere la chiamata di Dio, a qualsiasi costo.

Nonostante gli ostacoli, i pericoli, l’opposizione, queste catene anziché ostacolarlo gli servirono per diffondere maggiormente il Vangelo di Cristo.

Paolo voleva che i credenti di Filippi comprendessero che per Dio non esiste il caso.

“Nessuno di noi infatti vive per sé stesso, e nessuno muore per sé stesso” (Ro 14:7).

Per l’apostolo la vera preoccupazione era che ognuno esaminasse il proprio cuore per essere sicuro che quello che stava facendo coincidesse con quello che il Signore desiderava da lui.

Il credente deve poggiare le proprie convinzioni sul Signore perché ogni cosa appartiene a lui!

Perciò dobbiamo essere responsabili verso il Signore in tutte le aree (sul lavoro, a scuola, in famiglia) e in tutte le situazioni della vita (nelle gioie e nelle difficoltà, sia nella vita che nella morte) e dobbiamo vivere il nostro cammino non davanti all’uomo, ma davanti a Dio.

Purtroppo, molto spesso tendiamo a fare l’opposto, dando più importanza all’apparire che all’essere.

Nonostante che Paolo si trovasse in carcere, il Vangelo della grazia veniva proclamato con maggior forza. Noi forse non ci troveremo mai incatenati a causa del Vangelo, ma potremmo comunque trovarci in determinate situazioni, come in un letto di ospedale, in punto di morte, o in altre situazione che la vita ci riserva.

Ma dobbiamo avere ben chiara una cosa: nulla succede a caso nella nostra vita. Di conseguenza: ogni luogo, ogni situazione, ogni momento sono buoni per proclamare il Vangelo!

Le persone che venivano in contatto con Paolo udirono parlare di Cristo e proprio per la sua testimonianza capirono che era incatenato a causa del Vangelo: infatti egli predicava la Parola di Dio (v. 13) e le autorità di quel tempo credevano di poter mettere a tacere la Verità privando l’apostolo della sua libertà, ma Cristo aveva cominciato un’opera buona in Paolo e nella sua grazia egli l’avrebbe portata in fondo, fino all’ultimo istante della sua vita (v. 6).

Nella mano di Dio gli ostacoli diventano strumenti.

Tutti gli ostacoli, le difficoltà, le opposizioni che gli altri possono costruire, non impediscono a Dio di portare a termine ciò che ha iniziato.

La sofferenza di quei mesi, ha permesso a mio zio di avere la possibilità sia direttamente che indirettamente di annunciare la Parola a persone che si trovavano nella sua stessa condizione, lasciandoci in questo un prezioso esempio.

Nella sofferenza l’apostolo Paolo ha avuto la forza di annunciare comunque Cristo, non ha aspettato di essere libero, non ha aspettato di trovarsi in una condizione migliore, non ha aspettato che i credenti, dai quali dovremmo aspettarci il meglio, smettessero di mettergli in qualche modo i bastoni fra le ruote.

No! Lì, in carcere, Paolo continuò imperterrito ad annunziare Cristo!

Paolo non era un superuomo, non aveva delle doti speciali, la sua forza proveniva dalla divina presenza nella sua vita e dalla Parola di Dio radicata nel suo cuore. Allo stesso modo può essere radicata nei nostri cuori e diventare anche per noi una fonte inesauribile di meraviglie.

Ma l’incarcerazione dell’apostolo ebbe anche un altro effetto (v. 14): non solo la sua incarcerazione è stata uno strumento di testimonianza per le persone che non credevano, ma fu anche di incoraggiamento per coloro che erano titubanti e timidi nel parlare di Cristo.

La reazione positiva di Paolo di fronte alla sua incarcerazione indusse gli altri ad essere più arditi, senza paura nell'annunciare Cristo.

Ci rendiamo conto che spesso il modo di pensare di Dio è totalmente diverso dal nostro?

Per portare delle anime a Cristo e spronare i fratelli ad essere più coraggiosi nell'evangelizzare, c’era bisogno di incatenare Paolo...

Sì, per Dio c’era bisogno di questo!

Al tempo di Paolo c’era la paura di essere messi in prigione a causa di Cristo, oggi, almeno qui in Italia questo timore non c’è, ma c’è un problema ancora più grave fra i credenti: la timidezza, la vergogna di essere suoi testimoni.

Se stiamo cercando stimoli per superare la timidezza, eccoli: prendiamo come esempio Paolo, che non aveva vergogna di annunciare la Parola di Dio.

A volte pensiamo che esistano determinati momenti e determinate circostante “ideali” per avvicinare una persona a Cristo, ma per Dio a volte è l’opposto.

Paolo forse non avrebbe mai potuto immaginare che il suo essere rinchiuso all’interno di un carcere stava compiendo quello che le circostanze fuori dalla prigione non avrebbero mai compiuto, eppure fu così.

L’obiettivo più importante: Cristo glorificato in noi!

Come ho detto in precedenza, dobbiamo essere disposti ad annullare noi stessi nella vita di tutti giorni, ricercando la volontà del Padre.

C’erano due tipi di persone che annunciavano Cristo (vv. 15 a 18):

• Alcuni predicavano Cristo per invidia e per rivalità


• Altri lo predicavano di buon animo, lo facevano per amore.

Coloro che predicavano Cristo per invidia lo faceva con spirito di rivalità.

Essi intenzionalmente o involontariamente avevano provocato qualche afflizione a Paolo mentre si trovava in carcere.

Ma il cuore di Paolo si rallegrava, perché Cristo veniva comunque predicato (anche se da alcune persone lo facevano con motivazioni sbagliate).

È in questo contesto (v. 18) che Paolo dice: “Che importa?”.

Nonostante la sofferenza e le umiliazioni, Paolo si rallegrava perché era certo che, sia con la vita che con la morte, Cristo sarebbe stato glorificato in lui.

Lode a Dio!

Queste parole l’apostolo le pronunciava quando era incatenato, ma potremmo usarle in qualsiasi circostanza difficile della nostra vita:

Che importa se sono nella difficoltà?

Che importa se sono su un letto di ospedale? Che importa se sto per morire?

L’importante è che Cristo sia glorificato nella mia vita.

E le uniche basi su cui Paolo si poggiava erano le suppliche dei credenti e l’assistenza dello Spirito Santo.

Paolo voleva mettere in evidenza che nella sofferenza i credenti non sono lasciati soli… perché lo Spirito di Dio viene in aiuto ¬ alla nostra debolezza.


Il Signore Gesù è alla presenza di Dio e intercede per noi. Anche se non sappiamo pregare ed esprimere la nostra richiesta, lo Spirito Santo intercede per noi: che meraviglia!

Tempo fa leggevo uno studio di un grande uomo di Dio, Charles H. Spurgeon, che scriveva:

“In fondo in fondo a volte come credenti siamo un po’ semplici. Indipendentemente dalla nostra età, nelle cose spirituali siamo piuttosto infantili. Appena creduto in Cristo eravamo ancora più ingenui... pensavamo che essere perdonati comportasse tante cose, che poi abbiamo scoperto non avere nulla a che fare con il nostro perdono.

Per esempio, pensavamo che non avremmo mai più peccato; che la battaglia era già vinta; che ci trovavamo in un bel campo di fiori, senza più guerre da combattere; che avevamo già la vittoria; che dovevamo soltanto alzarci in piedi e agitare il ramo di palma; che tutti i problemi erano finiti, che dovevamo solo confidare in Dio e saremmo entrati in cielo, senza dover combattere alcun nemico terreno. Ovviamente erano pensieri sbagliati.

Anche se nella parola di Dio è scritto che: «Chi crede non è condannato» non è scritto da nessuna parte che chi crede non sarà messo alla prova. La mia fede la tua fede deve essere esercita, altrimenti che fede è?

Dio non ha mai inteso di dare la fede all’uomo senza mai provarla, anzi la fede serve proprio ad affrontare le prove della vita. Quando chiediamo al Signore maggiore fede dobbiamo considerare che è come se chiedessimo maggiori difficoltà. Non puoi pensare di avere una grande fede per tenerla da parte. Se abbiamo una grande fede, dobbiamo usarla tutta senza risparmiarne un pò!”.

La fede, provata per glorificare...

Vi ricordate le parole di Pietro?

“...affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Cristo” (1P 1:7).

Sono le prove che plasmano la fede di un credente, purificandola come l’oro, verificandone la consistenza.

La fede è un qualcosa che non potrà mai deteriorarsi e a motivo di questo sarà un bene che procurerà lode, gloria e onore al nostro Dio, fino alla manifestazione di Gesù Cristo.

A volte la fede potrà indebolirsi, ma non dobbiamo scoraggiarci perché se siamo veri credenti, come lo era l’apostolo Paolo, potremo essere tormentati, ma non ridotti all’estremo, combattuti ma non disperati, perseguitati ma non abbandonati, addolorati ma non uccisi.

Dio non permetterà mai che siamo tentati al di là delle nostre forze. Con le difficoltà, egli ci darà anche la via per uscirne.

Paolo non era sicuro, che per la sua fede sarebbe stato liberato dalla sua prigionia, ma di una cosa era certo: voleva che Cri¬¬sto fosse glorificato nel suo corpo in entrambi i casi. Non si preoccupava per ciò che sarebbe accaduto a lui, ma per la testimonianza e il profumo che egli avrebbe lasciato per il Signore.

Abbiamo la stessa preoccupazione?

Prima o poi ci toccherà lasciare questa terra... e come l’apostolo Paolo avremo terminato la corsa. Ma avremmo lasciato davvero un buon profumo? Per Paolo, la liberazione gli avrebbe permesso di continuare a predicare Cristo, ma anche il martirio avrebbe fatto avanzare la causa di Cristo.

Lo scopo principale di Paolo era: glorificare Cristo nella sua vita! (v. 21).

Mio zio fino all’ultimo è stato testimone di Cristo. Prego Dio che anche noi possiamo essere dei testimoni fino all’ultimo nostro respiro. Chiediamo al Signore che possa infondere in noi lo stesso sentimento di Paolo e che la nostra vita possa testimoniare il desiderio di glorificare Cristo nel nostro corpo, sia con la vita che con la morte!

Eze Ahanonu

mercoledì 25 aprile 2018

“Sia il matrimonio tenuto in onore da tutti..."



“Sia il matrimonio tenuto in onore da tutti e il letto coniugale sia incontaminato, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri. “Ebrei 13:4




Nella parola di Dio in più punti è parlato di matrimonio (non di convivenza) ma ormai anche tra i figli di Dio (coloro che dovrebbero riflettere la Luce di Dio) la parola matrimonio, piano sta scomparendo.

Al posto del matrimonio è stata messa la convivenza che equivale al (vivere insieme di una coppia non sposata ) e al posto di marito e moglie è stato messo compagno e compagna…forse è il caso di fermarci e riflettere seriamente davanti a Dio…ritornando sui sentieri antichi.

Così dice l'Eterno: «Fermatevi sulle vie e guardate, e domandate dei sentieri antichi, dove sia la buona strada, e camminate in essa; così troverete riposo per le anime vostre». Geremia 6:16

Lode e onore a Te mio Dio!

“Ringraziato sia Dio per il suo dono ineffabile!" 2 Corinzi 9:15 



Stamattina riflettevo sui doni meravigliosi che anno dopo anno, giorno dopo giorno, ora dopo ora, Dio ci da.

E a volte i doni sono talmente belli che tendiamo a focalizzare il nostro sguardo sulla bellezza di quei doni…dimenticando che il Donatore (Dio) è molto, molto più importanti dei doni che nella Sua infinita bontà a voluto offrirci! 


I doni come i fiori, vanno e vengono nella nostra vita, ma Dio resta sempre al nostro fianco! Lode a Dio!

Signore, aiutaci a tenere sempre presente, Te, solo Te, prima di ogni altra cosa!

domenica 22 aprile 2018

Teoria e pratica

"Procacciate pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore". Ebrei 12:14





Conoscere la verità è non praticarla è po' come volere guidare un’automobile senza avere superato l’esame di guida.

L’esame di teoria lo abbiamo superato benissimo, ed ora conosciamo a memoria tutti i segnali stradali, ma senza il superamento dell’esame pratico, non è completo.

Quello che ci serve per poter guidare un’automobile è :

1) il superamento dell’esame di teoria

2) il superamento della prova pratica


Nella nostra vita cristiana accade un po’ la stessa cosa.

Possiamo dire di essere credenti, possiamo anche avere una laurea in teologia, con il massimo dei voti ma… se non mettiamo in pratica la parola di Dio nella nostra vita restiamo fermi nella sola teoria!

Se sino ad ora abbiamo sottovalutato l’importanza della coerenza pratica nella nostra vita , questi versetti mi (ci) riportano alla realtà

Ricordandoci l’importanza di vivere in pace con tutti (senza nessuna esclusione ) eliminando per tempo ogni possibile conflitto.


Vivendo una vita santificata, e consacrata a Dio, separandoci completamente (senza trovare scuse di alcun genere) da tutto ciò che è peccato o potrebbe indurci a peccare.

Senza questa continuità di pace e santificazione nella nostra vita nessuno (anche se dice di essere cristiano) ma vive di sola teoria… vedrà il Signore.

Signore aiutami (aiutaci) a vivere nella Tua parola, giorno dopo giorno!

giovedì 12 aprile 2018

il dubbio uccide la fede


“Da quando sono andato dal Faraone, a parlare in tuo nome, egli ha fatto del male a questo popolo e tu non hai affatto liberato il tuo popolo”. (Esodo 5:23)


Nonostante che Mosè fu scelto e mandato da Dio per liberare il popolo di Israele, ora sembra che ci sia un blocco, un peggioramento della situazione, il lavoro che per gli Israeliti sarebbe dovuto diminuire con il suo intervento, sembra aumentare in modo impressionate.

Così quello stesso giorno il Faraone ordinò agli oppressori del popolo e ai suoi sovrintendenti dicendo: «Non date più paglia al popolo per fare i mattoni, come prima; e vadano essi stessi a raccogliere la paglia! Ma imponete loro la stessa quantità di mattoni che facevano prima, senza diminuzione alcuna…” (Esodo 5: 6-7-8)

Il popolo è amareggiato e deluso, e Mosè Nonostante le rassicurazioni da parte di Dio, e i miracoli che aveva visto; come il bastone che gettato a terra diventa serpente e poi ritorna ancora bastone (Esodo 4: 2 a 4) Mosè si sente ancora insicuro, inadeguato, non all’altezza del compito affidatogli.

Dimenticando che Dio ha il potere su ogni cosa, anche sulle nostre incapacità.

Quando mettiamo in pratica la volontà di Dio nella nostra vita, Non sempre siamo compresi e apprezzati dagli altri, anzi a volte siamo contrastati, ma questo non deve minimamente turbaci, al contrario deve darci gioia, spronandoci ad andare avanti!

Come il Signore ha guidato e protetto il popolo di Israele, facendoli entrare in mezzo al mare all’asciutto, formando con le acque un muro alla loro destra e alla loro sinistra, per proteggerli…proteggerà anche noi, portandoci nel luogo che Dio ha preparato per noi, nonostante le innumerevoli difficoltà!

“…e l’Eterno fece ritirare il mare con un forte vento orientale tutta quella notte e cambiò il mare in terra asciutta; e le acque si divisero. Così i figli d’Israele entrarono in mezzo al mare all’asciutto; e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra.” (Esodo 14:21-22)

Miei cari, se a volte il disegno di Dio sembra offuscato… se gli impedimenti da parte del nemico sembrano non finire mai… Non dobbiamo temere, perché Colui che ha iniziato un opera buona in noi, sicuramente  la porterà a compimento! (Filippesi 1:6)

Che il Signore ci aiuti a Non dubitare mai, andando oltre ciò che i nostri occhi possono vedere!

mercoledì 11 aprile 2018

Quando sono debole allora sono forte


Perciò io mi diletto nelle debolezze, nelle ingiurie, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle avversità per amore di Cristo, perché quando io sono debole, allora sono forte.” 2 Corinzi 12:10



Il diletto esprime gioia, entusiasmo, piacere e passione nel fare qualcosa.

In pratica Paolo dice: “io provo gioia passione ed entusiasmo, nelle mie debolezze, nelle ingiustizie subite, nelle necessita, nelle persecuzioni e nelle avversità per amore di Cristo. “

Non c’è tristezza e autocommiserazione nelle sue parole, al contrario c’è fiducia forza e gioia.

Paolo affrontava le situazioni difficili e dolorose, per amore di Colui che un giorno, sulla via di Damasco cambiò radicalmente e meravigliosamente la sua vita! (Atti 9:3)

Da quel momento in poi, sperimentò tutta la grazia e la potenza di Dio, proprio nella sua estrema debolezza, fisica ed emotiva!

Dal punto di vista umano è impossibile capire la profondità di queste parole.

Infatti la parola di Dio dice che:" l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente. Ma colui che è spirituale giudica ogni cosa ed egli non è giudicato da alcuno. Infatti, chi ha conosciuto la mente del Signore per poterlo ammaestrare? Or noi abbiamo la mente di Cristo.” 1 Corinzi 2: 14 -16

A questo proposito, mi ha colpito una frase di David Wilkernson, che riporto:

“Cosa significa avere la mente di Cristo? In parole semplici, significa pensare ed agire come fece Gesù. Significa prendere decisioni che prenderebbe Gesù, le quali determineranno come dovremo vivere. E significa portare ogni nostra facoltà mentale a rapportarsi con il modo in cui possiamo effettivamente avere la mente di Cristo.”

Quale grande gioia e responsabilità abbiamo come figli di Dio!


Caro amico /amica, provare la forza e la gioia di Dio, anche nella nostra estrema debolezza, non né un sogno...un 'utopia, impossibile da raggiungere!

No, tutto questo è possibile anche per te ( per me) devi fare una cosa, una soltanto: mettere la tua vita (cuore e mente) al sicuro nelle mani di Dio!


A Dio sia la gloria!

mercoledì 7 marzo 2018

Il mio rifugio...


“Ma quanto a me, il mio bene è di accostarmi a DIO; io ho fatto del Signore, dell'Eterno, il mio rifugio, per raccontare tutte le opere tue.” Salmo 73:28




L’uomo/donna, cercano costantemente, appoggi morali, spirituali, famigliari ecc. (e questo non è sbagliato) resta il fatto che l’appoggio umano, prima o poi delude le nostre aspettative.

E quando questo accade, restano delusioni e ferite profonde.

Per evitare tutto questo, oggi il Signore ricorda a me e a te, che il nostro unico bene…la nostra unica forza l’unica garanzia  che abbiamo per non soffrire ed essere costantemente delusi, è quella di accostarsi…avvicinarsi ogni giorno di più  al nostro meraviglioso Dio!

In Lui troveremo sempre  un caldo abbraccio…un  rifugio sicuro…comprensione e amore costante, continuo nella nostra vita!

lunedì 5 marzo 2018

Un profumo di odore soave...


“Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri.  Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri». Giovanni 13:24-35




Leggendo questo versetto della parola di Dio, riflettevo sul fatto che tutti coloro che ci osservano, riconosceranno che apparteniamo a Dio, Non dalla nostra conoscenza biblica più o meno profonda...ma dall'amore che avremo gli uni per gli altri...fa davvero riflettere questa frase.

Signore Ti prego, aiutaci a vivere nel Tuo amore, diventando per gli altri Non qualcosa che disturba e disonora il Tuo nome… ma un profumo di odore soave… un canale di benedizione per tutti coloro che ci osservano!   

“…camminate nell'amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore soave.”  Efesi 5:2

giovedì 22 febbraio 2018

Avrei voluto...



Avrei voluto fermare il tempo sul tuo dolce sorriso... 
mentre il tuo cuore e il mio cuore viveva un’intensa esplosione d’amore 
e di gioia profonda…
ma il tempo passa e scorre via veloce, si…
le cose cambiano…ma io desidero ancora come allora, 
quel prato verde e qui mandorli in fiore…

venerdì 9 febbraio 2018

Pensando...



Pensando a tutto quello che succede oggi nelle chiese, questi versetti di Geremia mi hanno fatto riflettere.

Perciò ora parla agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme e di': “Così dice l'Eterno: Ecco, io concepisco contro di voi del male e formo contro di voi un disegno. Si converta ora ciascun di voi dalla sua via malvagia, ed emendate le vostre vie e le vostre azioni!

Ma essi dicono: “È inutile; noi vogliamo camminare seguendo i nostri propri pensieri e vogliamo agire ciascuno secondo la caparbietà del proprio cuore malvagio” Geremia 18:11.12

Geremia dice ancora. Così dice l'Eterno: «Fermatevi sulle vie e guardate, e domandate dei sentieri antichi, dove sia la buona strada, e camminate in essa; così troverete riposo per le anime vostre». Ma essi rispondono: «Non cammineremo in essa». Geremia 6:16

Lo stesso invito viene fatto anche a noi oggi, anche a noi oggi il Signore dice «Fermatevi sulle vie e guardate, e domandate dei sentieri antichi, dove sia la buona strada, e camminate in essa; così troverete riposo per le anime vostre»

E noi che cosa rispondiamo?

Che il Signore renda sensibili i nostri cuori e il nostro udito, per poter sentire la Sua voce e come Samuele dire: «Parla, perché il tuo servo ascolta».

giovedì 8 febbraio 2018

Date e vi sarà dato

“Date e vi sarà dato: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata in seno, perché con la misura con cui misurate, sarà altresì misurato a voi”. Luca 6:38













  

Riflettendo su questo versetto, pensavo a quanto siamo lontani da ciò che dovremmo essere.

Dal punto di vista umano siamo portati ad essere concentrati su noi stessi, su ciò che ci fa stare bene e su quello che potremmo ricevere dagli altri sia dal punto vista emotivo che pratico…e tutto il resto non conta!

Ma la parola Dio, Perfetta, Santa e Giusta, ci dice di fare esattamente il contrario.

Ricordando a me e a te che per poter ricevere dobbiamo prima dare.

Non importa il quanto possiamo dare, ma il come lo diamo.

Anche il poco, se dato con un cuore sincero davanti a Dio è estremamente importante!

L’offerta della vedova descritta in Marco era soltanto di due  “spiccioli” ma Gesù prende lei, come esempio nel dare.

Non i ricchi che davano in abbondanza, ma lei!

E Gesù, postosi a sedere di fronte alla cassa del tesoro, osservava come la gente vi gettava il denaro; e tanti ricchi ne gettavano molto. Venuta una povera vedova, vi gettò due spiccioli, cioè un quadrante. E Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità vi dico che questa povera vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Poiché tutti vi hanno gettato del loro superfluo, mentre ella, nella sua povertà, vi ha gettato tutto quello che aveva per vivere”. Marco 12: 41 a 44

Caro amico/amica

dare prima di ricevere o addirittura dare, senza ricevere nulla in cambio, non è insito nella nostra natura umana, ma è meravigliosamente possibile nella nostra nuova natura in Cristo!

A Dio sia la gloria!

mercoledì 7 febbraio 2018

Un tesoro nascosto


“..il regno dei cieli è simile a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni” (Matto 25:14)





L’allegoria nei racconti di Gesù, ha sempre lo scopo di rappresentare idee e concetti molto chiari.

Anche a noi come a quei servitori, Dio ha dato dei doni o (talenti) che ci vengono comunicati, attraverso lo Spirito Santo.

Questi doni naturalmente non hanno niente a che fare con le doti naturali dell’uomo, perché sappiamo perfettamente che:

“ la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito, e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; e queste cose sono opposte l'una all'altra, cosicché voi non fate quel che vorreste. “(Galati 5:17)

Dal momento in cui abbiamo creduto e accettato Gesù come nostro personale Salvatore, lo Spirito Santo è venuto ad abitare in noi e da quel momento in poi, siamo diventati membra del corpo di Cristo; diventando parte del Suo corpo Egli ci ha resi partecipi contemporaneamente, di un grande privilegio e di una grande responsabilità!

Nessuno di noi, può dire di non avere ricevuto nulla perché a tutti è stato dato qualcosa e ognuno secondo le sue capacità, secondo la misura della fede che Dio gli ha donato, deve rendere. (1 Corinzi 12: 8 a 10 )

Certamente la resa non sarà la stessa, ma la resa deve esserci!

“…quello che ha ricevuto il seme in terra buona è colui che ode la parola e la comprende; egli porta del frutto e, così, l'uno rende il cento, l'altro il sessanta e l'altro il trenta”. (Matteo 13:23)

I talenti, a cui fa riferimento la parabola, si possono intendere, come unità di peso e di misura (usata dal popolo ebraico e dai greci ) ma anche come doni di volontà, intelligenza, capacità, abilità e impegno.

Dal significato stesso, si capisce che il talento (o il dono) non è una cosa morta, statica, ma qualcosa di reale, di vivo, qualcosa che si muove e si espande, come l’acqua di un fiume.

“Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d'acqua viva.” ( Giovanni 7:38 )

Ciò che caratterizza la vita dal punto di vista umano è la nutrizione, la respirazione e la riproduzione.

Dal punto di vista spirituale è la stessa cosa.

Come il nostro corpo fisico, ha bisogno di un nutrimento costante e continuo per vivere, anche il nostro Spirito ha bisogno dello stesso nutrimento costante e continuo… senza il quale, non può vivere!

Questo nutrimento lo possiamo trovare soltanto, attraverso la preghiera e la lettura costante della parola di Dio

In questo modo troveremo la forza e l’energia necessaria per crescere e diventare forti spiritualmente.

Un giorno, grazie a Dio, abbiamo trovato un tesoro di inestimabile valore: le perle preziose della Sua parola.

Ed ora quel tesoro dobbiamo donarlo agli altri, affinché possa espandersi e crescere sempre di più, Non per il nostro vanto…Ma per la Sua gloria.

“L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae il bene; e l'uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore trae il male, perché la bocca di uno parla dall'abbondanza del cuore.” (Luca 6:45)

Non dobbiamo essere come quel servitore, che con misere scuse, andò a nascondere il suo talento sotto terra, dimenticando praticamente di averlo ricevuto (Matteo 25:25) perché il dono che Dio ci ha dato deve fruttare!

Che senso ha, avere un tesoro di grande valore e nasconderlo sotto terra, dove nessuno può vederlo ed ammirarlo in tutta la sua bellezza ?

Tutti, dobbiamo al Signore qualcosa, perché tutto ciò che abbiamo è Suo.

Cerchiamo di non farci condizionare dal fatto, che “secondo noi” non siamo all'altezza e non abbiamo le capacità, per fare questa o quella cosa, perché questa è una delle tante astuzie di satana per farci rimanere inattivi, rendendoci così dei servitori inutili.

Ricordando, che ricevere un dono significa anche ricevere potenza, questo include capacità e possibilità fornite solo dallo Spirito Santo.

“ Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all'estremità della terra”. (Atti 1:8 )

I doni che il Signore ci elargisce ( è importante rimarcarlo) non sono dati per i nostri benefici personali, ma sono dati esclusivamente per la gloria di Dio!

“Che cosa infatti ti rende diverso? Che cosa hai tu che non l'abbia ricevuto? E se l'hai ricevuto, perché ti glori come se non l’avessi ricevuto? (1 Corinzi 4:7)

A volte per motivi carnali, di gelosia o altro può capitare che questi doni vengano in qualche modo bloccati, ostacolati, ma se questo succede non dobbiamo assolutamente temere perché il Signore conosce il cuore di ognuno di noi e Lui certamente, saprà intervenire nel modo giusto, al momento giusto.

“… essendo convinto di questo, che colui che ha cominciato un'opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.” (Filippesi 1:6 )

Che il Signore ci aiuti a riscoprire i preziosi tesori racchiusi nella Sua parola!

mercoledì 24 gennaio 2018

Dove sono i saggi consiglieri ?





La saggezza è la capacità di seguire la ragione nel comportamento e nei giudizi, è moderazione nei desideri, equilibrio e prudenza nel distinguere il bene e il male, nel valutare le situazioni, nel decidere, nel parlare e nell'agire, dote che deriva dall'esperienza, dalla meditazione sulle cose, e che riguarda soprattutto il comportamento morale e in genere l’attività pratica.

La saggezza, è assennatezza, avvedutezza, buonsenso, criterio, discernimento, equilibrio, giudizio, ponderazione.

La saggezza è molto importante sia dal punto di vista umano che spirituale.


Nella parola di Dio viene più volte rimarcata, evidenziando ulteriormente il suo profondo significato!

Riporto di seguito alcuni versetti che possono aiutarci a riflettere, sull'importanza della saggezza:

1) Giacomo 3:17: “La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia.”

2) Proverbi 24:6: “… con saggi consigli potrai fare la tua guerra, e nel gran numero di consiglieri c'è vittoria.”

3) Ecclesiaste 9:13 a 18: “Ho visto sotto il sole anche questo esempio di saggezza che mi è parsa grande. C'era una piccola città, con dentro pochi uomini; un gran re le marciò contro, la cinse d'assedio e le costruì contro dei grandi bastioni. Ora in essa si trovò un uomo povero e saggio che con la sua saggezza salvò la città. Eppure nessuno conservò ricordo di quell'uomo povero. Allora io dissi: «La saggezza vale più della forza»; ma la saggezza del povero è disprezzata e le sue parole non sono ascoltate. Le parole dei saggi ascoltate nella tranquillità valgono più delle grida di chi domina fra gli stolti. La saggezza vale più degli strumenti di guerra; ma un solo peccatore distrugge un gran bene.”

Personalmente sono convinta che uno dei motivi per cui le chiese e le famiglie stanno morendo spiritualmente è perché mancano dei saggi consiglieri sostenuti e guidati dallo Spirito Santo, che esortano, riprendono e allo stesso tempo incoraggiano.

Che il Signore ci aiuti a riflettere, sull'importanza di essere dei saggi consiglieri!

A Dio sia la gloria!

sabato 13 gennaio 2018

Allora io udii un linguaggio che non comprendevo...

“Allora io udii un linguaggio che non comprendevo...” Salmo 81:5)




Non sempre riusciamo a capire il linguaggio di Dio, tante, troppe volte, il Signore in mille modi diversi richiama la nostra attenzione...ma noi, come il popolo di Israele non riusciamo (o non vogliamo) capire e ostinatamente continuiamo ad andare avanti per la nostra strada!

“Perciò (dice il Signore) li abbandonai alla durezza del loro cuore affinché camminassero secondo i loro consigli.” V. 12

Dimenticando che la vita cristiana non è fatta di sacrifici o di buoni propositi che si riducono alle sole parole...ma di ubbidienza, vera che significa: mettere in pratica la parola di Dio nella nostra vita!

In (1 Samuele 15:22 ) è scritto:"Gradisce forse l'Eterno gli olocausti e i sacrifici come l'ubbidire alla voce dell'Eterno? Ecco l'ubbidienza è meglio del sacrificio, e ascoltare attentamente è meglio del grasso dei montoni.”

Per avere una vita cristiana felice e vittoriosa in Cristo dobbiamo: ascoltare -ubbidire - e praticare, camminando rettamente nelle Sua vie.

“Oh, se il mio popolo volesse ascoltarmi, se Israele camminasse nelle mie vie! Umilierei subito i suoi nemici e rivolgerei la mia mano contro i suoi avversari. Quelli che odiano l’Eterno gli sarebbero sottomessi, e la loro sorte sarebbe segnata per sempre. E io li nutrirei (Israele) con fior di frumento e lo sazierei di miele che stilla dalla roccia”. (Salmo 81: 13 a 16)


Miei cari..
il Signore desidera colmare la nostra vita di abbondanti benedizioni, con i fiori del Suo frumento...saziandoci con la dolcezza e la delizia del Suo miele che stilla purissimo dalla Roccia che è Cristo!

Ma per appropriarci di queste meraviglie, noi dobbiamo comprendere il linguaggio dello Spirito Santo.

“ Chi tra gli uomini infatti, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così pure nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio. Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate Dio.”
(1 Corinzi 2:11-12)

Signore risveglia il nostro udito spirituale, affinché possiamo comprendere il Tuo linguaggio di amore e verità, non un qualcosa di offuscato ed ambiguo, ma di una Verità completa, che odia il peccato e non accetta compromessi con il mondo.

A Dio sia la gloria!

domenica 7 gennaio 2018

Guarda il creato...



Guarda il creato… è meraviglioso, se guardi un fiore o gli occhi di un bimbo, come pensare che Dio non esista?

Forse sei triste, ti senti solo, sei scoraggiato ormai, la vita ha perso il suo sapore e vedi il vuoto intorno a te, corruzione ed odio vedi ovunque vai e vorresti fuggire via,  ma da cosa, ma da chi?

Gesù ti ama, ti sta cercando, la vita Sua diede per te, in Lui soltanto puoi trovare la verità, la pace...la vita e il bene di ogni uomo rifiorirà, vedrai…se credi in Lui!

Un giorno anch'io, ero smarrita cercavo cose che non trovavo, mi sentivo sola al pensiero di una vita cosi… posso dirti con grande gioia che ho conosciuto Lui, ed ora,  posso amarlo e appartenergli interamente!

Senti, ascolta la Sua voce che ti chiama con amore...

Si, Gesù ti ama, ti sta cercando, la vita Sua diede per te, soltanto in Lui puoi trovare la verità, la pace...la vita e il bene di ogni uomo rifiorirà, vedrai…se credi in Lui!

martedì 2 gennaio 2018

Confiderò in Te!


“Quando avrò paura, confiderò in te. Con l'aiuto di DIO celebrerò la sua parola; ho posto la mia fiducia in DIO, non temerò.” Salmo 56:3-4



La paura è uno stato emotivo di apprensione in prossimità di un vero o presunto pericolo.

E a volte, per le persone più sensibili provare quel senso di paura molto spesso inspiegabile è ancora più facile.

A quel punto c’è una soltanto una cosa da fare (una sola cosa) confidare, pienamente e incondizionatamente nel nostro meraviglioso Dio!

E con il Suo aiuto possiamo celebrare ed esaltare la Sua parola, il Suo nome!

Miei cari, si se poniamo in Dio la nostra completa fiducia nessuna cosa, situazione o circostanza potrà farci paura!

Perché “L'Eterno è la mia rocca, la mia fortezza e il mio liberatore” 2 Samuele 22:2

Lode al nostro Unico, Grande, Meraviglioso Dio!