“Ricordo i giorni antichi; medito su tutte le tue opere; rifletto su ciò che le tue mani hanno fatto.” (Salmo 143:5)
I ricordi fanno parte dell’essere umano e sicuramente sono tra le cose più preziose della nostra vita, sia che ci rechino gioia o dolore sono entrambi parte di noi e quindi importanti.
Ma il ricordo per eccellenza, che supera ogni ricordo più bello per noi credenti è quello delle promesse di Gesù, del suo amore per noi e delle cose straordinarie che Egli ha compiuto nella nostra vita!
A volte però, in particolari momenti di scoraggiamento, quando il ricordo di tali promesse viene offuscato dalle nostre preoccupazioni e dal nostro dolore, ci sentiamo quasi offesi, infastiditi se qualcuno ci ricorda dell’amore di Gesù per noi, delle Sue promesse e del posto che Lui deve avere nella nostra vita, e allora rispondiamo: “sono cose che sappiamo già.”
Ed io mi sono chiesta, ma cos’altro possiamo fare o dire come credenti per incoraggiarci nei momenti difficili se non ricordarci delle promesse e dell’amore di Gesù per noi e qual’ è il modo migliore per farlo ?
La risposta l’ho trovata in (1 Cronache 16: 12 ) “ricordatevi delle meraviglie che Egli ha fatto, dei suoi miracoli e dei giudizi della sua bocca”
Quante volte, dobbiamo ricordare le Sue meraviglie, le opere stupende che Egli ha compiuto per noi, i doni che nella Sua infinita bontà ci ha elargito e il miracolo del Suo amore per noi... sempre!
I modi per ricordare e ricordarci reciprocamente di questo grande Amore, possono essere tanti, a volte è sufficiente un piccolo gesto, una frase, uno sguardo, l’importante è che tutto (ogni cosa) ci riporti a Gesù, alle Sue promesse e alla nostra responsabilità come credenti.
Come ripeto, personalmente non conosco un modo migliore per incoraggiare e consolare chi soffre se non riportare e riportarci reciprocamente, all’unica fonte inesauribile di fedeltà e amore, che è Gesù !
Si, sono cose che sappiamo e nella nostra presunzione cristiana come ripeto, forse pensiamo che non serve che questo ci venga ricordato.
Ma il fatto è che pur sapendolo, molto spesso ce ne dimentichiamo.
Il nostro sapere, di cui tanto a volte ci vantiamo da solo non basta, in (1 Corinzi 8:2 - 3) è scritto:
“...ora, se uno pensa di sapere qualche cosa, non sa ancora nulla di come egli dovrebbe sapere. “
Sapere significa conoscere e il conoscere include l’applicazione pratica nella nostra vita.
Nel caso contrario, rimane soltanto una cosa teorica, vuota e statica un’ insieme di precetti che non porta a nulla di concreto, e può farci soltanto del male
So di non dire nulla di nuovo, ma può capitare a tutti come è capitato a me di dimenticarlo per un’ attimo e quando questo accade, lo so per esperienza... la serenità scompare, le ferite non si rimarginano i problemi diventano insopportabili, la sofferenza lacerante... è a questo punto, che diventa indispensabile, vitale spiritualmente parlando, che qualcuno ci riporti alla realtà!
Ricordandoci le promesse di Gesù, chi siamo e a chi apparteniamo.
E la nostra realtà è questa:
“ Io non ti lascerò e non ti abbandonerò.. dice il Signore...non temere perché io ti ho redento, ti ho chiamato per nome; tu mi appartieni... tu sei prezioso agli occhi miei perché sei pregiato ,e io ti amo ...” (Ebrei 13: 5 - Isaia 43:1 e 4)
Queste promesse, sono promesse di un’ amore vero, concreto, sono parole importanti e non possiamo, non dobbiamo dimenticarle mai, neppure per un’ attimo!
Il ricordo ci tiene vigili... non dimentichiamo che il nostro nemico ed avversario è sempre all’opera e quando la nostra mente non è occupata delle cose di Dio, con più facilità si insinua nei nostri pensieri e nei nostri cuori, sino al punto di toglierci la pace e la serenità che il Signore ci vuole dare invece a piene mani!
Le sofferenze e le preoccupazioni, fanno parte della vita e il credente non ne è escluso, ma come credenti non possiamo e non dobbiamo permettere in alcun modo, che queste cose possano prevalere e dominare la nostra vita, sino al punto di toglierci la pace e la gioia di vivere Gesù pienamente!
Tutti noi abbiamo bisogno di conferme, anche se le cose le sappiamo.
Per portare un’ esempio, anche se sappiamo che i nostri cari ci amano, a volte abbiamo bisogno che questo ci venga ricordato e confermato attraverso gesti o parole... anche se lo sappiamo, queste conferme di amore da parte di coloro che amiamo sono comunque estremamente importanti per noi.
Ricordare significa rinnovare ed anche a distanza di mesi o anni, specialmente per le persone più sensibili, ricordare significa anche: rivivere le stesse emozioni, le stesse sensazioni o paure, in modo così intenso e reale da provare quasi lo stesso dolore e la stessa sofferenza come se fossero attuali.
A volte penso, a quanto sarebbe diversa la nostra vita, se riuscissimo (almeno in piccolissima parte) a vivere la vita cristiana con la stessa intensità e con la stessa partecipazione con cui ricordiamo e riviviamo i nostri sentimenti e le nostre emozioni umane!
Nonostante le difficoltà, saremmo comunque fiduciosi e sereni nel ricordo delle promesse di Gesù perchè le avremmo fatte nostre e il ricordo delle Sue parole sarebbe sempre così vivo, reale, e concreto da diventare parte integrante della nostra vita.
“... affinché i loro cuori siano consolati, essendo essi uniti insieme nell'amore, ed ottengano tutte le ricchezze della piena certezza d'intelligenza per la conoscenza del mistero di Dio e Padre e di Cristo, in cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. (Colossesi 2: 2 - 3)
Ecco il vero significato del sapere e del conoscere: vivere ogni cosa (si tratti di gioia o di dolore) attraverso Colui che ci ama.
Mi rendo perfettamente conto, che dal punto di vista umano tutto questo è impossibile, con le nostre forze infatti, non riusciremo mai a vivere la vita cristiana in modo così intenso, profondo e vero...ma con Dio si!
“...perché a Dio ogni cosa è possibile!” (Matteo 19: 26 )
Dipende soltanto da noi, e dal posto che Dio occupa nel nostro cuore, nella nostra vita!
A Dio sia la Gloria!