martedì 31 marzo 2020

Ma c'è ancora una possibilità!

«Il mio popolo infatti ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente d'acqua viva, e si è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate,
che non tengono l'acqua” Geremia “2:13






Leggendo questo versetto della parola di Dio, mi sono chiesta;
com'è possibile, abbandonare la sorgente di acqua viva, limpida e pura che scorre continua nella nostra vita, cercando di dissetarci dalle cisterne del peccato, cisterne rotte, screpolate da dove esce soltanto acqua sporca che inquina completamente la nostra vita?

E' assurdo!

Ma è proprio quello che l’uomo ha fatto nel corso degli anni!

Si è allontanato completamente dalla Fonte di acqua viva (Dio) inquinando tutte le cose più belle e più pure, lasciando ad ognuno, la libertà di fare tutto ciò desidera, andando contro i sani principi della parola di Dio.

Senza preoccuparsi minimamente del danno che quelle scelte avrebbero procurato nel tempo.

Danni che ormai sono evidenti ai nostri occhi!


Ma c’è ancora una possibilità!


Si, oggi l’uomo ha ancora la possibilità di riflettere e ravvedersi, chiedendo perdono a Dio delle sue scelte sbagliate.

Dal più giovane al più anziano, dal più povero al più ricco, il Signore dice:
ancora: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori». Ebrei 4:7

A Dio sia la gloria!

lunedì 23 marzo 2020

Una preghiera

“Se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese.” 2 Cronache 7:14



Ultimamente ripenso spesso a questo versetto e più che mai, lo sento diretto a noi oggi.

Anche a noi oggi il Signore dice ( se).

Se voi che siete il mio popolo, vi umiliate e pregate riconoscendo il vostro peccato con sincerità e ritornate sui sentieri antichi, sul vero ed unico insegnamento scritto nella mia parola, senza deviare ne a destra ne a sinistra, se non vi lasciate corrompere dai pensieri del mondo, ma restate saldi sui principi e sugli insegnamenti ricevuti dalla parola di Dio (che non cambiano e non si diluiscono nel tempo) ma restano fermi nel vostro cuore.

Ricordando che: “ Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno.” Ebrei 13:7

Se lasciate le vie tortuose dei compromessi, della menzogna, della corruzione e ritornate a me, cercando soltanto il mio volto… allora e solo allora “ io vi esaudirò dal cielo e perdonerò i vostri peccati e guarirò il vostro paese”.
Gloria a Dio!

Miei cari

la mia preghiera è che ognuno di noi (partendo da me) tutti insieme possiamo dire con un cuore pentito: “Signore riconosciamo il nostro peccato e uniti davanti a Te, Ti chiediamo perdono per la nostra tiepidezza nei Tuoi confronti, per il nostro egoismo, per la nostra superficialità, per la nostra mancanza di amore verso di Te verso i nostri fratelli e verso il nostro prossimo.

Anche noi, come il figlio prodigo ci siamo allontanati da Te e non ci siamo resi conto delle ricchezze inestimabili che abbiamo perso nel tempo!

Si Padre, abbiamo peccato contro il cielo e contro Te e non siamo più degni di essere chiamati tuoi figli..ma nella Tua infinita bontà e misericordia… perdonaci Signore!

'Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi servì". Egli dunque si alzò e tornò da suo padre. Ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato". E si misero a fare gran festa."
Luca 15: 18 a 24

Se la nostra preghiera è dettata da un cuore sincero, fiumi di benedizioni inonderanno la nostra vita!

A Dio sia la gloria!

sabato 7 marzo 2020

Andate dunque e fate miei discepoli

“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate.” (Matteo 28:19-20)




Ogni Chiesa che si professa “corpo di Cristo” non può e non deve restare immobile, statica, al contrario deve essere in continuo movimento verso Gesù, con il solo scopo di glorificare Dio!

La Chiesa è un popolo di discepoli, che a sua volta deve fare altri discepoli con basi solide e fondamenta solide.

Credo che uno dei motivi per cui non ci sono più Chiese degne di questo nome sia dovuto anche al fatto che a suo tempo non sono state gettate le basi di un fondamento solido e concreto.

Queste persone, che ora per vai motivi disertano le Chiese o vivono male la Chiesa probabilmente hanno avuto un insegnamento superficiale, senza basi, soltanto teorico, ecco il vero problema: manca la vita, l’esempio della vita di Gesù in noi.

Sto parlando ovviamente in generale, ma credo che in molti casi manchi proprio questo: l’aspetto della concretezza e della pratica, specialmente da parte di chi discepola perché chi è discepolato giustamente desidera vedere le parole messe in pratica.

Sarà capitato anche a voi di sentir dire: “è facile parlare, ma lui come si comporta, come vive?”

Questo certamente non contribuisce né alla buona testimonianza, né a creare delle basi solide, al contrario disorienta, confonde e allontana.

I discepoli sono chiamati ad essere sale e luce della terra (Matteo 5:13 -14) ma il nostro sale ormai non ha più alcun sapore… è diventato insipido, e la nostra luce… si è quasi spenta.

Ecco l’importanza di fare si, discepoli (con l’aiuto di Dio) ma discepoli sani con fondamenta sane, consacrati, separati dal mondo e dai piaceri del mondo.

In Apocalisse(3:15-16) è scritto: “"Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca.”

Il Signore Non ci vuole tiepidi, Ma ferventi, pieni di passione per Lui!
Egli desidera il nostro tempo, il nostro ardore, la nostra vita disposta a fare la Sua volontà!

Quindi non solo discepoli, ma discepoli con basi solide, discepoli che provano disgusto per il peccato, discepoli in grado di trascinare, senza essere trascinati, discepoli che sanno riconoscere il peccato e lo evitano.

Ma oggi il peccato si riconosce ancora?
La risposta penso sia purtroppo e dolorosamente scontata.

Preghiamo affinché ci sia in noi il desiderio profondo di una vera consacrazione ala Dio, sia individualmente che come Chiesa.
Che il Signore benedica la nostra vita