lunedì 23 gennaio 2017

La depressione, con l'aiuto di Dio!


Tra le tante definizioni che sono state date,credo che la depressione si possa descrivere come un disadattamento alla vita sociale, una difficoltà ad interagire con gli altri, facendo sentire chi ne è affetto fuori posto, in ogni occasione.

Agli occhi della persona depressa, tutto appare irrisolvibile, insormontabile, cupo e tetro, anche la percezione del tempo viene modificata: le ore e le giornate sembrano non passare mai, tutto è fermo, statico, senza possibilità di cambiamento.

A volte, per non far trapelare, le proprie insicurezze, fragilità e debolezze, si tende ad innalzare delle barriere, isolandosi da tutto e da tutti, sino a diventare dei veri e propri eremiti.

In alcuni casi, la persona depressa, sembra essere refrattaria ed insensibile ad ogni sentimento ed emozione e questo la fa sentire in colpa.

Altre volte sembra essere ipersensibile e facile al pianto.

Alcuni soffrono di depressione senza saperlo,altri lo sanno ma cercano disperatamente di nasconderlo, come se fosse una gravissima colpa di cui vergognarsi; per questo motivo mettono delle maschere, che comunque non bastano per nascondere quel disagio e quella difficoltà di vivere.

Per quanto mi riguarda, in più occasioni ho ringraziato Dio per la mia depressione perché questa sofferenza mi ha sempre avvicinata di più a LUI.

E’sempre dopo un temporale che si apprezzano maggiormente i colori intesi dell’arcobaleno ed è dopo una tempesta, che si apprezza di più la bellezza di un mare calmo, di un cielo limpido, terso e trasparente.

Che lo vogliamo o no, direttamente o indirettamente la depressione è un qualcosa che tocca tutti da vicino, per questo motivo dobbiamo cercare di affrontarla nel modo migliore,avvicinando con amore e comprensione le persone che ne soffrono.

Personalmente credo che la cura migliore per chi soffre di depressione sia l’accoglienza vera, che viene dal cuore da parte delle persone che circondano la persona depressa.

Una finta accoglienza, un finto amore, una finta amicizia non farebbero che peggiorare lo stato depressivo, perché andrebbero a confermare i sentimenti negativi della persona in questione.

Se pensiamo di non essere in grado di sopportare e comprendere questo tipo di problema, è meglio evitare di illudere, promettendo un aiuto che di fatto sappiamo benissimo che non ci sarà.

Come credenti abbiamo comunque una grande responsabilità davanti a Dio: possiamo e dobbiamo costruire, edificare, avvicinando le persone a Cristo.

Ma se Non lo facciamo con l’amore che viene da Lui, possiamo demolire allontanando a volte, irrimediabilmente con il nostro comportamento le persone da Cristo.

Le cause che possono innescare quel sottile meccanismo di sofferenza che si chiama depressione possono essere tante: una di queste (come nel caso di Davide) potrebbe essere la delusione di un amico.

Nel (Salmo 55:12:13-14) Davide esprime molto bene questo stato d’animo, dicendo:

“Se mi avesse offeso un nemico, l’avrei sopportato;se un avversario avesse cercato di sopraffarmi , mi sarei nascosto da lui;ma sei stato tu, l’uomo che io stimavo come mio pari,il mio compagno e mio intimo amico. Ci incontravamo con piacere;insieme,tra la folla, andavamo alla casa di Dio.”

Colui che Davide riteneva essere un amico, un compagno, con il quale si incontrava ed andava insieme alla casa di Dio, per pregare ed innalzare inni di lode a Dio, lo ha tradito brutalmente, voltandogli le spalle.

Ma Davide non si lascia sopraffare, non si lascia vincere dal dolore, dalla tristezza, dalla depressione!

Al contrario, ripone ogni suo timore nelle mani sicure di Dio e con estrema fiducia dice:

“Quando avrò paura,confiderò in te. Con l'aiuto di DIO celebrerò la sua parola;ho posto la mia fiducia in DIO, non temerò.Che cosa mi può fare l'uomo?” (Salmo 56:3-4)

Anche un desiderio inappagato,come nel caso di Anna, può essere motivo di profonda depressione, il suo desiderio più grande era quello di poter stringere tra le sue braccia un bambino, il suo bambino, ma Anna era sterile e questo era per lei, motivo di grande dolore.


Con fede rivolge a Dio una preghiera:

“Ella aveva l'anima piena di amarezza, e pregò 'Eterno piangendo dirottamente. E fece un voto, dicendo: 'O Eterno degli eserciti! se hai riguardo all'afflizione della tua serva, e ti ricordi di me, e non dimentichi la tua serva, e dai alla tua serva un figliuolo maschio, io lo consacrerò all'Eterno per tutti i giorni della sua vita, e il rasoio non passerà sulla sua testa'." (1 Samuele 1:10-11)

Dopo avere pregato, con la certezza nel cuore che il Signore si sarebbe preso cura di lei, Anna ritrova la serenità:

“Così la donna se ne andò per la sua via, mangiò, e il suo sembiante non fu più quello di prima.” ( 1 Samuele:1: 18)

Il Signore vede, il suo profondo dolore,ed esaudisce il desiderio del suo cuore, e: ”Nel corso dell'anno, Anna concepì e partorì un figliuolo, al quale pose nome Samuele, 'perché', disse, 'l'ho chiesto all'Eterno'."(1 Samuele 1:20 )

Anche Asaf si imbatte nella stessa sofferenza della depressione, dovuta allo scoraggiamento, la disperazione e lo scoraggiamento in cui è caduto è talmente intenso che nessuno riesce consolarlo;la tristezza e il dolore sono così forti che non gli permettono neppure di parlare.

Nel (Salmo 77:2-4) dice:”L'anima mia ha rifiutato di essere consolata..sono così turbato che non posso parlare.”

Ma Asaf amava Dio più di ogni altra cosa, ed in quella sua cupa disperazione, il suo pensiero va a Dio e si ricorda di tutte le cose meravigliose che in passato aveva fatto per lui.

E questo ricordo è sufficiente, per rivolgere a Dio una meravigliosa preghiera:

"Ricorderò le opere dell'Eterno, sì, ricorderò le tue meraviglie dei tempi passati, mediterò su tutte le tue opere e considererò le tue gesta. O DIO, la tua via è santa; quale Dio è grande come DIO? Tu sei il Dio che compie meraviglie; tu hai fatto conoscere la tua forza fra i popoli.” (Salmo 77:11 a 14)

La depressione può essere trattata in due modi diversi:

1) da un punto di vista medico - sociale; trattando le persone in modo freddo, distaccato, come fanno i professionisti del settore, che tentano di risolvere il problema con l’ascolto e gli psicofarmaci.

2) da un punto di vista cristiano - spirituale; partecipando e soffrendo con coloro che soffrono ed offendo un aiuto ed un sostegno spirituale che si prolungano nel tempo.

Come cristiani dobbiamo ricordare che: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.” (Matteo 9:12)

Sono i malati che hanno bisogno di Cristo, per risolvere il male della loro anima!

Una volta usciti dal tunnel buio della depressione, c’è un altro aspetto da non trascurare: l’effetto che la luce abbagliante della libertà di comunicazione, alla quale non eravamo abituati può avere su di noi.

Mi spiego meglio: quando, con l’aiuto di Dio, si vengono a spezzare alcune catene e si esce dall'isolamento della depressione, si inizia giustamente a rapportarsi con gli altri.

La persona che è rimasta isolata a lungo, in balia dei propri pensieri negativi, ha bisogno di imparare nuovamente a rapportarsi con il prossimo, ma essendo appena uscita da una depressione è estremamente fragile e dimentica che i rapporti umani la espongono all'amarezza delle delusioni.

Come agire in tali circostanze?

E’ assolutamente necessario chiedere a Dio intelligenza, prudenza e saggezza, nel gestire la nostra nuova libertà.

Una domanda che spesso ci poniamo è la seguente: “Si può uscire dal Tunnel della depressione?”

Io dico sì, con l’aiuto di Dio si può!

E anche se, a volte dovesse ricomparire nella nostra vita, potremo dire:

“Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia, e non avrò paura di nulla; poiché il SIGNORE, il SIGNORE è lamia forza e il mio cantico; egli è stato la mia salvezza". (Isaia 12:2)

Sapendo che la vera libertà è nel Signore: ”Or il Signore è lo Spirito, e dov'è lo Spirito del Signore, vi è libertà. (2 Corinzi 3:17)

Non dimenticando mai, che la Sua grazia ci basta!

“Ma egli mi ha detto: la mia grazia ti basta, perché la mia potenza è portata a compimento nella debolezza». Perciò molto volentieri mi glorierò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me.” (2 Corinzi 12:9)

Gloria al nostro Dio!

mercoledì 18 gennaio 2017

Vegliate!

"Vegliate; il diavolo va attorno cercando chi possa divorare." (1 Pietro 5:8 ) 


Vegliare significa stare svegli proprio nelle ore in cui si dovrebbe dormire, perché è proprio nei momenti in cui siamo rilassati e tranquilli che il nemico agisce.

Se noi siamo vigili e attenti cercando di individuare ogni mossa del nemico, lui starà lontano da noi, potrà girare attorno a noi...ma non potrà divorarci!

In (Giacomo 4:7) è scritto:” Sottomettetevi dunque a Dio, resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi.”


Miei cari.

molto spesso (senza che ce ne rendiamo conto)  è proprio attraverso le “piccole cose” che noi sottovalutiamo e riteniamo innocue ( ma non lo sono) che satana agisce, per questo dobbiamo stare molto attenti!

“ ..mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò. Quando l'erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie
.” (Matteo 13:25-26)

Su questo argomento, c’è un libro su cui vorrei portare la vostra attenzione, scritto da mio marito Vincent Eze Ahanonu ( ora col Signore) che si intitola: 

“ l’avversario e la vittoria cristiana”

A Dio l’onore e la gloria!

martedì 17 gennaio 2017

La predicazione della croce è la potenza di Dio.

"La predicazione della croce è la potenza di Dio. " (1 Corinzi 1: 18 )





L’annuncio della salvezza attraverso la fede è incomprensibile, assurdo per coloro che non accettano il sacrificio di Cristo sulla croce.

Ma per coloro che hanno accettato il sacrificio di Cristo, la croce è la gloriosa potenza di Dio!

Paolo dice: “Non ha forse Dio reso pazza la sapienza di questo mondo? Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione.” (1 Corinzi 1: 20-21)

Anch'io (per grazia di Dio) accettando Gesù come mio personale Salvatore, ho potuto sperimentare giorno dopo giorno, la potenza di Dio nella mia vita!


Caro amico/amica,

se ancora non hai fatto questa bellissima esperienza con Gesù prega, e chiedi ora a Dio, di entrare nel tuo cuore, ed Egli certamente lo farà!

«Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me” (Apocalisse 3:20)

Dio ti benedica!

venerdì 13 gennaio 2017

Meraviglioso!

"La tua fede ti ha salvata, va’ in pace, disse Gesù." (Luca 7:50) 




In questa parabola, un fariseo di nome Simone, invita Gesù a mangiare con lui, Gesù entra in casa del fariseo e si mette a tavola con lui.

Ma mentre tutti sono a tavola, una donna, che abitava in quella città; una peccatrice, saputo che Gesù si trovava nella casa del fariseo, entra, non si pone troppe domande, non chiede neppure il permesso di entrare, il desiderio di vedere Gesù... di conoscerlo... di stragli vicino è troppo forte.

“Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumato; e, stando ai piedi di lui, di dietro, piangendo, cominciò a rigargli di lacrime i piedi; e li asciugava con i suoi capelli; e gli baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con l'olio.” (Luca 7:37-38)

Che meraviglia!

Questo semplice atto d’amore, di fede, nell’unico vero Dio, ha salvato la sua vita!


A Dio sia la gloria e l’onore!

giovedì 12 gennaio 2017

Un rinnovamento continuo...

"Gesù disse: Così facendo, avete annullato la Parola di Dio in nome della vostra tradizione." (Matteo 15:6 )


Quante cose facciamo per abitudine, per tradizione tramandata di generazione in generazione, e quando qualcuno ci fa notare che forse, ciò che stiamo facendo è sbagliato, noi affermiamo quasi con fierezza:

” abbiamo sempre fatto così, ci è stato insegnato così, e noi andiamo avanti in questo modo”.

Senza prendere minimamente in considerazione che quelle tradizioni, quelle cose insegnate nel corso degli anni, possono essere giuste, ma anche sbagliate.

In (Colossesi 2:8) è scritto: “Guardate che nessuno vi faccia sua preda con la filosofia e con vano inganno, secondo la tradizione degli uomini, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo”

Miei cari, la parola di Dio non è un qualcosa che si accetta per abitudine, ripetendo o facendo cose che ci hanno trasmesso di generazione in generazione: al contrario, la parola di Dio è vita che si diffonde e si rinnova di giorno in giorno.

“Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno”. (Giovanni 7:38)

A Dio sia la gloria!

mercoledì 11 gennaio 2017

La Prova: Una Benedizione!



Mettendo ordine nel mio pc ho ritrovato questa bellissima testimonianza del mio caro e amato fratello Stefano, che aveva scritto pochi mesi prima, di andare col Signore.
Grazie Signore, per il suo esempio e la sua presenza nella mia vita!

Testi:

Giacomo 1:2-4 “ Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia pienamente l'opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.”


1 Pietro 1:3-7 “Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti,per una eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo per voi,che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi. Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove,affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell'oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.”


Tante volte ho letto questi passi , e li avevo usati anche in tante predicazioni, senza però comprenderne il significato profondo e tanto meno aver sperimentato nella sua pienezza la potenza trasformatrice, che la prova produce nella vita del credente.


Soltanto in questo ultimo periodo , attraverso la prova della malattia , che Dio ha permesso nella mia vita ho potuto comprendere e sperimentare nella mia vita in modo profondo; l’insegnamento dell’apostolo Giacomo e dell’apostolo Pietro.

La prova vissuta in totale dipendenza e fiducia in Dio è veramente un motivo di grande gioia e di grande benedizione, perché nelle mani di Dio diventa strumento per renderci perfetti e di nulla mancanti.


Lo scopo di Dio attraverso la Salvezza è quello di trasformarci giorno dopo giorno alla sua meravigliosa immagine. Uno degli strumenti che egli usa per questo fine, sono le svariate prove che egli prepara sul nostro cammino.

Giobbe, ci dice la parola di Dio che era un uomo “integro e retto; temeva Dio e fuggiva il male” eppure nonostante ciò gli mancava ancora una conoscenza piena di Dio e della sua Grandezza. 

Per giungere a questa conoscenza era necessario per Giobbe attraversare la via della prova ; nella quale Dio gli si rivelò in tutto il suo splendore, in tutta la sua maestà e in tutta la sua grandezza.


Davanti a tale rivelazione Giobbe non può far altro che umiliarsi davanti alla magnificenza di Dio e riconoscere che alla fine della prova i suoi occhi spirituali si sono aperti per vedere Dio come realmente è.

Anch’io come Giobbe: in questo momento che sto attraversando la via della prova, posso testimoniare che nella mia vita essa è stata ed è un strumento di cui Dio si è servito e si sta servendo per aprire i miei occhi spirituali, al fine di conoscere meglio lui e non solo, ma anche per potare parti del mio carattere, della mia personalità che ancora non mi permettevano di vivere nella sua pienezza certi aspetti della vita cristiana.


Che grande benedizione!!!!!!!
Cari nel Signore, vorrei lasciare sul vostro cuore alcune domande di riflessione: Avete mai vissuto o state vivendo momenti di Prova ?

Come li avete affrontati?

Li avete considerati motivo di grande gioia e di benedizione oppure come una sconfitta, una delusione, una sofferenza fine a se stessa?

Se vi ritrovate in questa ultima parte della domanda, allora permettetemi di incoraggiarvi ad andare ai piedi del Signore, per chiedergli che mediante lo Spirito Santo vi aiuti ad aprire i vostri occhi spirituali, per considerare la prova in cui forse vi trovate non come una nemica, ma come una opportunità di essere trasformati sempre di più all'immagine del vostro amato Signore e Salvatore.

Dio vi benedica!

Stefano Lerici

sabato 7 gennaio 2017

Una meravigliosa trasformazione!

“In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio”.Giovanni 3:3




La nova nascita è un cambiamento, una trasformazione,della nostra vita.

In pratica, dal momento che abbiamo accettato Gesù nel nostro cuore come nostro personale Salvatore, la nostra vita dove subire lo stesso cambiamento la stessa metamorfosi di una farfalla:da bruco deve diventare farfalla.


Prima di diventare farfalla il bruco è soltanto un' essere strisciante,per niente bello da vedere,ma dopo questo processo di trasformazione,questa metamorfosi diventa una bellissima farfalla, pronta per spiccare il volo con le sue ali leggere e colorate.

Per diventare farfalla non esiste un'altra possibilità, il bruco deve subire una lenta e continua trasformazione...sino a morire completamente: quando il bruco scompare,ecco che al suo posto appare una splendida farfalla colorata!

In un certo senso dovrebbe essere così anche per noi, come figli di Dio:la nostra vecchia natura,deve lentamente morire per fare spazio alla nuova creatura, facendo prevalere nella nostra vita i frutti dello Spirito.

giovedì 5 gennaio 2017

Una veste preziosa!

"L'Eterno mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto nel mantello della giustizia." ( Isaia 61:10 )



Il vestito che avevamo prima di conoscere Cristo era un vestito logoro e sporco, che metteva in evidenza soltanto la nostra ambiguità, la nostra incoerenza…il nostro peccato. 

Ma attraverso il Sangue di Gesù, Dio ci ha rivestiti con delle vesti nuove…vesti preziose, che sono state pagate ad un prezzo altissimo!

Quelle vesti sono la salvezza eterna, ricevuta non opere ma per grazia.

Che meraviglia! 


Provate per una attimo a pensare; noi siamo stati salvati, avvolti e protetti nel mantello risplendente di giustizia del nostro Dio, non una giustizia umana, limitata e imparziale…ma una giustizia divina perfetta e giusta!

Parlando di giustizia, mi vengono in mente le bellissime parole del cantico di Mosè:

”...io proclamo il nome dell'Eterno. Magnificate il nostro DIO! Egli è la Roccia, l'opera sua è perfetta, poiché tutte le sue vie sono giustizia. È un Dio di fedeltà e senza ingiustizia; egli è giusto e retto.” (Deuteronomio 32:3-4)

Anche noi proclamiamo e magnifichiamo il Tuo nome Signore, perché Tu Sei la nostra Roccia, l’opera Tua è perfetta e tutte le Tue vie sono giustizia e verità!

A TE la gloria Signore!


mercoledì 4 gennaio 2017

Un progetto sicuro

"L'Eterno ti dia quel che il tuo cuore desidera, faccia riuscire ogni tuo progetto."(Salmo 20:4) 




Questo versetto, a volte può essere frainteso, per questo è importante capire prima di tutto, cosa c’è nel nostro cuore.

Nel cuore di Davide c’era una fede vera e una lode continua, per il suo Dio, ed era pienamente sicuro che Dio lo avrebbe sostenuto nella sua battaglia.

Sempre nel (Salmo 20:6 a 8) vediamo che Davide continua la sua preghiera di lode e di fiducia  verso il suo Signore, dicendo:

“So già che il SIGNORE ha salvato il suo unto e gli risponderà dal suo santo cielo, con le prodezze della sua destra. Gli uni confidano nei carri, gli altri nei cavalli; ma noi invocheremo il nome del SIGNORE, del nostro Dio. Quelli si piegano e cadono; ma noi restiamo in piedi e siamo saldi.”

Il cuore di Davide era un cuore disposto verso il suo Signore e affrontava la sua battaglia con LUI al suo fianco, nella piena certezza che lo avrebbe sostenuto.

Che il Signore ci aiuti ad avere un cuore sempre disposto, a fare ciò che Lui desidera, con il solo obiettivo di dare gloria al Suo nome; allora, sicuramente ogni nostro progetto riuscirà!


A Dio sia la gloria!

martedì 3 gennaio 2017

Parole preziose!

"Riponi le Parole di Dio nel tuo cuore." (Giobbe 22:22)   
             

A volte anziché riporre con cura le parole di Dio nel nostro cuore, come un gioiello puro, prezioso, le trascuriamo, le abbandoniamo, facendo spazio a pensieri e cose negative, che nel tempo possono portarci lontano da Dio.

Anche il figlio prodigo occupò il suo cuore con pensieri e cose negative, e ne pagò le amare conseguenze.

In (Luca 15:16) vediamo che: “egli desiderava riempire il ventre con le carrube che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava.”

E’ a quel punto tragico della sua vita, che i suoi occhi si aprirono e ripensa alle parole preziose di suo Padre.

Allora tornò sui suoi passi chiedendo perdono, e il Padre, con infinito amore, lo perdonò. (Luca 15:20 a 24)

"Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". Ma il padre disse ai suoi servi: "Presto, portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato" (Luca 15:20 a 24)

Se anche tu ti sei  allontanato da Dio dimenticando di custodire con cura le Sue parole nel tuo cuore... ritorna sui tuoi  passi...torna tra le braccia del Padre... e con certezza Lui ti accoglierà!



A Dio sia la gloria.

lunedì 2 gennaio 2017

La nostra lettera



La lettera di cui parla Paolo, non è un lettera sigillata, chiusa... indirizzata soltanto a qualcuno in particolare; al contrario è una lettera aperta, ben visibile, dove tutti possono leggere e vedere il contenuto di ogni frase, constatandone la loro sostanza.


Come figli di Dio, noi siamo, dobbiamo essere, una lettera di Cristo che parla e racconta agli altri ogni giorno, di quale amore profondo siamo stati amati.

Questa lettera, ci parla di una testimonianza vissuta, ed è completa colma di significato...ogni riga ci parla del Suo amore… della Sua pace, della Sua mansuetudine, della Sua gioia, della Sua Santità, purezza e verità, Non ci sono parole con un doppio senso...ma sono parole chiare, limpide... scritte con il sangue di Gesù nel nostro cuore.

La nostra vita cristiana, se siamo realmente dei figli di Dio, deve corrispondere alla parola di Dio, facendo risaltare nella nostra vita il vero significato di ogni Sua parola!

Se questo non accade, dobbiamo porci delle serie domande; siamo realmente dei figli di Dio nati di nuovo; oppure, ci siamo soltanto illusi di esserlo?


Che il Signore ci aiuti ad esaminare attentamente ogni aspetto della nostra vita, solo cosi potremo essere una lettera di Cristo, bel visibile a tutti!

“Investigami, o Dio, e conosci il mio cuore; provami e conosci i miei pensieri; e vedi se vi è in me alcuna via iniqua, e guidami per la via eterna.” 

(Salmo 139:23-24)



A Dio la gloria!

domenica 1 gennaio 2017

Come un fiore appassito..

“L'erba si secca, il fiore appassisce quando lo Spirito dell'Eterno vi soffia sopra; certo il popolo non è altro che erba. L'erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro DIO rimane in eterno”. (Isaia 40:7-8)



Ultimante rifletto spesso sulla profondità di questi versetti e sull'urgenza di rivedere seriamente la nostra vita davanti a Dio!

Tutti cercano di non pensare alla precarietà della vita, dimenticando che siamo come un sottilissimo filo d’erba, o un bellissimo fiore che appare per un momento e poi…appena il vento ci passa sopra appassisce… si secca…e muore!

Tutto finisce prima o poi, MA la parola del nostro DIO rimane in eterno. Lode a Dio!

Non possiamo continuare a sfuggire alla realtà delle cose, non possiamo continuare a fare finta di niente, che lo vogliamo o no, un giorno tutti dovremo comparire davanti a Dio.

E allora non ci sarà più il tempo per decidere, non ci saranno scappatoie con scuse e pretesti, per non pensare.

No, allora sarà troppo tardi!

Caro amico/amica,

in un certo senso, la vita è un po’ come una viaggio… al momento della nascita, arriviamo da soli…poi, durante il corso della vita…persone meravigliose ci affiancano e ci riscaldano il cuore, accompagnandoci per un breve tratto di strada… poi se ne vanno… ma il nostro viaggio prosegue, sino al giorno in cui saremo nuovamente SOLI, davanti al cospetto di Dio.

E’ una realtà, alla quale nessuno può sfuggire, nessuno!

Ma oggi, hai ancora il tempo per riflettere e decidere…fallo oggi non domani, e credimi non te ne pentirai, mai!

“Egli determina di nuovo un giorno: "Oggi", dicendo dopo tanto tempo, come è stato detto prima per mezzo di Davide: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori”. In Ebrei 4:7

A Dio sia la gloria!