venerdì 15 dicembre 2017

Ascoltami

Guardando nei miei vecchi scritti, di quando ero ancora una timida e fragile ragazzina, con tanti sogni nel cassetto (che in seguito Dio mi ha fatto realizzare) ho ritrovato una delle mie prime poesie... già da allora il Signore era l’unico punto fermo della mia vita...lode a Te Signore, con tutto il cuore!




Perdona amica questo mio linguaggio, forse un po’ duro ma in parte vero, vorrei, parlarti un po’ della vita, di questa vita che dovrai affrontare.

Amica mia, non illuderti , la vita non e’ come forse tu credi.

La vita, il mondo, non sono altro che delusione !

Molte volte ho pensato, ma no, forse non e’ vero... la vita e’ veramente bella come dicono... no!

No amica mia, un giorno qualcuno dirà di amarti, ti dirà cose dolci .. ma tu non dargli ascolto...ti prego.

L’amore, quello vero, completo, senza limiti, non esiste, non c’è.

Se pensi poi, di aver trovato un amico sincero, stai attenta ti prego...perché anche questo non lo potrai trovare.

Nella vita ricordati , soltanto Dio non ti deluderà, mai!

Lui è l’unica cosa bella, l’unica cosa vera, che mi ha dato e mi da la forza per proseguire.

Ma forse.. forse, sto esagerando... non voglio spaventarti amica no.. non devi aver paura dell’amore.

Perché l’amore sai... è qualcosa d’immenso di inconfondibile...di indefinibile.

come il sole, può far risplendere un viso triste.

E quando lo incontrerai, amica mia, ringrazia Dio... perché anche l’amore vero...è un dono Suo
.

mercoledì 13 dicembre 2017

Prudenza e paura

“Nell'amore non c'è paura, anzi l'amore perfetto caccia via la paura, perché la paura ha a che fare con la punizione, e chi ha paura non è perfetto nell'amore.”
1 Giovanni 4:18




Spesso rifletto sulla bellezza di questo versetto, e su come a volte può essere frainteso.

nfatti, “ il non avere paura nell’amore” non significa che non dobbiamo essere prudenti e avveduti.

Al contrario, l’amore di Dio diventa perfetto e completo in noi, quando viene accompagnato anche dalla prudenza che viene da Dio.

La prudenza è biblica ed è sempre una cosa positiva perché scaturisce dalla saggezza che viene dall’alto. (Giacomo 3:17)

Non usando l’intelligenza e la prudenza che Dio ci dona, dimostriamo soltanto di essere come foglie portate dal vento che oscillano qua e là, spinte soltanto dai nostri sentimenti, instabili.

Non di rado purtroppo, scambiamo il nostro piccolo amore umano fatto di impulsi e stati d’animo, con l’amore saggio e completo che viene da Dio.

Ed è proprio qui, che dimostrammo la nostra stoltezza.

Infatti “Lo stolto non prende piacere nella prudenza, ma soltanto a mettere in mostra il suo cuore.” Proverbi 18:2

Chi attinge dal Signore, invece diventa saggio anche nel dimostrare il Suo amore.

“Il SIGNORE infatti dà la saggezza; dalla sua bocca provengono la scienza e l'intelligenza.” Proverbi 2:6

Un’altra cosa che va di pari passi con la saggezza che viene dall’alto, e anche il sapere accettare consigli da saggi consiglieri.

Perché “I disegni falliscono, dove mancano i consigli, ma riescono, dove sono molti i consiglieri.” Proverbi 15:22

“infatti, con sagge direttive potrai condurre bene la guerra, e la vittoria sta nel gran numero dei consiglieri.” Proverbi 24:6

Che il Signore ci aiuti comprendere l’importanza di fare ogni cosa con saggezza.

Amando gli altri con il Suo amore perfetto, un amore immune da difetti, errori o lacune di alcun genere.

A Dio sia la gloria!

















sabato 25 novembre 2017

Stiamo attenti a non cadere!

Or tutte queste cose avvennero loro come esempio, e sono scritte per nostro avvertimento, per noi, che ci troviamo alla fine delle età. Perciò, chi pensa di stare in piedi, guardi di non cadere. Perciò, chi pensa di stare in piedi guardi di non cadere.” 1 Corinzi 10:11- 12



Il vagare qua e la, del popolo di Israele nel deserto  per 40 anni, deve farci riflettere.


Gli israeliti usarono male la loro libertà, e come sappiamo le conseguenze delle loro scelte  furono terribilmente amare.

Per questo motivo dobbiamo stare sempre all’erta, chiedendo a Dio la saggezza e il discernimento spirituale per capire e distaccare drasticamente l’una dall’altra: le cose dello Spirito dalle cose della carne.

Anche la più piccola distrazione, potrebbe essere motivo di attacchi da parte del nostro nemico: satana.
Per esempio, alcuni peccati (perché così si chiamano) con i quali conviviamo senza neppure rendercene conto, come il mormorare, l’orgoglio, la presunzione di sapere tutto, sentendosi al di spora di tutti, sono cose su cui satana lavora molto bene!

Infatti molto spesso sono proprio l’orgoglio e la presunzione, che dividono le chiese e i fratelli l’uno dall’altro.
Dimenticando che: “… chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato” Luca 14:11.
Molto spesso sono proprio le “piccole cose” che noi tralasciamo, e trascuriamo che possono portarci lentamente e inesorabilmente lontani da Dio.

Che il Signore ci aiuti a riflettere (partendo da me) consacrando ogni giorno la nostra vita  a Dio!

martedì 14 novembre 2017

Le basi per una sana comunione fraterna





Purtroppo più avanti andiamo, più la confusione nelle varie chiese e denominazioni si appesantisce, creando discussioni e divisioni.

Tutti pensano di avere ragione, tutti dicono di avere la verità dimenticando, che “solo Gesù è la via, la verità e la vita...” (Giovanni 14:6)

Per questo motivo, è estremamente importante tornare sempre alla Verità della parola di Dio.

Questi pochi versetti possono aiutarci ad avere le idee un pochino più chiare su quelle che dovrebbero essere le basi per una buona comunione fraterna.

                  
- La fede in Gesù - “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna!” (Giovanni 3:16)

- La salvezza per grazia - “Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio” Efesi 2:8

- La Nuova Nascita - “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio” Giovani 3:3

 - Riconoscere Gesù come Signore - Perciò vi faccio sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesù è anatema!» e nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per lo Spirito Santo. 1 Corinzi 12:3

 - Il Frutto dello Spirito - Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; contro queste cose non c'è legge. Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Galati 5:22-23-24

 - L’amore - Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri».( Giovanni 13:3)

 - La verità - “Mi sono molto rallegrato di aver trovato fra i tuoi figli alcuni che camminano nella verità, secondo il comandamento che abbiamo ricevuto dal Padre” ( 2 Giovanni 4)Non ho gioia più grande di questa: sapere che i miei figli camminano nella verità. (3 Giovanni 4)
“Santificali nella verità: la tua parola è verità.” (Giovanni 17:17)

- Fondati sull'insegnamento degli apostoli e profeti


“Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare”. (Efesini 2:20)

Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministero e per l'edificazione del corpo di Cristo, finché giungiamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo, affinché non siamo più bambini, sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell'errore, ma dicendo la verità con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo.

Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l'edificazione di sé stesso nell'amore.” (Efesi 4:11 a 16)

- L’unità nella fede - sforzandovi di conservare l'unità dello Spirito con il vincolo della pace. Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione. V'è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti. Ma a ciascuno di noi la grazia è stata data secondo la misura del dono di Cristo. (Efesi 4:3 a 7)

 - Infine esaminare ogni cosa - “Or costoro erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica e ricevettero la parola con tutta prontezza, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se queste cose stavano così. (Atti 17:11)

Che il Signore ci dia saggezza e discernimento in ogni cosa!

A Dio tutta la lode!

N.B. la raccolta di versetti è stata resa possibile anche all'aiuto del mio caro e amato  fratello Stefano, ora col Signore.

venerdì 13 ottobre 2017

Piccola riflessione

“Io dichiaro ad ognuno che ode le parole della profezia di questo libro che, se qualcuno aggiunge a queste cose, Dio manderà su di lui le piaghe descritte in questo libro. E se alcuno toglie dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dal libro della vita dalla santa città e dalle cose descritte in questo libro.” Apocalisse 22:18-19


Amalgamarsi significa rendersi omogenei = armonizzarsi, fondersi, creando un tutt'uno con le cose.

Ma nella vita cristiana, questo non è possibile; o camminiamo nella luce della verità della parola di Dio,o camminiamo nelle tenebre del compreso = peccato.

Se siamo nella luce, in nessun modo cercheremo di modificare ( per il nostro piacere) la verità della parola di Dio, al contrario; saremo fedeli, esaminando attentamente tutto ciò che la Parola di Dio dice.

Ma se siamo nelle tenebre del compromesso, cercheremo in tutti i modi di giustificare le nostre scelte sbagliate (cercando magari appoggi qua e là) capovolgendo il significato della parola di Dio.

In questo modo; il peccato dell’omosessualità, diventerà un diritto, e l’adulterio, la fornicazione, la corruzione e le compagnie del mondo si chiameranno libertà di scelta.

Il mondo sta cercando di sostituire la parola “peccato” con “libertà di scelta” ma noi come figli di Dio,sappiamo che essere liberi in Cristo significa essere schiavi, di Cristo!

“Poiché colui che è stato chiamato nel Signore, da schiavo, è un affrancato del Signore; ugualmente colui che è stato chiamato mentre era libero, è schiavo di Cristo.” 1 Corinzi 7:22

Che il Signore ci aiuti a riflettere sul vero significato delle Sue parole!

mercoledì 11 ottobre 2017

Eternità

“affinché la prova della vostra fede, molto più preziosa dell’oro che perisce, eppure è provato col fuoco, risulti a vostra lode, gloria ed onore alla rivelazione di Gesù Cristo” 1 Pietro 1; 7


Pietro esorta tutti credenti “eletti secondo la preordinazione di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito ...” (1 Pietro 1:2) a vivere su questa terra in vista di un qualcosa di grande, qualcosa di eterno, di incorruttibile e meraviglioso conservato nei cieli per noi.

Ricordando che nonostante le svariate prove che potremmo incontrate lungo il cammino della nostra vita, la nostra speranza e il nostro tesoro e nei cieli, solo di questo noi dobbiamo gloriarci e di questo gioire, assaporando già da ora la felicità della salvezza eterna.

Per verificare la sostanza e il valore della nostra vita cristiana, la nostra fede, proprio come l’oro potrà essere testata e provata passando attraverso il fuoco.

E il fuoco, dirà se la nostra fede è reale e concreta.

In certo senso la prova è un esperimento un constatare se realmente le nostre parole corrispondono ai fatti, oppure sono soltanto parole vuote fine a sé stesse.

Se è così la parola di Dio ci (mi) ricorda: “non chiunque mi dice: Signore,Signore entrerà nel regno dei cieli,ma chi fa la volontà del padre mio che è nei cieli” Matteo 7; 21

La prova per piccola che sia,sappiamo benissimo che è sempre un qualcosa che costa fatica, per superarla dobbiamo impegnarci con pazienza e costanza ed anche se non riusciamo a capire il perché della prova dobbiamo accettarla, confidando in Dio sapendo che tutte le cose: “cooperano al bene di coloro che amano Dio”  Romani 8;28

La prova del fuoco per noi, potrebbero essere tante cose; una malattia, la perdita del lavoro, la delusione di un amico un fratello, una sorella ecc... 

Tutte queste cose che al momento possono fare male sia fisicamente che emotivamente, e che non riusciamo minimamente a comprendere,certamente in seguito le capiremo.

Si, allora vedremo tutto chiaramente ed ogni cosa risulterà nitida, limpida alla gloria e per la gloria di Dio!

Anche nel fuoco della sofferenza, della malattia e della delusione il Signore, ci darà una forza inaspettata, una forza che non sarà la nostra (ma la Sua forza) e riusciremo ad andare avanti più forti che mai,desiderando e bramando quella patria gloriosa,dove tutto è pace amore, gioia, dove non ci sono sofferenze, malattie, delusioni e incomprensioni, dove finalmente per l’eternità, potremmo stare assieme al nostro Dio!

Gloria al nostro Dio!


venerdì 22 settembre 2017

Un ricordo struggente...


“..Meravigliose sono le tue opere, e l'anima mia lo sa molto bene.“ Salmo 139:14




Se mi fermo un'attimo a pensare, rivedo la sofferenza e il disagio di un piccolo bambino africano.

Lo rivedo camminare per ore e ore nella foresta mentre va a prendere l’acqua, portando sulla sua testa una brocca più grande di lui.

Lo rivedo ancora mentre chiede al suo papà di comprarle una bibbia, ma il papà gli risponde che non è possibile perché il denaro non c’è.

Questo bambino fragile, ma forte allo stesso tempo non si arrende, la bibbia era troppo importante per lui...allora va nel bosco...raccoglie quanta più legna possibile...e il ricavato lo da al padre, che finalmente gli compra la bibbia tanto desiderata!

Lo rivedo ancora ammalato, denutrito, con la febbre che durava ormai da mesi, in fondo ad una lunga fila di persone che aspettano pazientemente di essere visitate dal medico, ma quando arriva il suo turno qualcuno gli dice:“ ormai è troppo tardi, torna domani.”

Deluso e stanco per le lunghe ora di attesa sotto il sole, torna a casa.

Ma ancora una volta non si arrende, non si scoraggia e in quel preciso momento afferma deciso: “ da grande farò il medico e quando le persone verranno da me per essere visitate, non manderò via nessuno”

E cosi è stato, il Signore ha realizzato il sogno di quel piccolo bambino africano: quel bambino si chiamava Vincent Eze Ahanonu.

In seguito Vincent venne in Italia, dove grazie a Dio ci siamo conosciuti e sposati. Nel frattempo, affrontando molte difficoltà si è laureato e specializzato come medico pneumologo, ed ha esercitato per molti anni la sua professione qui in Italia.

Il Signore ha benedetto grandemente la nostra unione con la nascita di tre figli meravigliosi.

Se ci affidiamo a Dio, ascoltando la Sua voce ( nonostante il rumore assordante attorno a noi) cercando di applicare la Sua volontà alla nostra vita, LUI e solo LUI sarà in grado di realizzare i nostri sogni.

Quanto è grande e meraviglioso è il nostro Dio!

Realizzando il sogno di Vincent ha realizzato il mio e quello dei nostri figli, trasformandolo in un unico desiderio: glorificare Dio nella nostra vita, sempre a qualsiasi costo, lasciando attorno a noi il buon profumo di Cristo, lo stesso Profumo che ha lasciato Vincent attorno a se.

“.. grazie siano rese a Dio che sempre ci fa trionfare in Cristo e che per mezzo nostro spande dappertutto il profumo della sua conoscenza.” 2 Corinzi 2: 14

Grazie Signore, per il dono prezioso di Vincent nella mia vita!

Con infinito amore.

Damaris

mercoledì 23 agosto 2017

Odio e amore





Il meccanismo che si instaura in alcune situazioni è davvero insidioso, possiamo scivolare nell'odio senza neppure accorgercene. Si inizia magari con una semplice antipatia, una forma di risentimento, di presunzione, di orgoglio... e nel tempo, l'odio si insinua pericolosamente nel nostro cuore.


Di solito, quando pensiamo all'odio, pensiamo a gesti di particolare violenza, qualcosa che sicuramente non ci appartiene... senza renderci conto che l'odio è semplicemente il contrario dell'amore.


Dal vocabolario odiare significa: sentire avversione per qualcosa, non sopportare, evitare, aspra avversione, radicata ostilità, disprezzo, repulsione, antipatia.

Quando per esempio per un motivo o per l'altro dimostriamo antipatia, ostilità, risentimento, verso qualcuno, cercando (magari con una certa diplomazia) di stare molto lontani da quella persona, anche se cerchiamo in mille modi di giustificarci, questo si chiama odio. E l'odio è l'esatto contrario dell'amore descritto in 1 Corinzi 13


Qualcuno ha detto che tra l'odio e l'amore c' è la via di mezzo... il nulla, cioè l'assenza dei sentimenti, delle emozioni, in una sola parola l'indifferenza (che a mio avviso è forse peggiore dell'odio). 


Personalmente, non condivido affatto questo pensiero, perché dal punto di vista cristiano non esistono le vie di mezzo, il peccato piccolo o il peccato grande; ma esiste soltanto IL peccato.


Se il nostro cuore è completamente ricoperto dall'amore di Dio, sicuramente non ci sarà mai spazio per l'odio nella nostra vita, ma se nel nostro cuore è rimasto qualche piccolo spazio vuoto...dovremmo stare molto attenti, perché al primo risentimento alla prima ostilità, alla prima delusione, con estrema facilità, quello spazio vuoto, potrebbe essere occupato dall'odio.


Come possiamo combattere l'odio?


Tornando, con molta umiltà alla parola di Dio, facendoci travolgere dalla potenza e dalla dolcezza del Suo amore, che Non sono parole, Ma fatti concreti.

Che il Signore ci aiuti a colmare, anche il più piccolo spazio vuoto del nostro cuore, con il Suo amore!

A Dio sia la gloria!

lunedì 21 agosto 2017

Perdonami!




Perdonami Padre, se i miei problemi e le mie ansietà mi hanno impedito di lodarti e glorificarti.  

Perdonami, se il mio egoismo mi ha impedito di godere appieno del tuo amore...se non ti ho permesso di portare i miei pesi, nonostante Tu, mi avessi chiesto di deporli ai tuoi piedi.  

Perdonami, se non ho saputo riposarmi dolcemente in te, perdendo così la tua pace e la tua serenità.  

Padre d’amore ho sbagliato, lo so..ma ora, voglio fissare lo sguardo..soltanto su di Te!  

Ed iniziare a lodarti e a ringraziarti!  

Si Padre, ti ringrazio, per ogni cosa che mi hai dato, per il profumo dei fiori..per i raggi del sole...per l’azzurro del cielo.  

Ti ringrazio, per l’amore e il sostegno dei miei cari... e per le persone, che sanno scaldare il mio cuore.  

Ti ringrazio, per avermi guidata e protetta nel corso della vita e per essermi rimasto vicino, nei momenti difficili.  

Ti ringrazio, per i giorni felici e per i giorni tristi, per la sofferenza ed il dolore, anche se a volte non capisco...so che se tu lo permetti è soltanto per il mio bene.  

Ed è attraverso le prove che tu mi fai maturare e mi fai avvicinare sempre di più a te.  

Padre mio, i motivi per ringraziarti e lodarti, sono cosi tanti che è impossibile enumerarli!  

Oh Padre, io non sono degna di Te...veramente, non riesco a capire, il perché del tuo amore per me, nonostante io sia una figlia ribelle e scontenta, tu mi ami comunque di un’ amore infinito!  

Padre, tutto ciò che ho ti appartiene, perché Tu me l’hai dato; i miei occhi, la mia mente, il mio cuore...il mio essere intero, appartengono a Te.  

Padre mio, tu lo sai, sono fragile, ed in me, non c’è nulla di buono ma nonostante la carenza che è in me...io Ti amo, e desidero con tutto il mio cuore seguirti.  

Plasmami e modellami come Tu vuoi Padre mio, guida i miei passi e dirigimi, affinché io possa ogni giorno di più onorare e glorificare il tuo Santo e meraviglioso nome di Padre!

sabato 12 agosto 2017

Una culla d'amore...

“Egli riduce la tempesta a un mormorio e le onde sono fatte tacere” Salmi 107:29




Ogni volta che nel mio cuore si agitava una tempesta... ho gridato a Te Padre mio e tu mi hai risposto, ogni volta ho implorato il tuo nome e le onde che si agitavano in me, tu le hai fatte tacere, 
ed ora, sono diventate per me come una culla d’amore, 
per questo mi sono rallegrata in Te, ed ora so che tu mi condurrai al porto desiderato Padre mio, al porto che l’anima mia brama e desidera.

giovedì 10 agosto 2017

Non ti fermare!




A volte, c’è in noi la ferma convinzione di fare qualcosa per il Signore, mettiamo la cosa in preghiera e pieni di entusiasmo andiamo avanti, ma al primo ostacolo ecco che ci fermiamo...perdendo così di vista, il progetto iniziale.


Piano piano, la preghiera viene a mancare e quel desiderio iniziale fatto di forti certezze inizia a vacillare, mille domande si insinuano nella nostra mente: “ma forse questo progetto non rientrava nella volontà di Dio..forse non era quello che Lui voleva da me...”

In pratica, senza che ce ne rendiamo conto la preghiera viene sostituita dai nostri dubbi e dalle nostre paure.


Anche Neemia nel portare avanti un progetto importante incontrò difficoltà e blocchi di ogni genere:


“Quando Sanballat venne a sapere che noi stavamo ricostruendo le mura, si adirò, s'indignò grandemente e schernì i Giudei, e disse davanti ai suoi fratelli e ai soldati di Samaria: «Che cosa stanno facendo questi rammolliti Giudei? Si fortificheranno? Offriranno sacrifici? Finiranno in un giorno? Faranno forse rivivere le pietre consumate dal fuoco dai mucchi di macerie?». Tobiah l'Ammonita, che gli stava a fianco, disse: «Costruiscano pure! Ma se una volpe vi sale sopra, farà crollare il loro muro di pietra!». (Neemia 4:1 a 3)


Ma Neemia non si fa intimorire, non si ferma...non dubita, al contrario, continua ad andare avanti chiedendo a Dio la forza.


“Tutta quella gente infatti voleva farci paura e diceva: «Le loro mani lasceranno il lavoro che rimarrà incompiuto». Ora perciò, o DIO, fortifica le mie mani!”
( Neemia 6:9)


Meraviglioso! Una volta affidato a Dio il suo progetto, Neemia sa con certezza che Dio gli avrebbe dato giorno, per giorno l’aiuto e la forza necessaria per raggiungere l’obiettivo.

Miei cari, raramente il lavoro del Signore progredisce senza ostacoli e opposizioni da parte del nemico, ma se abbiamo in noi la consapevolezza che Dio ci sta approvando: più le difficoltà e i disagi aumenteranno più il desiderio di rifugiarsi in LUI aumenterà, ritrovando in Dio nuove forze e nuove energie!

sabato 29 luglio 2017

piccola riflessione


“Voglio dunque che gli uomini preghino in ogni luogo, alzando le mani pure, senza ira e dispute. Similmente le donne si vestano in modo decoroso, con verecondia e modestia e non di trecce o d'oro, o di perle o di abiti costosi, ma di buone opere, come conviene a donne che fanno professione di pietà.” 1 Timoteo 2:9-10



Quando penso a dei versetti in particolare, mi piace anche conoscere il significato delle parole

Oggi stavo riflettendo sull’importanza di queste parole: le donne si vestano in modo decoroso con verecondia e modestia

Per capire meglio ho dato uno sguardo al vocabolario, e nella mia semplicità ho visto questi tre significati:

Decoro: compostezza, contegno, decenza, dignità, discrezione.

Verecondia: atteggiamento riservato e timoroso, riconducibile a un naturale senso di pudore.

Modestia: qualità consistente nel non mostrare vanto dei propri meriti ≈ semplicità, umiltà.

Come donne ( ma non solo) chiediamo  a Dio saggezza e discernimento anche nel nostro modo di vestire. 

A Dio tutta la gloria!




venerdì 21 luglio 2017

Voi mi derubate

“Un’ uomo deruberà DIO? Eppure voi mi derubate e poi dite: in che cosa ti abbiamo derubato? Nelle decime e nelle offerte." (Malacchia 3:8 )



Era un fatto reale, il popolo di Israele derubava il Signore. Ma in quale modo viene chiesto? La risposta è chiara, nelle decime e nelle offerte!

Privando del sostentamento i Sacerdoti ed i leviti il popolo di Israele derubava il Signore!

Questo severo rimprovero mi ha fatto riflettere: possiamo anche noi oggi come il popolo di Israele, derubare il Signore ? In quale modo ?

Nello stesso identico modo!

Anche noi, se non diamo le nostre decime e le nostre offerte al Signore, priviamo del sostentamento i servitori (bloccando cosi anche la propagazione del vangelo) le vedove, gli orfani, i bisognosi e come il popolo di Israele derubiamo il Signore.

Rubare è una parola forte, ma è il termine usato da Dio per questo peccato e come tale va visto.

L’adempimento della parola di Dio, era importante ieri come lo è oggi.

Ma nella pratica non è sempre così, infatti dare la decima (una piccola parte del nostro stipendio) è diventata per la maggior parte di noi una cosa facoltativa, si può dare come no, “siamo liberi" diciamo, dimenticando però che la nostra libertà come credenti non deve essere usata per dare spazio alla carne facendo ciò che più ci aggrada, Ma nell’amore per Dio e per gli altri.

“Comportatevi come uomini liberi, non facendo uso della libertà come di un pretesto per coprire la malvagità, ma come servi di Dio.”
(1 Pietro 2:16)
Probabilmente, per quanto riguarda le piccole “offerte” ci sentiamo più liberi, possiamo dare, come no.

Ma dare la decima in modo sistematico ogni mese, al contrario è qualcosa che ci responsabilizza perché richiede impegno e costanza, a prescindere dalle nostre difficoltà, e questo in qualche modo ci vincola, ci costringe, obbligandoci a rispettare norme, di natura morale, affettiva, sociale, finanziaria ecc

Come ben sappiamo questo tipo di disciplina non è insito nella nostra natura e allora per comodità ci appelliamo alla nostra “libertà” ma la vera libertà la troviamo soltanto dove c’è lo Spirito del Signore:

“Or, il Signore è lo Spirito, e dove c'è lo Spirito del Signore, lì vi è libertà.”
( 2 Corinzi 3:17)

Certamente, la libertà è un nostro diritto, ma va usata nel modo giusto e per scopi giusti: donando senza alcuna costrizione.

La vedova di cui è parlato in (Marco 12 :41 a 44 ) ha dato molto di più della sua decima, ha dato tutto quello che aveva.

“Se infatti c'è la prontezza d'animo, uno è accettevole secondo quello che ha e non secondo ciò che non ha.” (2 Corinzi 8:12)

Dare la decima è il punto di partenza del dare ed è il minimo di ciò che noi possiamo fare per l’opera di Dio.

La decima, oltre che un’ atto di fede e di ubbidienza è anche un’ atto d’amore perché la fede opera per mezzo dell’amore.

“poiché in Cristo Gesù né la circoncisione né l'incirconcisione hanno alcun valore, ma la fede che opera mediante l'amore. (Galati 5:6 )

Avere fede significa aderire incondizionatamente, a qualcosa o a qualcuno con piena fiducia, e il nostro Dio è degno di tale fiducia, solo Lui ne è degno!

Ma essendo noi, fondamentalmente superficiali, non ce ne rendiamo conto, dimenticando che tutto quello che abbiamo poco o tanto che sia, non è nostro ma è del Signore: Lui ce lo ha donato per un’ atto d’amore !

Qualcuno potrà obiettare dicendo:" dare la decima è riferito al popolo di Israele e riguarda soltanto il Vecchio Testamento."

No, non è affatto così, perché la volontà di Dio è espressa sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento.

In Matteo 5:17 è scritto: “Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti: io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento. “

Miei cari,
se pensiamo che togliere una parte del nostro stipendio, possa in qualche modo privarci di qualcosa ricordiamo le bellissime parole di Gesù:

Osservate gli uccelli del cielo: essi non seminano, non mietono e non raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? E chi di voi, con la sua sollecitudine, può aggiungere alla sua statura un sol cubito? Perché siete in ansietà intorno al vestire? Considerate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico, che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. 30 Ora se Dio riveste in questa maniera l'erba dei campi, che oggi è e domani è gettata nel forno, quanto più vestirà voi, o uomini di poca fede? “ (Matteo 6 : 26 a 30 )

A Dio sia la lode!



sabato 15 luglio 2017

Signore aiutaci a correggere, secondo la Tua volontà

“Ogni correzione infatti, sul momento, non sembra essere motivo di gioia, ma di tristezza; dopo però rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati esercitati per mezzo suo.” Ebrei 12:11





Correggere significa: rendere migliore, più esatto, eliminando errori, imperfezioni e difetti. Possiamo correggere, una bozza di stampa, il difetto di un abito, un compito scolastico ecc


Riferito alla persona, correggere significa; avvisarla di un errore commesso, oppure farle notare un suo difetto, anche abituale, indicandole anche il modo di eliminare l’uno (o porvi rimedio) ed evitare l’altro.

Partendo dall' infanzia, sino alla vecchiaia, la correzione nella nostra vita (anche se a volte è dolorosa) è importante.

Pensando ad un bambino che fa i capricci, pestando i piedi per ottenere ciò che vuole (non sapendo magari, che ciò che vuole è pericoloso per lui) il genitore responsabile certamente non lo asseconda, ma lo rimprovera e lo corregge.

E se continua a fare i capricci, il castigo può diventare ancora più incisivo e marcato.

Ogni volta che il bambino farà i capricci puntualmente ci saranno le correzioni da parte del genitore, per renderlo migliore.

Naturalmente il castigo viene dato Non per mancanza di amore, Ma per amore, sino al punto di fare violenza su noi stessi cercando per il suo bene, di non vedere le sue lacrime di protesta.

In questo modo, cresceranno sicuramente, dei ragazzi, degli uomini e delle donne più responsabili e maturi, che a loro volta applicheranno per amore, la stessa disciplina e la stessa correzioni ai loro figli.

La nostra vita cristiana dovrebbe procedere nello stesso modo.

Ma riusciamo davvero per amore, ad applicare la stessa riprensione, le stesse correzioni a chi si trova nella direzione sbagliata?

Oppure, pensando (erroneamente) di dimostrare amore, come un genitore irresponsabile cerchiamo di non vedere eventuali errori, anche gravi, mettendo a repentaglio dal punto di vista spirituale la vita del fratello/sorella?



Che il Signore ci aiuti a riflettere sull'importanza della correzione, ricordando a noi stessi e agli che dobbiamo glorificare nella nostra vita!

A Lui la gloria!

sabato 1 luglio 2017

Lettera alla Chiesa di Efeso (un'amore spento)

“Io conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza e che non puoi sopportare i malvagi; e hai messo alla prova coloro che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. Tu hai sopportato, hai costanza e per amore del mio nome ti sei affaticato senza stancarti.” (Apocalisse 2:2 -3 )



La Chiesa di Efeso era piena di attività e progetti, seguiva scrupolosamente il sano insegnamento, non sopportava i malvagi, aveva messo alla prova quelli che si dicevano apostoli ma non lo erano, trovandoli bugiardi.

A questa chiesa lodata, appunto per la sua stabilità e sopportazione, che si era affaticata senza trovare posa alcuna, proprio a questa chiesa, il Signore dice:

" Ma io ho questo contro di te: che hai lasciato il tuo primo amore. " (Apocalisse 2:4)

In questa chiesa veniva svolto tutto alla perfezione, nulla veniva lasciato al caso, ma mancava la cosa fondamentale: l’amore fervente per il Signore.

Tutto ciò che veniva fatto, Non veniva fatto per amore, Ma per abitudine, e il Signore che scruta i cuori, lo vede.

Questa chiesa da prima lodata, ora viene rimproverata ed esortata a ritrovare il suo primo amore, l’ardore iniziale che aveva per il Suo Dio!

Per fare un paragone, potrebbe essere un pò come una moglie che si affatica e si annulla, totalmente per la sua famiglia e apparentemente ( come in quella chiesa) non c’è nulla da rimproverare ma il fuoco dell’amore per suo marito, si è spento, ed è rimasta soltanto l’apatia dei sentimenti, nella più completa assenza di emozioni.

Come ripeto, questa chiesa era iperattiva, ma mancava del nutrimento spirituale.

Aveva perso di vista, gli strumenti essenziali che ci permettono di combattere il nemico: l'amore vero, concreto per il Signore e l'applicazione pratica della parola di Dio nella nostra vita, amando gli altri con il Suo amore!

A questa chiesa il Signore Dice ancora:

" Ricordati dunque da dove sei caduto, ravvediti e fa' le opere di prima; se no verrò presto da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi. " (Apocalisse 2:5)

Questo avvertimento è importante anche per noi, anche noi dobbiamo ritornare al nostro Primo amore, ricordando dove siamo caduti e ravvederci, riconoscendo i nostri errori, per non ripeterli!

Gloria a Dio!


mercoledì 28 giugno 2017

L'inganno del compromesso..

"Chi cammina nell'integrità cammina sicuro, ma chi segue vie tortuose sarà scoperto." (Proverbi 10:9)



In questi giorni sto pensando, ai vari tipi di compressi che a volte (purtroppo,anche nella chiesa) accettiamo senza neppure rendercene conto, dimenticando che l’integrità come figli di Dio non accetta nessun tipo di compromesso. Ma in pratica, che cos'è il compromesso?

Il compresso è un’ accordo un’intesa, un cercare in qualche modo di aggiustare le cose tramite concessioni da entrambe le parti,rinunciando ai propri principi per un vantaggio personale,ed è sempre, comunque un’ espediente equivoco.

Nel mondo tutto questo è “normale” ma Non lo è affatto, per ogni figlio/figlia di Dio. Perché Dio desidera da noi, la trasparenza nella nostra vita, una trasparenza che riflette la Sua luce, Non la tortuosa ambiguità del compromesso=peccato! 


Che il Signore ci aiuti a restare fermi saldi sulla Sua parola in modo chiaro trasparente nitido, davanti a Dio e davanti agli uomini.

Solo guardando a Te Signore, possiamo restare fermi, saldi nella Tua parola!




domenica 11 giugno 2017

Meravigliosa Sorgente!

“Il deserto e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa; il terreno riarso diventerà un lago, e il suolo assetato si muterà in sorgenti d'acqua; nel luogo dove dimorano gli sciacalli vi sarà erba, canne e giunchi. Là sarà una strada maestra, una via che sarà chiamata la Via Santa; (nessun impuro vi passerà) essa sarà per quelli soltanto; quelli che la seguiranno, anche gli insensati, non potranno smarrirvisi.” Isaia 35:1, 7-8


Se Dio è al centro della nostra vita, la tristezza e la solitudine sfoceranno in gioia e fioriranno fresche come una rosa a primavera.
Non ci sarà più vuoto e aridità dentro di noi…e il suolo che prima era assetato di cose che non placano la sete... 
si muterà in una meravigliosa sorgente d'acqua pura... 
e allora l'erba, le canne, i giunchi, i fiori spunteranno copiosi nella nostra vita! 
Grazie Signore, per la ricchezza che troviamo in Te!

venerdì 2 giugno 2017

Prima di ogni altra cosa



Signore, aiutami a mettere sempre Te, prima di ogni altra cosa nella mia vita…prima di me stessa... dei miei affetti...delle mie ambizioni...dei miei pensieri... dei miei desideri... delle mie paure…delle mie parole e delle mie azioni...aiutami a mettere sempre e solo Te...

sabato 27 maggio 2017

Che cosa cerchi amico mio...



Che cosa cerchi amico mio...che cosa cerchi?

La bellezza di un’alba, un tramonto, un’amore mai nato,l’azzurro del cielo, del mare, la spiaggia,una nave che parte per un paese lontano,un’abbraccio un sorriso...una spalla su cui piangere e sfogare il dolore, la tristezza che senti dentro di te, oppure la dolce melodia di una canzone, che ti ricorda un passato fatto di fughe...rimpianti...paure..-

Amico mio...che cosa cerchi?

Una poesia di tanti anni fa, dei prati verdi,con distese infinite di fiori,un raggio di luce che timidamente penetra da una finestra chiusa...forse vorresti urlare amico mio, sfogare tutta la rabbia che senti dentro di te, per non aver potuto gustare in tutta la sua essenza il dono della vita...dell’amore...

La luce lo sai amico mio, nasconde sempre il buio, il sorriso più dolce nasconde sempre il pianto,la gioia più grande, sfiora sempre il dolore..e l’amore a volte è così vicino al’ odio...

Ma dopo il temporale, vedrai amico mio...i colori dell’arcobaleno ritorneranno a splendere,e sentirai nel cuore, ancora quel calore...quel tepore che solo Dio può dare e finalmente saprai, che quando tu soffrivi nel buio di quella stanza chiusa...allora come adesso Lui era sempre li accanto a te...che ti scaldava dolcemente con il Suo immenso amore...

lunedì 22 maggio 2017

Qual'è la priorità della nostra vita?

“ Parla, SIGNORE, poiché il tuo servo ascolta". (1 Samuele 3:9)






I figli di Eli pur essendo sacerdoti, non tenevano conto e non rispettavano minimamente le cose di Dio, e il loro peccato era diventato oltremodo grande davanti all'Eterno.
Per questo motivo, la casa di Eli giaceva nelle tenebre del peccato...“ma la lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tabernacolo dell’Eterno, dove si trovava l’arca di DIO”. (1 Samuele 3: 3)

Inizialmente Samuele non riconosce la voce del Signore, infatti per ben tre volte va da Eli pensando fosse lui a chiamarlo, ma dopo la terza Eli comprende che l’Eterno stava chiamando Samuele, e allora dice a Samuele: “«Va' a coricarti; e, se sarai chiamato ancora, dirai: "Parla, SIGNORE, poiché il tuo servo ascolta"». (1 Samuele 3:9)

E Samuele andò a coricarsi al suo posto.

“Quindi, l’Eterno venne, si pose li vicino e chiamò come le altre volte “Samuele Samuele” e Samuele questa volta risponde: “eccomi parla o Eterno poiché il tuo servo ascolta...” (1 Samuele 3:10)

Samuele si trovava al posto giusto, nella posizione e nell'atteggiamento giusto, nel silenzio non solo attorno a se ma anche dentro di se, nell'attesa... nella disponibilità del cuore e della mente, nella consacrazione personale.

Quando il Signore si rivela a noi, dobbiamo essere soli con Lui, soltanto il nostro cuore,la nostra anima possono recepire e capire la profondità delle Sue parole,è un qualcosa di diretto, di personale, di intimo che solo a noi può essere rivelato.

Se il Signore ce lo chiede potremmo poi, come nel caso di Samuele riferirlo anche ad altri ma nel momento in cui il Signore ci comunica qualcosa dobbiamo essere soli con Lui, nel silenzio senza rumori, distrazioni o altro...totalmente disposti, a fare ciò che Lui ci chiederà.

Soltanto in questa condizione di umiltà, di silenzio, di abbandono, di disponibilità e di sincerità del cuore, il Signore potrà servirsi di noi!

Samuele era un piccolo fanciullo, senza alcuna esperienza, inizialmente come abbiamo visto non riconosce neppure la voce dell’ Eterno, ma il suo cuore era umile e sinceramente disposto a fare la volontà di Dio, Dio conosceva il suo cuore è si servito di lui per rivelare cose estremamente gravi ed importanti, giudizi terribili che sarebbero caduti sulla cosa di Eli.

Questo mi riporta alla mente un versetto in (Matteo 11: 25 ) che dice: “... Io ti rendo lode o Padre, Signore della terra, perché hai nascosto queste cose hai savi e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli fanciulli”

A volte il Signore per parlare al nostro cuore, per rivelarci cose che forse non vorremmo neppure ascoltare si serve di persone apparentemente insignificanti... umili e ciò che noi dobbiamo fare è soltanto ascoltare, perché è Dio che in quel momento ci parla attraverso quella persone.


Eli era il sacerdote che Dio aveva scelto, per salire al Suo altare... per bruciare il Suo profumo e portare l’efod alla Sua presenza, un’ uomo con molta esperienza, già avanti con gli anni, ma questo non gli impedì di perdere di vista le giuste priorità; l’ integrità e la fedeltà alla parola di Dio,onorando più i figli, del suo Dio!

Eli avevo perso di vista l’importanza e la centralità delle cose dal punto di vista cristiano e assecondava i suoi figli nel peccato lasciandoli liberi di agire in modo perverso contro l’Eterno, li osservava passivamente, mentre profanavano il tempio di Dio con ogni tipo di abominazioni,un tempio che doveva essere rispettato, perché era un tempio Santo e consacrato all'Eterno.

Il Signore dice:“...io onorano quelli che mi onorano, ma quelli che mi disprezzano saranno disprezzati” (1 Samuele 2:30)

Eli, aveva perso di vista le cose importanti, le cose che hanno valore agli occhi dell’Eterno e per metterlo di fronte alla sua posizione sbagliata, alle sue responsabilità come servo di Dio e come padre, Dio si serve di un piccolo fanciullo.

Personalmente mi chiedo, qual’ è la mia, la nostra posizione davanti a Dio?

Dio è davvero al primo posto nella nostra vita, Il nostro cuore è davvero un cuore umile, sincero, senza alcuna ambiguità, consacrato all'Eterno come il cuore del piccolo Samuele, disposto a fare soltanto la Sua volontà ?

Oppure, come Eli, abbiamo perso di vista la centralità delle cose dal punto di vista cristiano e viviamo passivamente tutto ciò che riguarda il peccato,assecondando le cose sbagliate ?

A volte, dimentichiamo che assecondando il male facendo finta di niente, ci rendiamo colpevoli noi stessi davanti a Dio, e un giorno il Signore ci chiederà conto anche di questo.

Desidero concludere con questa frase ( che faccio mia)“ eccomi...parla o Eterno poiché la tua serva ascolta...”

Che il Signore mi aiuti/ci aiuti a comprendere l’importanza dell’umiltà, del silenzio e dell’ascolto nella fedeltà alla parola di Dio, nell'intimità di una profonda e continua comunione col Padre , dove non c’è spazio per l’ambiguità, la malizia e l’orgoglio,Ma prevale sempre e soltanto il desiderio di fare la Sua volontà!

A Dio sia la gloria

domenica 14 maggio 2017

Nelle vette più alte!

“..ma io mi rallegrerò nel SIGNORE,esulterò nel Dio della mia salvezza. DIO, il Signore, è la mia forza;egli renderà i miei piedi come quelli delle cerve e mi farà camminare sulle alture.” (Abacuc:3:18-19)



Quando le difficoltà aumentano nella nostra vita... quando anche il sole, sembra non brilli più...e i fiori sembrano non fiorire...allora proprio allora, io mi rallegrerò ed esulterò nel Mio Dio... nel Dio della mia salvezza.


Perché Dio, il Signore è la mia forza ed egli renderà i miei piedi leggeri come quelli delle cerve , facendomi camminare nelle vette più alte...rinnovando le mie forze... e avvicinandomi a Lui ogni giorno di Più!

sabato 13 maggio 2017

Non tralasciare nulla

“Perciò, avendo cinti i lombi della vostra mente, siate vigilanti, e riponete piena speranza nella grazia che vi sarà conferita nella rivelazione di Gesù Cristo. Come figli ubbidienti, non conformatevi alle concupiscenze del tempo passato, quando eravate nell'ignoranza, ma come colui che vi ha chiamati è santo, voi pure siate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto: “Siate santi, perché io sono santo”.  (1 Pietro 1: 13 a 16 )     


Come figli di Dio, siamo chiamati a vigilare con attenzione, su ogni aspetto della nostra vita senza tralasciare nulla, perché molto spesso le cose apparentemente innocue sono le più insidiose e pericolose!

Ma questo non deve spaventarci, perché se  il nostro desiderio è quello di piacere a Dio,  non potremmo in alcun modo adempiere e soddisfare i desideri della nostra carne, perché Dio avrà la priorità assoluta nella nostra vita!


“Or io dico: Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne, la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito, e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; e queste cose sono opposte l'una all'altra, cosicché voi non fate quel che vorreste”  (Galati 5: 16-17 )    

Lode a Dio!

venerdì 12 maggio 2017

Se avessi saputo...




Quando ti accorgerai di amare, forse sarà troppo tardi… 
quando ti renderai conto del valore della persona che hai accanto… 
forse sarà troppo tardi...
quando vorresti dire ti voglio bene, sei importante per me…forse sarà troppo tardi…ora è il tempo di dare, di amare, di abbracciare e sorridere... 
per non dire un giorno… se avessi saputo...

Osservate...

“ ... chi di voi può, con la propria ansietà , aggiungere un ‘ora sola alla durata della sua vita? E perché siete cosi ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico, che neanche Salomone con tutta la sua gloria, si vesti come uno di loro.” (Matteo 6: 27 a 29)


Mentre siamo presi nel vortice delle nostre preoccupazioni terrene, appesantiti da mille domande... su come faremo ad affrontare questo o quel problema, perdiamo vista il nostro obiettivo principale che è Cristo.

Ma se impariamo ad affidare a Dio i nostri timori, la nostre paure, aprendoci in un dialogo d’amore tra noi e il Padre, nella piena fiducia che Lui provvederà ad ogni nostro bisogno, anche nelle difficoltà e nei disagi della vita, il nostro cuore traboccherà di gioia...una gioia che Non dipende dalle circostanze, MA dipende esclusivamente dal dimorare nel Suo amore.

E quando questa gioia, questa pienezza dello Spirito Santo, invaderà la nostra vita, non potremo trattenerla... con gioia l’abbiamo ricevuta e con altrettanta gioia la doneremo gli altri.

Cari amici,

la felicità NON dipende da ciò che possiamo o non possiamo avere, Ma dal posto che Dio occupa nella nostra vita...e se Dio occupa il primo posto, anche noi come il salmista potremo dire:”...tutte le fonti della mia gioia Sono in te.“ (Salmo 87:7)

A Dio sia la gloria!

Signore aiutaci a realizzare ora!

“..tutto il popolo piangeva, ascoltando le parole della legge.” (Neemia 8:9)


C’è un momento in cui bisogna ascoltare... piangere…e pregare... per il popolo di Israele era arrivato quel momento.

“Quelli che appartenevano alla progenie d'Israele si separarono da tutti gli stranieri, si presentarono dinanzi a Dio, e confessarono i loro peccati e le iniquità dei loro padri.” (Neemia 9:2)

Davanti alla lettura del libro della legge, il popolo di Israele realizza di essersi completamento sviato dalla parola di Dio…e allora si ferma...riflette...prega.

“Quelli che appartenevano alla progenie d'Israele si separarono da tutti gli stranieri, si presentarono dinanzi a Dio, e confessarono i loro peccati e le iniquità dei loro padri.” (Neemia 9:2)

Forse anche per noi è arrivato il momento di fermarsi e fare un riepilogo della propria vita davanti a Dio.

Che il Signore ci dia la forza per realizzare al più presto, tutto questo.

Si Signore aiutaci a capire ora i nostri errori, le nostre mancanza, e perdonaci se in qualche modo abbiamo disonorato il Tuo Santo e meraviglioso Nome!

giovedì 11 maggio 2017

L’alba di un nuovo giorno

“ or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio… che diremo dunque riguardo a queste cose ? Se Dio è con noi chi sarà contro di noi?” (Romani 8:28 - 31)



Ogni giorno, sotto le più svariate forme, realizzo nella mia vita la bellezza e la profondità di questi versetti!

Ed ogni volta  mi rendo conto di quanto grande è il meraviglioso e il nostro Dio! Nonostante i miei  errori, la mia  debolezza, e la mia fragilità, mi sento sempre amata e protetta da Lui.

Ogni volta il Signore mi  ricorda: “non temere..se mi ami, non temere perché ogni cosa coopererà al bene  per te...tutto,anche il disagio e  l’apparente confusione di questi momenti..perché Io sono con te...non  temere, Io combatterò per te...tu devi solo di amarmi e fidarti di ME!” 

E’ sempre a Lui che dobbiamo guardare ed è con Lui  che dobbiamo ripartire.
Senza paure e timori,attingendo da Dio la forza e il coraggio.

Se dovessi basarmi sulle mie capacità e sulle mie forze, non so davvero cosa ne sarebbe di me...ma  se mi baso e mi appoggio sulla Roccia che è Cristo... “ io  posso ogni cosa in Colui che mi fortifica!”


Anche tu puoi, devi solo fermati un’ attimo e poi..ripartire con Lui, perché oggi è l’alba di un nuovo giorno per te!

Dio ci benedica!

martedì 9 maggio 2017

Meravigliosamente coinvolti!

E Gesù disse loro: «Seguitemi, e io vi farò diventare pescatori di uomini». (Marco 1:17)



Coinvolgere: significa trascinare e avvolgere, rendendo altri partecipi di qualcosa.

Ed è l’esatto contrario di: allontanare, estromettere, mettere fuori, ed escludere.

Personalmente vedo soltanto due possibilità di coinvolgimento.

1) Un coinvolgimento negativo- distruttivo

2) Un coinvolgimento positivo – costruttivo

Dal punto di vista cristiano il coinvolgimento positivo - costruttivo, è quello di portare o riportare (per chi si è allontanamento) noi stessi e gli altri a Cristo!

Dal punto di vista umano, il coinvolgimento negativo-distruttivo è quello lasciarsi attrarre dai pensieri e dai piaceri effimeri del mondo (apparentemente appaganti) ma di breve durata.
 

E prima o poi, ci ritroveremo completamente soli lontani da Dio.

Solo se ci lasciamo coinvolgere da tutto ciò che conduce a Cristo, seguendo la giusta priorità, la giusta compagnia, le giuste situazioni, la giusta direzione, i giusti pensieri che si trovano Non nell'uomo, Ma nella parola di Dio, saremo pienamente soddisfatti in Lui!

“L'Eterno è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità. Egli soddisfa il desiderio di quelli che lo temono, ode il loro grido e li salva” (Salmo 145:18-19)

Quando Gesù ci chiama, desidera coinvolgerci dolcemente e noi dobbiamo fidarci lasciandoci coinvolgere e avvolgere, totalmente da Lui, dal Suo amore, che è sempre accompagnato dalla Verità!

Uno dei tanti esempi di coinvolgimento costruttivo lo troviamo in (Marco 1: 16 a 20) dove vediamo che Gesù:

Camminando poi lungo il mare della Galilea, egli vide Simone e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. E Gesù disse loro: «Seguitemi, e io vi farò diventare pescatori di uomini». Ed essi, lasciate subito le loro reti, lo seguirono. Poi, andando un po' oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, i quali riparavano le loro reti nella barca. E subito li chiamò; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, lo seguirono.”

Con la frase: “seguitemi” Gesù coinvolge i Suoi discepoli, e loro si lasciano coinvolgere, totalmente dalle Sue parole: lasciano ogni cosa e Lo seguono.

Al coinvolgimento- chiamata, segue subito una risposta- azione.


A questo punto desidero lasciare sul nostro cuore, una domanda di riflessione.

Lo scopo, il fine del nostro essere coinvolti e di coinvolgere gli altri, è davvero quello di condurre o ricondurre a Cristo, portando gloria al Suo nome?

Che il Signore ci aiuti a capire a fondo le motivazioni del nostro cuore.

“Investigami, o Dio, e conosci il mio cuore; provami e conosci i miei pensieri; 24 e vedi se vi è in me alcuna via iniqua, e guidami per la via eterna.” (Salmo 139:23-24)


A Dio sia la gloria!

giovedì 4 maggio 2017

Ricordare le promesse di Gesù

Ricordo i giorni antichi; medito su tutte le tue opere; rifletto su ciò che le tue mani hanno fatto.” (Salmo 143:5)






































I ricordi fanno parte dell’essere umano e sicuramente sono tra le cose più preziose della nostra vita, sia che ci rechino gioia o dolore sono entrambi parte di noi e quindi importanti.

Ma il ricordo per eccellenza, che supera ogni ricordo più bello per noi credenti è quello delle promesse di Gesù, del suo amore per noi e delle cose straordinarie che Egli ha compiuto nella nostra vita!


A volte però, in particolari momenti di scoraggiamento, quando il ricordo di tali promesse viene offuscato dalle nostre preoccupazioni e dal nostro dolore, ci sentiamo quasi offesi, infastiditi se qualcuno ci ricorda dell’amore di Gesù per noi, delle Sue promesse e del posto che Lui deve avere nella nostra vita, e allora rispondiamo: “sono cose che sappiamo già.”

Ed io mi sono chiesta, ma cos’altro possiamo fare o dire come credenti per incoraggiarci nei momenti difficili se non ricordarci delle promesse e dell’amore di Gesù per noi e qual’ è il modo migliore per farlo ?


La risposta l’ho trovata in (1 Cronache 16: 12 ) “ricordatevi delle meraviglie che Egli ha fatto, dei suoi miracoli e dei giudizi della sua bocca”

Quante volte, dobbiamo ricordare le Sue meraviglie, le opere stupende che Egli ha compiuto per noi, i doni che nella Sua infinita bontà ci ha elargito e il miracolo del Suo amore per noi... sempre!

I modi per ricordare e ricordarci reciprocamente di questo grande Amore, possono essere tanti, a volte è sufficiente un piccolo gesto, una frase, uno sguardo, l’importante è che tutto (ogni cosa) ci riporti a Gesù, alle Sue promesse e alla nostra responsabilità come credenti.

Come ripeto, personalmente non conosco un modo migliore per incoraggiare e consolare chi soffre se non riportare e riportarci reciprocamente, all’unica fonte inesauribile di fedeltà e amore, che è Gesù !


Si, sono cose che sappiamo e nella nostra presunzione cristiana come ripeto, forse pensiamo che non serve che questo ci venga ricordato.

Ma il fatto è che pur sapendolo, molto spesso ce ne dimentichiamo.

Il nostro sapere, di cui tanto a volte ci vantiamo da solo non basta, in (1 Corinzi 8:2 - 3) è scritto:


“...ora, se uno pensa di sapere qualche cosa, non sa ancora nulla di come egli dovrebbe sapere.

Sapere significa conoscere e il conoscere include l’applicazione pratica nella nostra vita.


Nel caso contrario, rimane soltanto una cosa teorica, vuota e statica un’ insieme di precetti che non porta a nulla di concreto, e può farci soltanto del male

So di non dire nulla di nuovo, ma può capitare a tutti come è capitato a me di dimenticarlo per un’ attimo e quando questo accade, lo so per esperienza... la serenità scompare, le ferite non si rimarginano i problemi diventano insopportabili, la sofferenza lacerante... è a questo punto, che diventa indispensabile, vitale spiritualmente parlando, che qualcuno ci riporti alla realtà!

Ricordandoci le promesse di Gesù, chi siamo e a chi apparteniamo.


E la nostra realtà è questa:

Io non ti lascerò e non ti abbandonerò.. dice il Signore...non temere perché io ti ho redento, ti ho chiamato per nome; tu mi appartieni... tu sei prezioso agli occhi miei perché sei pregiato ,e io ti amo ...” (Ebrei 13: 5 - Isaia 43:1 e 4)

Queste promesse, sono promesse di un’ amore vero, concreto, sono parole importanti e non possiamo, non dobbiamo dimenticarle mai, neppure per un’ attimo!


Il ricordo ci tiene vigili... non dimentichiamo che il nostro nemico ed avversario è sempre all’opera e quando la nostra mente non è occupata delle cose di Dio, con più facilità si insinua nei nostri pensieri e nei nostri cuori, sino al punto di toglierci la pace e la serenità che il Signore ci vuole dare invece a piene mani!

Le sofferenze e le preoccupazioni, fanno parte della vita e il credente non ne è escluso, ma come credenti non possiamo e non dobbiamo permettere in alcun modo, che queste cose possano prevalere e dominare la nostra vita, sino al punto di toglierci la pace e la gioia di vivere Gesù pienamente!


Tutti noi abbiamo bisogno di conferme, anche se le cose le sappiamo.

Per portare un’ esempio, anche se sappiamo che i nostri cari ci amano, a volte abbiamo bisogno che questo ci venga ricordato e confermato attraverso gesti o parole... anche se lo sappiamo, queste conferme di amore da parte di coloro che amiamo sono comunque estremamente importanti per noi.


Ricordare significa rinnovare ed anche a distanza di mesi o anni, specialmente per le persone più sensibili, ricordare significa anche: rivivere le stesse emozioni, le stesse sensazioni o paure, in modo così intenso e reale da provare quasi lo stesso dolore e la stessa sofferenza come se fossero attuali.

A volte penso, a quanto sarebbe diversa la nostra vita, se riuscissimo (almeno in piccolissima parte) a vivere la vita cristiana con la stessa intensità e con la stessa partecipazione con cui ricordiamo e riviviamo i nostri sentimenti e le nostre emozioni umane!

Nonostante le difficoltà, saremmo comunque fiduciosi e sereni nel ricordo delle promesse di Gesù perchè le avremmo fatte nostre e il ricordo delle Sue parole sarebbe sempre così vivo, reale, e concreto da diventare parte integrante della nostra vita.

“... affinché i loro cuori siano consolati, essendo essi uniti insieme nell'amore, ed ottengano tutte le ricchezze della piena certezza d'intelligenza per la conoscenza del mistero di Dio e Padre e di Cristo, in cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. (Colossesi 2: 2 - 3)

Ecco il vero significato del sapere e del conoscere: vivere ogni cosa (si tratti di gioia o di dolore) attraverso Colui che ci ama.

Mi rendo perfettamente conto, che dal punto di vista umano tutto questo è impossibile, con le nostre forze infatti, non riusciremo mai a vivere la vita cristiana in modo così intenso, profondo e vero...ma con Dio si!

“...perché a Dio ogni cosa è possibile!” (Matteo 19: 26 )


Dipende soltanto da noi, e dal posto che Dio occupa nel nostro cuore, nella nostra vita!

A Dio sia la Gloria!