Mentre aspettavano lo Sposo, le vergini stolte, erano distratte, prese completamente da cose inutili, sterili,che non producevano nulla nella loro vita.
Quella loro apatia, quella loro superficialità di vivere l’attesa, dello Sposo, distrattamente presero con se, le lampade...senza rendersi conto, che mancava l’olio per accenderle, e quando se ne accorsero era ormai troppo tardi, la porta dello Sposo era chiusa!
Perché le lampade, abbiano un senso, devono essere accese per fare luce attorno a noi, illuminando il nostro cammino, in modo che possiamo togliere, tutte quelle cose che in qualche modo ci bloccano, ci intralciano.
Le vergini avvedute si erano preparate interiormente ed esteriormente, all'arrivo dello Sposo, vivendo ogni momento della loro vita nell'attesa dell’ Amato, continuando a mettere olio nello loro lampade, per andare incontro lo Sposo.
Come le vergini avvedute, anche noi dobbiamo essere attenti, vigili, per accogliere lo Sposo che sta per tornare, preoccupandoci di un’ unica cosa,una soltanto;che ci sia dentro le lampade della nostra vita, l’olio dello Spirito Santo... la guida della parola di Dio.
L’atteggiamento e la disposizione migliore, per mantenere sempre accese le nostre lampade, gustando in tutto il Suo splendore l’arrivo dello Sposo andandogli incontro, con la gioia nel cuore, è vivere per Lui!
NON nella teoria, nell'apatia, come le vergini stolte, distratte e disattente, ma nella pratica della parola di Dio, santificando e consacrando ogni giorno la nostra vita a Lui!
Solo questo dobbiamo fare, smettere di parlare, cominciando ad agire, applicando alla nostra vita, l’amore di Cristo e la fedeltà alla Sua parola.
Se il nostro cuore, la nostra vita non è disposta in questo modo sincero e vero,davanti a Dio, anche noi un giorno potremmo sentirci dire: “Io vi dico in verità: Non vi conosco”.
Signore ora più che mai, aiutaci a vegliare a rimanere desti,pronti,perché noi desideriamo bramiamo venire con te, nella sala delle nozze!
A Dio sia la gloria!