venerdì 14 dicembre 2012

Una vista acuta!

“Il Signore apre gli occhi hai ciechi, il Signore rialza gli oppressi, il Signore ama i giusti” (Salmo 146:8)
 



Noi possiamo avere una vista acutissima..che vede anche il più piccolo granello di polvere, ed essere ciechi contemporaneamente!

Questo pensiero, potrebbe sembrare contraddittorio, ma spiritualmente parlando non lo è!

Infatti, se noi continuiamo a vivere nell’oscurità del peccato..fatto di trasgressione e disubbidienza alla parola di Dio, senza neppure accorgercene ci allontaneremo sempre di più dalla SUA parola, andando incontro ad una  morte certa.

Ma se permettiamo a Dio, Non soltanto di entrare, Ma di  penetrare il nostro cuore, la nostra mente, la nostra vita intera  ecco che i nostri occhi spirituali si apriranno e vedranno la relta del baratro in cui siamo caduti!

Allora, solo allora il Signore ci rialzerà..perché il nostro Dio è Dio giusto..che ama la giustizia, la luce e il  pentimento vero!

Che il Signore ci aiuti  a fare nostra la preghiera di Davide:” esaminami o Dio,e conosci il mio cuore, mettimi alla prova e consci i miei pensieri. Vedi se c'è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna.” (Salmo 139:23-14)

Come la cerva...

“Come la cerva desidera i corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio. L'anima mia è assetata di Dio,del Dio vivente”  (Salmo 42:1-2)
 



Come la cerva  anela ai corsi d’acqua, cosi la mia anima anela al mio Signore.. . costantemente assettata del mio Dio...del  Dio vivente e vero...

Quando penso a tutte le grandi cose che Dio ha fatto nella mia vita...il mio cuore si rallegra grandemente nel Signore.

Anch’io come Davide ripenso con gioia e gratitudine, a quando  sin dalla mia infanzia, avanzavo felice tra folla verso la casa del mio Dio...ricordo i canti di gioia e di lode assieme alle persone care...che ora sono alla presenza del Padre.

Quando la mia anima è abbattuta... e nel mio cuore si riaprono ferite che fanno ancora male... subito rivolgo lo sguardo al mio Signore e la presenza di Dio riempie il mio cuore di letizia e di gioia... di giorno il Signore mi concede la Sua grazia ed il Suo amore, e la notte innalzo canti di lode come preghiera, al Dio che mi da la vita.

In Lui ho posto la mia speranza...Lui è la fonte della mia gioia e della  mia salvezza... con gli occhi del cuore...vedo il volto del mio Dio...ed Egli mi dice: ”Non temere...perché Io ti ho riscatta...tu appartieni a Me!”


Grazie Padre, perché in Te ho tutto ciò che mi occorre!

giovedì 13 dicembre 2012

Più preziosa delle perle!

Ma la saggezza, dove trovarla? Dov’è il luogo dell’intelligenza?” (Giobbe 28:12)



La saggezza è descritta come una virtù, una qualità che consiste nella capacità di seguire la retta ragione nella condotta della vita, nell’agire, nel valutare, nel consigliare secondo un criterio di prudenza e di equilibrio.

Ma è davvero possibile trovare questo tipo di saggezza Non di parte, nell’uomo?
Questa è una delle tante domande che ci poniamo nel vedere la desolazione e il degrado che ci circonda.

Dove  trovarla allora ? La parola di Dio è chiara al riguardo ”non si trova  sulla terra dei viventi” (Giobbe 28:13)

La parola di Dio dice che l’uomo non la  conosce, nessuna cosa la possiede, non si ottiene in cambio dell’oro, ne si compra  con l’ argento, neppure con l’oro di ofir, con l’onice prezioso o con lo zaffiro. L’oro, il vetro, il corallo e il cristallo non possono in alcun modo reggere  il confronto della saggezza. Sapete perché?

Perché la “saggezza, vale di più delle perle” (Giobbe 28.18 )

Ma nella pratica dove possiamo la saggezza e  in cosa consiste?

In (Giobbe 28:23 a 27) è scritto: “Dio solo conosce la via che vi conduce, egli solo sa il luogo dove risiede., perché il suo sguardo giunge  fino alle estremità della terra, perché egli vede tutto quello che è sotto i cieli. Quando misuro il peso del vento e fissò la misura delle acque, quando diede una legge alla pioggia  e traccio  la strada  al lampo  dei tuoni, allora la vide e la rivelò, la stabilì ed anche la investigò.” 

Ecco la risposta!
Dio solo conosce la vera saggezza, Lui stesso è saggezza e intelligenza: “E disse all’uomo: “ ecco, temere il Signore, questa è la vera saggezza, fuggire il male, è intelligenza!”. ( Giobbe 28:28)

A Dio sia la gloria!
dalla lettura di questi pochi brani, abbiamo visto la saggezza non è soltanto esperienza di vita, ma anche e soprattutto di fede, di timore di Dio e di cono



lunedì 10 dicembre 2012

Un’ incarico ben preciso per ognuno di noi!


Ti ripeto l'esortazione che ti feci mentre andavo in Macedonia, di rimanere a Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine, le quali suscitano discussioni invece di promuovere l'opera di Dio, che è fondata sulla fede. Lo scopo di questo incarico è l'amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. Alcuni hanno deviato da queste cose e si sono abbandonati a discorsi senza senso.” (1 Timoteo 1:3 a 6)


Paolo esorta Timoteo a rimanere in Efeso per un motivo ben preciso: ordinare con fermezza ai fratelli che stavano facendo confusione all’interno della chiesa, di Non continuare ad insegnare dottrine strane.. diverse (da quelle che Paolo aveva insegnato a suo tempo) occupandosi di cose sciocche.. inutili.. favole senza fine, che suscitavano solo ed esclusivamente polemiche; anziché evidenziare l’opera di Cristo fondata sulla fede.

Dimenticando, che il loro scopo come figli di Dio, Non era quello di presentare delle favole.. Ma Cristo!

Insegnando e dimostrando un‘amore puro, sincero, con una buona coscienza e una fede vera.

Nel tempo, per alcuni di loro si era perso Lo scopo e l’obiettivo principale della loro vita: glorificare Cristo!

Infatti, anziché presentare il vangelo della grazia, cercando di dimostrare il vero amore basato sulla fede e il timore di Dio.. si erano completamente persi nelle loro passioni carnali.. parlando e presentando soltanto, ciò che gli faceva più comodo.

Purtroppo, la situazione della chiesa di Efeso, è la stessa situazione che si presenta oggi in moltissime chiese.. dico questo, con profonda tristezza.

Personalmente, credo che al punto veramente tragico in cui siamo arrivati ci restano soltanto due possibilità:

1) Tornare indietro, verso un baratro dal quale non potremo mai più risalire. (Ebrei 12:14)

2) Oppure, cambiare subito rotta tornado sui sentieri antichi.. “Così dice l'Eterno: «Fermatevi sulle vie e guardate, e domandate dei sentieri antichi, dove sia la buona strada, e camminate in essa; così troverete riposo per le anime vostre». Ma essi rispondono: «Non cammineremo in essa». Geremia 6:16

Terribile! 

Davanti all’esortazione di Geremia, di tornare sui sentieri antichi cercando di ritrovare i giusti principi, i giusti valori cristiani..il popolo preferisce andare per la sua strada.. continuando imperterrito a vivere nel peccato.

Quando il re udì le parole del libro della legge, si stracciò le vesti. Poi il re diede quest'ordine.. andate a consultare il SIGNORE per me, per il popolo e per tutto il regno di Giuda, riguardo alle parole di questo libro che si è trovato; poiché grande è l'ira del SIGNORE che si è accesa contro di noi, perché i nostri padri non hanno ubbidito alle parole di questo libro, e non hanno messo in pratica tutto quello che in esso ci è prescritto”. (2 Re 22:11 a 13)

Signore, noi desideriamo tornare a Te aiutaci ti prego, a ritrovare la buona strada.. mettendo le cose giuste al posto giusto.. rivalutando ogni cosa per poi mettere in atto nella nostra vita, tutte le cose istituite da Te.. imparando a chiamare la disubbidienza: Non debolezza, cercando di attenuare l’impatto..ma Peccato!

A Dio solo la gloria e l’onore!


lunedì 3 dicembre 2012

Una fede, semplice e profonda

“Ecco il fuoco e la legna; ma dov'è l'agnello per l'olocausto? Abramo rispose: figlio mio,Dio stesso si provvederà l'agnello per l'olocausto E proseguirono tutti e due insieme” (Genesi 22: 7-8)
























                Ad un certo punto della vita di Abramo, Dio decide di testare la sua fede, chiedendogli di offrire in olocausto la cosa più cara e preziosa che aveva:il suo unico figlio Isacco. (Genesi 22:2)

“dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: “ Abramo!” Egli rispose: “Eccomi.” (Genesi 22:1)




Ma Abramo, non si spaventa, non si agita..non chiede alcuna spiegazione..per fede.. ”semplicemente va..” seguendo l’ordine del suo Dio.


La mattina di buon’ora Abramo si alza, sella il suo asino, prendendo con sé due dei suoi servi e suo figlio Isacco, spacca la legna per l’olocausto e si dirige verso il luogo indicato da Dio.


Il terzo giorno, continuando il cammino, Abramo alza gli occhi e da lontano vede il luogo designato per l’offerta..ancora una volta rimango stupita, da questa fede semplice, pura come quella di un bambino che si fida totalmente di suo padre.


Infatti,pur vedendo avvicinarsi il momento, in cui avrebbe dovuto sacrificare suo figlio, con una calma e una serenità nel cuore che solo chi confida TOTALMENTE in Dio può avere, Abramo dice ai suoi servi: “rimanete qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi.”


Splendido! “..ci prostreremo e poi ritorneremo da voi.”


Non c’è alcuna esitazione o titubanza nelle sue parole..al contrario c’è la sicura fermezza.. che emerge da una fede vera!


Infatti: “..la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà cha non si vedono” (Ebrei 11:1)


Mentre Abramo è pronto a sacrificare suo figlio, vediamo che l’angelo del Signore lo ferma dicendo:” non stendere la mano sopra il ragazzo, e non fargli del male!Ora so che tu temi Dio; poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l’unico tuo.” (Genesi 22:12)


L’ubbidienza porta sempre con se le benedizioni di Dio! Infatti, andando avanti con la lettura vediamo che Dio benedice grandemente la vita di Abramo!


“ Io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare..tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce” ( Genesi 22:17-18)


Miei cari,
la fede non è staticità, blocco, immobilità, ma è azione e movimento verso Colui che chiama!


Quando Dio parla al nostro cuore, anche se sul momento possiamo non capire, per fede noi dobbiamo andare oltre.. muovendoci nell’ubbidienza, secondo la SUA volontà!


Giacomo dice:“ insensato” vuoi renderti conto che la fede senza le opere, non ha valore?Abramo nostro padre non, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull’altare? Tu vedi che la fede agiva assieme alle opere e che per le opere la fede fu resa completa.” (Giacomo 2: 20 a 22)


Nel vortice frenetico della vita..proviamo a fermarci un’ attimo.. e domandiamoci: com’è la nostra fede?
E’ una fede in movimento che va oltre la nostra logica, fissando lo sguardo Non sul problema, Ma su Chi ha il totale controllo del problema: oppure è una fede insignificante.. “simile a un’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e la.” (Giacomo 1:6)


Se è cosi dice Giacomo:” Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore..” ( Giacomo 1:6-7)


Se da un’ attenta riflessione, ci siamo resi conto che la nostra fede è insignificante..quasi inesistente, chiediamo a Dio in preghiera di aumentarci la fede..Lui certamente Lui lo farà!


Lode a Dio!

venerdì 9 novembre 2012

Un luogo sicuro!

“Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi fare infinitamente di più di quel domandiamo o pensiamo, a lui sia la gloria nella chiesa e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen.” (Efesi 3:20-21)






Lo scopo di questa mia riflessione è quello di riuscire a comunicare la profondità e la bellezza del pregare sulle promesse della parola di Dio.

Nessuna cosa può essere più sicura e più bella che pregare sulle promesse della Sua parola, dimorando costantemente nel Suo amore.

“ Come il Padre mi ha amato, cosi anch’io ho amato voi: dimorate nel mio amore” (Giovanni 15:9)

Dimorare, Non significa spostarsi qua e la, insicuri di ogni cosa: al contrario, significa.. sostare.. fermarsi in un luogo e decidere di abitarci per sempre!

Quel luogo sicuro, è la parola di Dio!


“Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto." (Giov. 15:7)

L’esaudimento delle nostre preghiere è collegato al vivere nella Sua parola, pregando secondo la Sua volontà.

Proprio come un bambino piccolo dipende dai loro genitori ed impara a parlare ripetendo le loro frasi, cosi dobbiamo fare noi, imparando a dipendere dalle parole di Dio, che si trovano racchiuse nella SUA parola.

In modo semplice, spontaneo, senza troppi giri di parole, ricordando che la preghiera Non è un monologo dove a parlare è una persona sola, ma è un meraviglioso dialogo tra Padre e figlio.

Spesso dimentichiamo che noi, Non sappiamo pregare, non ne siamo capaci; ma per grazia di Dio lo Spirito Santo intercede Egli stesso per noi presso il Padre, con sospiri ineffabili.. di indescrivibile dolcezza.

“..lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio” (Romani 8:26-27 )

Meraviglioso! ”Colui che esamina i cuori sa, quale sia il desiderio dello Spirito”

Il Signore conosce perfettamente la nostra situazione, i nostri bisogni, ma desidera che noi glieli presentiamo, parlando e dialogando con Lui nel modo più semplice possibile.

“Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani. I quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate.” (Matteo 6:7-8)

Gesù stesso ci insegna a pregare:

Voi dunque pregate così: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo anche in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano;rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. (Matteo 6: 9 a 13) vedi anche ( Luca 11: 1 a 4)

Mentre preghiamo chiediamo a Dio la saggezza per capire la Sua volontà, facendo attenzione a non confondere la Sua volontà con la nostra!

“ Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualcosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce.” (I Giovanni 5:14)

E’ molto importante capire, e scindere le due cose.

Giacomo dice: “Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio, che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data. Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita è simile a un'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e la. Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore, perché è di animo doppio, instabile in tutte le sue vie” (Giacomo 1:5 a 8)

In pratica Giacomo dice: se quando pregate siete nel dubbio oscillando qua e là con i vostri pensieri, sappiate che non potrete ricevere nulla, perché siete persone inaffidabili, non sincere, instabili in tutte le vostre vie.

Queste parole devono farci riflettere seriamente, sull'importanza di una fede vera che non dubita mai!

Ma da che cosa possiamo capire.. come possiamo essere sicuri di avere ricevuto la vera saggezza che viene da Dio?

Dalla nostra buona condotta!

“chi fra voi è saggio e intelligente? Mostri con la buona condotta le sue opere compiute con mansuetudine e saggezza.” (Giacomo 3:13)

Non è possibile acquisire un cuore saggio secondo Dio, se non liberiamo il nostro cuore da ogni amara gelosia, da ogni spirito di contesa, di vanto e di menzogna. ( Giacomo 3: 14)

“Infatti dove c’è invidia e contesa, cè disordine e ogni cattiva azione” (Giacomo 3.16)

Se la saggezza che viene da Dio, ha permeato totalmente il nostro cuore entrando nei punti più nascosti ed intimi della nostra vita, tutti lo vedranno!

Perché: “la saggezza che viene dall’Alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di frutti buoni, imparziale, senza ipocrisia” (Giacomo 3:17)

Quando avremo un cuore disposto a ricevere nell'umiltà, davanti a Dio, allora il Signore in mille modi diversi potrà rivelarsi a noi!

Sicuramente lo farà attraverso la SUA parola, ma lo può fare anche attraverso situazioni e circostanze particolari, a volte anche tramite un fratello/ sorella il Signore ci parla.. ci avverte.. ma molto spesso, non capiamo.. non riconosciamo la Sua voce.


Per poter capire quello che Dio desidera comunicarci, dobbiamo essere in sintonia con la Sua parola parlando il Suo stesso linguaggio d’amore.

E a quel punto, certamente non saremo confusi, non avremo più dubbi su quello che dovremo fare o non fare: perché attraverso lo Spirito Santo Dio ci parlerà, e noi lo capiremo mettendo di conseguenza in pratica le Sue parole.

Miei cari,

la preghiera non è un gioco, al contrario è una cosa seria e va vissuta con serietà davanti a Dio, dandole tutto lo spazio necessario.

Personalmente, credo sia giunto il momento di agire: passando dalla teoria delle nostre parole alla pratica. Pregando con costanza e continuità, spinti Non, da una costrizione esterna, ma dal forte desiderio di dialogare con il Padre!

Dio ci benedica

mercoledì 10 ottobre 2012

L'Amico del mio cuore


“Se la tua legge non fosse stata la mia gioia, sarei già perito nella mia afflizione. Mai dimenticherò i tuoi precetti, perché per mezzo di essi tu mi hai vivificato” Salmo 119 92-93

 

Davanti alle difficoltà e ai problemi della vita siamo portati a cercare conforto e consolazione nelle persone attorno a noi, ed è naturale, umano.. ma non di rado ci accorgiamo di avere peggiorato le cose.

Perché la persona, in cui avevo riposto tutta la nostra speranza, la nostra fiducia, non corrisponde a ciò che credevamo e allora, al dolore si aggiunge altro dolore.

Davide ha sperimentato più volte questo, nella sua vita, colui che credeva essere il suo migliore amico, lo aveva deluso e tradito brutalmente.

In queste parole sentiamo tutto il suo dolore..” Se mi avesse offeso un nemico,l'avrei sopportato;se un avversario avesse cercato di sopraffarmi,mi sarei nascosto da lui;sei stato tu, l'uomo ch'io stimavo come mio pari,mio compagno e mio intimo amico..”  (Salmo 55:12-13)

Agli occhi di Davide, questa persona sembrava sincera, le sue parole sembravano vere, per questo  Davide si era confidato..fidato; ma la realtà, era ben diversa.

 
“ La sua bocca è più untuosa del burro,ma nel cuore ha la guerra; le sue parole sono più delicate dell'olio,ma in realtà sono spade sguainate.” Salmo 55:21

Ma davanti alla “realtà delle spade sguainate” Davide non si arrende.. non si lascia sopraffare dallo sconforto della delusione e con fiducia grida al suo Dio, sicuro, certo che Lui è al suo fianco!

Miei cari,

anche noi prima o poi incontreremo delusioni cocenti nella nostra vita, anche noi come Davide ci renderemo conto che quello che sembra essere..in realtà non è.

Ed è normale.. tristemente normale purtroppo, che l’uomo deluda, io stessa posso deludere altri.

La parola di Dio, dice che il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno. (Geremia 17:9)

Padre Santo fa che la Tua parola, sia per noi  il nostro solo diletto, il nostro solo piacere la nostra soddisfazione,  desiderando di meditare in Essa giorno dopo giorno, per capire la Tua volontà! 

 

 

sabato 6 ottobre 2012

Instabilità cristiana

 “se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberamente senza rimproverare, e gli sarà data. Ma la chieda con fede senza dubitare, perché chi dubita è simile all'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là.  Non pensi infatti un tal uomo di ricevere qualcosa dal Signore, perché è un uomo dal cuore doppio, instabile in tutte le sue vie. “ (Giacomo1:5 a 8  )
 
 


Forse non se ne rendono conto, ma quanto male possono fare le persone dal cuore doppio, instabile, che si muovono e agiscono in base al loro sentimento portati qua e là, a  seconda del vento!

Per loro è normale  dire una cosa e smentirla contemporaneamente con il loro modo di agire, mentre aprono la porta della loro cosa cercando di dimostrare una parvenza di  amore fraterno la richiudono velocemente,  facendo sbattere  contro quella porta chiusa, le persone che avevano creduto alle loro parole.

L’incoerenza tra di ciò che dicono e fanno è evidente, lampante agli occhi di tutti, ma se qualcuno gentilmente glielo fa notare, il loro orgoglio gli impedisce di vedere il  loro errore.

Che il Signore ci guardi da questa di instabilità cristiana e ci aiuti ad essere saggi e fermi in Lui, imparando ad essere coerenti prima di tutto davanti a Dio e poi davanti agli uomini.

Miei cari,
con determinazione e convinzione facciamo nostre  le parole di Davide, e come lui diciamo:  “Investigami, o Dio, e conosci il mio cuore; provami e conosci i miei pensieri; e vedi se vi è in me alcuna via iniqua, e guidami per la via eterna.” (Salmo 139:23-24)

A Dio sia la gloria!

martedì 25 settembre 2012

La conoscenza della Verità..conduce inevitabilmente alla pietà


Paolo, servo di Dio, apostolo di Gesù Cristo per promuovere alla fede di Gesù Cristo gli eletti di Dio e la conoscenza della verità che conduce alla pietà..” (Tito 1:1 )


Ancora una volta rimango stupita e meravigliata davanti alla Grazia e alla Sovranità di un Dio meraviglioso, che prepara le cose in ogni minimo dettaglio.

Paolo dal momento in cui è stato chiamato da Dio sulla via Damasco ( Atti 9:4) la sua vita è radicalmente cambiata, da persecutore dei cristiani, ora  è  diventato servo e fedele Apostolo di Gesù Cristo per promuovere alla fede di Gesù Cristo, gli eletti di Dio, facendoli avanzare  sempre di più verso la conoscenza della Verità.

Non una verità fine a se stessa, ma una verità che salva e vivifica portandoci inevitabilmente ad amare.

Infatti l'amore di Cristo ci costringe, perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono; e che Egli  morì per tutti affinché  quelli che  vivono  non vivano più per se stessi, ma per Colui che è morto  e resuscito per loro ” (2 Corinzi 5:14-15)

E’ l’amore di Cristo che costringe Paolo a scrivere questa lettera a Tito, affidandogli il compito di mettere ordine nei vari ruoli all’interno della Chiesa, costituendo secondo le sue istruzioni, anziani in ogni città. (Tito1:5)

Non tutti infatti potevano e possono ricoprire tale ruolo,  senza avere i requisiti necessari.

Lo può fare solo, chi è “attaccato alla parola sicura, così com’ è stata insegnata, per essere in grado di esortare secondo la sana dottrina e di convincere  quelli che contraddicono” (Tito 1: 9)

Il compito di Tito è proprio questo: vegliare, affinché venga impartito nelle Chiese un sano insegnamento basato sulla fedeltà della parola di Dio, passando dalla teoria di una lettura superficiale, alla pratica di una vita santificata in Cristo.

Infatti prosegue Paolo: “ vi sono ribelli, ciarloni e seduttori delle menti, specialmente  tra quelli  della circoncisione, ai quali bisogna chiudere la bocca; uomini che sconvolgono intere famiglie, insegnando cose che non dovrebbero, per amore di guadagno disonesto” (Tito 1:10-11)

Quando si riconoscono all’ interno della Chiesa, questi falsi insegnati, uomini doppi di cuore, Paolo dice: “riprendili severamente, perché siano sani nella fede, e non diano retta  a favole giudaiche  né a comandamenti  di uomini  che voltano le spalle alla verità.” (Tito 1:13- 14)

Questo primo capitolo, si conclude parlando di purezza e di contaminazione. Infatti:”Tutto è puro per quelli che sono puri; ma per i contaminati e gli increduli niente è puro; anzi sia la loro mente, sia la loro coscienza sono impure. Professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano  con i fatti, essendo abominevoli  e ribelli, incapaci di qualsiasi opera buona” (Tito 1:15-16)

In (Apocalisse 3:15-16) è scritto:"io conosco le tue opere: tu non sei ne freddo ne fervente. Ho fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente, Così perché sei tiepido e non sei ne freddo ne fervente io ti vomiterò dalla mia bocca".

Non sembra anche a voi che queste parole severe rivolte alla Chiesa di Laodicea, riflettano tristemente la condizione attuale delle nostre Chiese?

Magari il nostro amore per il Signore  non si è raffreddato completamente, ma non è neppure caldo..fervente, da farci dire come Geremia: “..c’è nel mio cuore  come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzo di contenerlo, ma non posso.” (Geremia 20:9)

Miei cari,

cos’è rimasto del nostro Primo Grande amore?
Di quell’Amore che faceva vibrare e palpitare il nostro cuore..cos’è rimasto?

Soltanto un tiepido, insipido..ed insignificante amore fatto di apparenza, di abitudini e religiosità..basato su sentimenti che oscillano come il vento..ora qua..ora la.. come pula che il vento disperde" (Salmo 1:4)

A questo proposito, C. H. Spurgeon in una sua meditazione dice:

“Spesso noi diamo alle persone il nome d'irreligiose e senza dubbio ciò identifica la loro condotta di vita. Un uomo, però, può essere religioso ed essere ugualmente lontano dalla grazia.

Molti vivono la religione con le loro pratiche esteriori in modo quasi perfetto. Sono religiosi e praticanti. Nonostante ciò possono appartenere alla categoria degli empi. La religione non salva.

Il vero cristiano è colui che ha il pensiero di Dio, che lo riconosce in tutte le sue vie, si fida di Dio, Lo ama e Lo serve con tutto il suo cuore.

Di contro, l'empio nei suoi programmi giornalieri non ha il suo pensiero rivolto a Dio e vive come se Dio non ci fosse. È un uomo che pratica tutte le cerimonie esterne della religione, ma non penetra mai nell'intimo del cuore.

Vede i sacramenti, ma non scorge in essi Dio. Ascolta predicare, viene a pregare, è sempre presente alle riunioni, ma la Divinità per lui non è presente. Dio non si manifesta nella sua vita; egli non ne ode la voce e non si umilia davanti alla Sua presenza.”

Signore aiutaci a prendere con serietà, la Tua parola

A Dio sia la gloria!


martedì 18 settembre 2012

..medito nel mio cuore e il mio spirito investiga..

“Ripenso ai giorni antichi, agli anni dei tempi passati.  Durante la notte mi ritorna alla mente il mio canto, medito nel mio cuore e il mio spirito investiga..”  (Salmo 77: 5-6)























A volte ripensando al passato, le ferite si aprono..il nostro cuore diventa triste e piange..e li, il nostro spirito investiga..medita..e meditando, riflette attentamente su tutto ciò che Dio ha fatto per noi nel corso della vita, accompagnandoci con infinito amore passo dopo passo, nel corso della vita.

A quel punto, un ricordo prevale, su tutti i ricordi..procurandoci gioia!

E allora anche noi come Asaf possiamo dire: “Ricorderò le opere dell'Eterno, sì, ricorderò le tue meraviglie dei tempi passati, mediterò su tutte le tue opere e considererò le tue gesta. O DIO, la tua via è santa; quale Dio è grande come DIO?  Tu sei il Dio che compie meraviglie..” (Salmo 77:11 a 14)

Lode a Te Signore..lode a Te, dal profondo del cuore per quello che hai fatto nella mia vita!

martedì 4 settembre 2012

Non dipende da me..


Nessuna cosa potrà impedirmi di amarti..neppure la tua indifferenza, il tuo rifiuto..la tua freddezza, la tua arroganza  mi impedirà di farlo..perché l’amore che provo per te, non dipende da me.. da ciò che sei o da ciò che fai.. ma da Dio, che  lo ha messo nel mio cuore per te.

domenica 2 settembre 2012

Eccomi io sono qui.. per te

“..così parla Colui che è l'Alto, l'eccelso,che abita l'eternità, e che si chiama il Santo.«Io dimoro nel luogo eccelso e santo,ma sto vicino a chi è oppresso e umile di spirito per ravvivare lo spirito degli umili,per ravvivare il cuore degli oppressi.Io ho visto le sue vie,e lo guarirò;lo guiderò e ridarò le mie consolazioni a lui e a quelli dei suoi che sono afflitti. Io metterò la lode sulle sue labbra.Pace, pace a chi è lontano e a chi è vicino», dice il SIGNORE, “io lo guarirò!” Isaia 57:15-18-19



Meraviglioso..davvero meraviglioso!

Pensate? Colui che è l'Alto, l'eccelso,che abita l'eternità, che si chiama il Santo.. e dimora nel luogo eccelso, santo è vicino agli oppressi e agli umili, per ravviarli e consolarli.

A tutti coloro che soffrono, che non hanno nulla, che sono soli, tristi, emarginati rifiutati..consci della loro pochezza e della loro miseria..il Signore dice:” eccomi io sono qui per te e ti guarirò”

Si, è  con queste persone che Dio simpatizza, mettendo  sulle loro labbra un canto meraviglioso di lode e di ringraziamento..di gioia e  pace, di Dio nel  cuore!

Quale Dio grande e meraviglioso abbiamo!

lunedì 27 agosto 2012

Perché tatuarsi?

"Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio" (1 Corinzi 10:31).




Il tatuaggio che anticamente veniva praticato soltanto da un certo tipo di persone, e solo in situazioni particolari, adesso tutti uomini, donne, giovani e meno giovani, amano tatuarsi in modo più o meno vistoso.

Eppure la parola di Dio è chiara al riguardo. Già nel Levitico, troviamo la proibizione assoluta da parte di Dio di farsi incisioni o tatuaggi.

Non farete incisioni nella vostra carne per un morto, né farete alcun tatuaggio su di voi. Io sono il Signore” ( Levitico 19:28)

Forse non ce ne rendiamo conto, ma anche noi in un certo senso, come il popolo di Israele continuiamo a praticare nella nostra carne antichi e inutili riti pagani, legati all'esoterismo

Partendo dal Vecchio Testamento sino ad arrivare all’ Apocalisse, vediamo che alla fine dei tempi ci sarà una specie di tatuaggio generale, globale per imprimere sulla carne il numero della bestia.

Inoltre obbligò tutti piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome.” (Apocalisse 13: 16-17)

A questo punto mi chiedo: essendo questa generazione, cosi incredibilmente attratta e abituata ormai, ad ogni tipo di tatuaggio in tutte le parti del corpo, non potrebbe essere in un certo senso una specie di preparazione a quel momento; il momento in cui verrà imposto il marchio della bestia?

Credo sia una cosa su cui riflettere.

Miei cari
Non dobbiamo dimenticare che satana è il grande seduttore, e sa muoversi molto bene, facendo apparire completamente innocuo, anche il più grande dei pericoli, per trascinarci inevitabilmente al peccato.

In (2 Corinzi 11:14 ) è scritto: “Non c'è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce.” 

Per questo motivo dobbiamo stare molto attenti, cercando di cogliere ogni piccolo segnale, per evitarlo".

Esortandoci gli uni con gli altri, pregando gli uni per gli altri, perché la parola di Dio ci ricorda che stanno per approssimarsi i tempi del ritorno del Signore! 

Infatti:“ Quando si fa sera voi dite: " bel tempo perché il cielo rosseggia! E al mattino: “ Oggi è tempesta, perché il cielo rosseggia cupo!" L'aspetto del cielo lo sapete dunque discernere, e i segni dei tempi non riuscite a discernerli?” (Matteo 16:2-3 )

Che il Signore apra i nostri occhi e disponga i nostri cuori.

lunedì 20 agosto 2012

Rapita nel silenzio..




Rapita nel silenzio del mio cuore, mi sono ritrovata a riposare in pascoli meravigliosi di tenera erba, non mancava nulla in quel luogo, l’Eterno il mio Pastore era vicino a me e mi guidava lungo le acque calme e riposanti.. attimo dopo attimo ristorava la mia anima, e per amore del Suo nome mi guidava sui sentieri di giustizia.

La Sua presenza, era cosi forte nella mia vita.. che anche se avessi camminato nella valle dell’ombra della morte non avrei avuto paura, perché Lui era con me.. il suo bastone e la sua verga accompagnavano e consolavano il mio cuore.. dandomi sicurezza.

Per me, Lui aveva imbandito una tavola sotto gli occhi dei miei nemici.. e dolcemente ungeva il mio capo con olio.. la mia coppa traboccava del Suo amore per me!

Padre, quel silenzio continua ancora a parlarmi di Te, e sono certa che Beni e benignità accompagneranno tutti i giorni della mia vita.. e un giorno, abiterò nella casa del mio Dio, per sempre!

venerdì 17 agosto 2012

Una selezione accurata

“..esaminate ogni cosa e ritenete il bene; Astenetevi da ogni apparenza di male” 1 Tessalonicesi 5:22




Con questi versetti Paolo ci ricorda di esaminare ogni cosa con scrupolosa attenzione, osservando tutto il consiglio di Dio rivelato nella sua parola, trattenendo poi, soltanto  ciò che è buono.

Dopo quest’ accurata selezione, fatta con discernimento spirituale, anche se le cose da tenere resteranno poche, saranno sicuramente di grande benedizione per noi stessi e per gli altri.

Capita l’importanza di trattenere per noi stessi soltanto le cose buone, vere, oneste e pure: “Quant'è al rimanente, fratelli, tutte le cose che son veraci, tutte le cose che sono oneste, tutte le cose che son giuste, tutte le cose che sono pure, tutte le cose che sono amabili, tutte le cose ( Filippesi 4:8)

Ora dobbiamo astenerci anche, da ogni da ogni apparenza di male.

Qui Paolo non dice soltanto: “non comportatevi male” Ma dice astenetevi..evitate.. ritiratevi, da ogni apparenza di male.

In pratica ci esorta ad evitare tutte quelle situazioni, che potrebbe essere fraintese, rinunciando volontariamente anche a qualcosa che potrebbe essere un nostro “diritto”. “ Ma badate che questo vostro diritto non diventi un inciampo per i deboli.” (1 Corinzi 8:9)

Il divertimento, lo svago e tantissime altre cose, sono certamente un nostro diritto, ma Non dobbiamo in nessun modo permettere che queste cose possano diventare motivo di inciampo per i fratelli/sorelle più deboli nella fede, e una cattiva testimonianza per i non credenti.

Miei cari solo Dio vede nel profondo del nostro cuore, l’uomo no!

L’uomo vede soltanto ciò che appare, e se ciò che appare all’esterno della mia vita..ciò che è visibile agli altri può essere motivo di intralcio,di intoppo, disonorando in questo modo il nome di Dio, io devo astenermi da quel tipo di comportamento/atteggiamento.

Molto spesso si parla di libertà dello spirito, nel modo sbagliato reclamando soltanto i nostri “diritti umani” dimenticando che la vera libertà per un figlio di Dio è essere schiavi di Cristo, e poter dire anche noi come l’Apostolo Paolo: “Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me!” (Galati 2:29)

A Dio sia la gloria!

mercoledì 15 agosto 2012

Emozioni


Indefinibili ombre sono dentro di me e mi avvolgono, voli d’ansia prevalgono, sono dolci i ricordi che mi legano a te.. eravamo un tutt’uno di sentimenti e emozioni.. ma ora, sono sola.. sola senza di te..

Un tempo,io vivevo per te.. tu vivevi per me.. ci bastava uno sguardo per capire, e per darci ciò che il cuore chiedeva, ma quel dolce ragazzo non c’è.. se nè andato.. e con lui sono andato via anch’io lasciando il rimpianto, il rimpianto di un tempo passato..

martedì 14 agosto 2012

Una frase colma di amore..

“..e ci costrinse ad accettare.” (Atti 16:15)




Questa frase che al primo impatto, potrebbe sembrare una forzatura è invece la frase di una donna, colma di amore e di riconoscenza.

“Una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiatira, che adorava Dio, ci stava ad ascoltare. E Il Signore aprì il suo cuore, per dare ascolto alle cose dette da Paolo. Dopo che fu battezzata con la sua famiglia, ci pregò dicendo: «Se mi avete giudicata esser fedele al Signore, entrate in casa mia, e fermatevi». E ci costrinse ad accettare.” (Atti 16: 14-15)

Molto spesso c’è in noi l’assurda convinzione ( e presunzione) di pensare che siamo noi a decidere in piena autonomia, che sono le nostre parole a convincere i cuori di peccato, dimenticando che “ Dio è colui che opera in noi il volere e l’operare, per il suo beneplacito.. “ (Filippesi 2:13)
”.. secondo il consiglio della sua volontà" (Efesini 1:11)

Più leggo questo testo, più risalta ai miei occhi la Sovranità di Dio e la sottomissione dell’uomo.

E’ straordinario vedere tutto il percorso fatto per arrivare a Lidia..e le cose altrettanto straordinarie che sono accadute dopo.

Partendo dall’inizio vediamo che Timoteo si unisce a Paolo per andare ad annunciare di città in città il vangelo della grazia.
“ le Chiese dunque erano fortificate nella fede e crescevano di numero ogni giorno ” (Atti 16:5)
Ma mentre annunciano il vangelo nelle varie città lo Spirito Santo gli impedisce di farlo.
Qualcuno potrebbe pensare: “perché..perchè Paolo e Timoteo non potevano annunciare il vangelo? Eppure il loro compito era proprio quello di parlare a tutti di Cristo; ma sia in Asia che in Bitinia il vangelo non viene annunciato perché? (Atti 16:6-7)

Andando avanti con la lettura, vediamo che “durante la notte apparve a Paolo una visione. ”Gli stava davanti un‘ uomo Macedone che lo supplicava e diceva “passa in Macedonia e soccorrici” ( Atti 16:9)

Dopo questa visone, persuasi che il Signore li avesse chiamati la, per annunciare il vangelo, si misero in cammino per andare a Filippi..”che è la prima città di quella parte della Macedonia” e li rimasero per diversi giorni. (Atti 16: 11 -12)

Paolo non sapeva il motivo di questa deviazione; ma si affida a Dio, e senza discutere si sottomette alla Sua volontà!

Continuando la lettura del nostro testo vedremo tutte le varie benedizione collegate a quella “deviazione” iniziale.

Dopo la conversione di Lidia e la sua famiglia, subito dopo incontrano una donna posseduta da uno spirito di divinazione e la liberano.

Per questo motivo sono frustati, battuti con molti colpi e gettati in prigione (Atti 16: 22 a 24)
Ma nonostante i ceppi e le catene, Paolo e Sila pregano e cantano inni di lode al loro Dio..”e i prigionieri li udivano..” (Atti 16: 25)
Poi:“ improvvisamente si fece un gran terremoto, tanto che le fondamenta della prigione furono scosse; e in quell’istante tutte le porte si aprirono e le catene di tutti si sciolsero.” (Atti 16:26)

Paolo e Sila avrebbero potuto approfittare della confusione per scappare, ma non lo fecero!

Perché? Perché Dio aveva un progetto di salvezza da portare a termine!
O pensate che sia accaduto tutto per caso?
E’ un caso che all’inizio del viaggio lo spirito Santo impedisce la divulgazione del vangelo?

No assolutamente no, nulla accade per caso nella nostra vita!
Dio, nella Sua Sovranità aveva, un piano preciso, in ogni minimo dettaglio.
toccare il cuore di Lidia, salvando lei e la sua famiglia
liberare una donna posseduta da uno spirito
attraverso la sofferenza di Paolo e Sila toccare il cuore del carceriere di Filippi, salvando lui e la Sua famiglia.


Miei cari
Non è meraviglioso sapere che ogni istante della nostra vita è al sicuro nelle mani di Dio? Si lo è!

Spesso, troppo spesso dimentichiamo che è Dio che prepara le circostanze, che tocca i cuori e converte!

Dimenticando che: “Quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati.” (Romani 8:30)

Chi siamo noi per discutere su ciò che Dio decide; quando e come decide?
Nulla.. non siamo assolutamente nulla!

“O profondità di ricchezze, di sapienza e di conoscenza di Dio! Quanto imperscrutabili sono i suoi giudizi e inesplorabili le sue vie! Chi infatti, ha conosciuto la mente del Signore? O chi mai è stato suo consigliere? “ (Romani 11:33-34)

Che il Signore ci aiuti a riconoscere i nostri limiti, riconoscendo la SUA assoluta Sovranità e Grandezza!

"Tua, o Eterno è la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore, la maestà, perché tutto ciò che è in cielo e sulla terra è tuo. Tuo o Eterno e il regno e tu ti innalzi come sovrano sopra ogni cosa." (1 Cronache 29:11).
A Dio sia la lode la gloria e l’onore!

venerdì 10 agosto 2012

Cristo nella mia vita!

“Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi animo, io ho vinto il mondo”. (Giovanni 16: 33)





“ Pace e tribolazione” due frasi che sembrano essere in contraddizione tra di loro, ma non è affatto così.

Infatti, Gesù dice: “nel mondo, avrete tribolazione” cioè al di fuori di Me..lontani da Me, Ma uniti a Me  avrete la Mia  pace.

Solo a questa condizione potremo godere  di una pace duratura, completa in ogni singolo punto della vostra vita.

Gesù dice: “Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi." (Giovanni 14:27).

Certamente ,la via della croce in cui ci siamo incamminati implica sofferenza, sacrifici e rinunce.

“Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito.” (1 Pietro 3:18 )

Ma un giorno queste rinunce, saranno ampiamente ricompensate!

Gesù ci ricorda: “..fatevi coraggio, io ho vinto il mondo”  (Giovanni 16:33)

Se è vero quindi che il mondo continua ininterrottamente ad attaccarci, con i metodi più subdoli  e meschini, è altresì vero che se resteremo fedelmente ancorati alla parola di Dio questi attacchi, saranno sterili.. già persi in partenza!

Perché  Cristo, ha già vinto per noi sulla croce l’empio e ribelle sistema di un mondo corrotto governato da satana.
 

“.. ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo” (1 Corinzi 15:17)

Miei cari,
se desiderate una vita ripiena dello Spirito Santo, e  un cuore ricolmo di pace..”una pace che il mondo non può  dare”.. dovete accettare  per fede, che Cristo ha già compiuto per voi sulla croce l’opera completa della salvezza


Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l'afflizione produce perseveranza, la perseveranza esperienza e l'esperienza speranza. Or la speranza non confonde, perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. “ (Romani 5: 1 a 5)

Vorrei concludere questa mia riflessione con le parole di un grande uomo di Dio: David Wilkerson

“Attraverso la vittoria della croce, il nostro Signore si è messo a nostra disposizione in ogni momento del giorno o della notte. Dobbiamo prendere una decisione: “Voglio Cristo nella mia vita. Voglio essere libero da ogni carnalità. Perciò vado avanti, entro alla sua presenza e reclamo i miei possedimenti. Voglio Gesù tutto per me, come mia unica fonte di soddisfacimento”.

Che questo sia il desiderio di ognuno di noi!


martedì 7 agosto 2012

Un'abito apparentemente pulito

ecco, a te piace la verità che risiede nell'intimo, e m'insegni la sapienza nel segreto del cuore.” (Salmo 51:5)


 


Verità e Sapienza, dove le possiamo trovare ? Certamente, Non nel cuore dell’uomo.

Spesso, troppo spesso, con pretesti vari, ci accontentiamo di mettere un bell’abitino “apparentemente pulito” intessuto però nella bugia e nell'ambiguità; dimenticando che la Verità va di pari passo con la lealtà e la sincerità.


“Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6)

Se la nostra vita è rinnovata in Cristo, allora potremo conoscere ed applicare alla nostra vita la Sua verità..una verità che traspare saggezza, sapienza, purezza e lealtà nell’intimo del nostro cuore.

Infatti: “La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia.” (Giacomo 3:17)

Desidero concludere questa brevissima riflessione con le bellissime parole del salmista.


“Rendimi la gioia della tua salvezza e sostienimi con uno spirito volenteroso o Signore, apri le mie labbra, e la mia bocca proclamerà la tua lode. Tu infatti non prendi piacere nel sacrificio, altrimenti te l'offrirei, né gradisci l'olocausto. I sacrifici di DIO sono lo spirito rotto; o DIO, tu non disprezzi il cuore rotto e contrito. “ (Salmo 51:12 a 17) 

Lode a Dio!

giovedì 2 agosto 2012

Tutti i miei passi..

Tu conti i passi della mia vita errante; raccogli le mie lacrime nell'otre tuo; non le registri forse nel tuo libro?” (Salmo 56:8)



Nel cammino della nostra vita, i passi sono tanti.. lenti o veloci.. ma sono davvero tanti.. eppure il Signore ne tiene il conto.. Lui sa dove ci incamminiamo.. e scruta a fondo, le nostre vie, per vedere se siamo sulla Via giusta..la Via che Lui stesso ci ha indicato. ( Giovanni 14:6)

E oltre a questo.. ogni singola lacrima di dolore o di gioia che scende dai nostri occhi la raccoglie come fosse una perla preziosa, e la mette al sicuro nel Suo otre.

Ma non solo, le nostre lacrime sono anche scrupolosamente registrate nel Suo prezioso libro..il libro della vita. 

E un giorno Lui asciugherà per sempre le nostre lacrime. (Apocalisse 7:17)
Nulla passa inosservato agli occhi del nostro Dio.. Lui veglia su di noi ogni istante della nostra vita.. sia di notte che di giorno, il Suo sguardo colmo di amore è su di noi.


Miei cari, che desideriamo di più?

Nulla assolutamente nulla!

Perché in Cristo abbiamo tutto ciò che ci occorre.
 

A Dio sia la gloria!


martedì 24 luglio 2012

Il nostro anniversario..

Dopo il giorno del mio battesimo avvenuto all'età di quindici anni, il giorno più bello della mia vita è stato quando mi sono unita in matrimonio davanti a Dio e davanti agli uomini al mio amato Vincent il 24 Luglio del 1976.

Con la sua scomparsa, il dolore è entrato nel mio cuore..ma assieme al dolore la gioia di Dio è sempre stata presente nella mia vita.

Perché non ho mai smesso, neppure per un attimo di abbeverarmi alla fonte del mio giardino. 

“Tu sei una fontana di giardino, una sorgente d'acqua viva, un ruscello che scende giù dal Libano.” (Cantico dei Cantici 4:15 )

Grazie per ogni cosa Padre!

mercoledì 18 luglio 2012

Che tipo di collante sei?

"Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa dell'inimicizia” (Efesi 2:14)



Il collante è una sostanza che incolla facendo aderire perfettamente due o più parti.

Se un oggetto si rompe...si spezza...per ricomporlo dobbiamo usare un buon collante, ma dobbiamo stare attenti ad incollare gli oggetti nel modo giusto, perché una volta incollati è molto difficile staccarli e se insistiamo nel farlo, rischiamo di rompere quello che stavamo cercando di ricostruire.

Il risultato buono, o scadente del mio lavoro, dipende dalla cura con cui raccolgo gli oggetti rotti...sparsi qua e la cercando di non perdere neppure un minuscolo pezzetto...altrimenti il mio lavoro non avrà il risulto sperato.

Nel bene o nel male ognuno di noi può essere un collante.

Se il mio collante spiritualmente parlando è di pessima qualità: il mio passatempo preferito sarà quello di fare maldicenza, distorcendo la verità, offuscando e rovinando ( a volte in modo irreparabile) la reputazione degli altri, distruggendo quella pace e quella serenità che con l’aiuto di Dio era stata faticosamente costruita nel tempo.

“ la bocca dello stolto è la sua rovina, e le sue labbra sono un laccio per l’anima. Le parole del maldicente sono come ghiottonerie e penetrano fino all’intimo delle viscere.” (Proverbi 18:7-8)

Se invece il mio collante è buono: cercherò di essere costruttiva, dolce e comprensiva, cercando di esaltare Non me stessa Ma gli altri, impegnandomi con costanza a costruire rapporti di pace in un legame d’amore in Cristo.

Concludendo vorrei lasciare sul nostro cuore una domanda.

Che tipo di collante sei?

Sei un collante che cerca il bene degli altri, creando un legame d’amore nell’ nell'unità dello Spirito, oppure: oppure sei un collante scadente, che non regge...non ha consistenza e al primo movimento brusco...si screpola, candendo in mille pezzi...senza più alcuna possibilità di ricostruire?

La riposta può essere soltanto individuale, partendo da me.

Donaci saggezza Padre, per capire ogni cosa secondo la Tua volontà!

domenica 15 luglio 2012

Una vera freschezza


“Erano acque che bisognava attraversare a nuoto, un torrente che non  si poteva guadare.” (Ezechiele  47 :5 )



Che spettacolo meraviglioso davanti ai nostri occhi.. un torrente di acqua fresca..pulita.. che si può attraversare soltanto a nuoto, lasciandoci trasportare dalle onde dell’amore di Dio per noi.

Il desiderio di Dio è quello di portarci  nelle acque profonde  delle  Sue benedizioni, ma per poterlo fare, dobbiamo lasciare  da parte la nostra razionalità..il nostro ragionamento.. le nostre difese..fidandoci di Lui senza alcuna riserva.

Se continuiamo a dibatterci lottando con le nostre forze cercando di fare a modo nostro, il Signore non potrà donarci la ricchezza spirituale di cui abbiamo bisogno..e le zone aride della nostra vita.. rimarranno tali per sempre!

Ma dobbiamo stare attenti a non confondere le acque salate del mare, con l’acqua dolce della fonte, non di rado purtroppo, confondiamo l’acqua pura cristallina che proviene dal torrente di Dio, con le  acque salate del mare che provengono dal mondo e dalla sua concupiscenza.

In base al nostro rapporto con il Signore, che renderà palesi i frutti dello Spirito Santo nella nostra vita, l’acqua pura del Suo torrente diventerà un fiume abbondate nella nostra vita che appaga e disseta..noi egli altri.

Mentre l’acqua del mare, da una freschezza immediata..ma non disseta, al contrario fa aumentare la sete sino  a bruciare completamente la nostra vita, contaminandola con il peccato.

Infatti:“..quando saranno entrate nel mare, le acque del  mare saranno rese sane..e tutto vivrà  dovunque arriverà il torrente” (Ezechiele 47: 8 -9)

Che il Signore ci faccia comprendere l’importanza di abbeverarci al torrente dell’unica  Fonte vera, della parola di Dio..una fonte inesauribile di cose meravigliose..che ci portano sempre più vicini a Dio.

 ”…se qualcuno ha sete venga a me e beva. Chi crede in me, come fa detto  la Scrittura, fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno.” (Giovanni 7: 37-38)

A Dio sia la gloria!