martedì 24 luglio 2012

Il nostro anniversario..

Dopo il giorno del mio battesimo avvenuto all'età di quindici anni, il giorno più bello della mia vita è stato quando mi sono unita in matrimonio davanti a Dio e davanti agli uomini al mio amato Vincent il 24 Luglio del 1976.

Con la sua scomparsa, il dolore è entrato nel mio cuore..ma assieme al dolore la gioia di Dio è sempre stata presente nella mia vita.

Perché non ho mai smesso, neppure per un attimo di abbeverarmi alla fonte del mio giardino. 

“Tu sei una fontana di giardino, una sorgente d'acqua viva, un ruscello che scende giù dal Libano.” (Cantico dei Cantici 4:15 )

Grazie per ogni cosa Padre!

mercoledì 18 luglio 2012

Che tipo di collante sei?

"Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa dell'inimicizia” (Efesi 2:14)



Il collante è una sostanza che incolla facendo aderire perfettamente due o più parti.

Se un oggetto si rompe...si spezza...per ricomporlo dobbiamo usare un buon collante, ma dobbiamo stare attenti ad incollare gli oggetti nel modo giusto, perché una volta incollati è molto difficile staccarli e se insistiamo nel farlo, rischiamo di rompere quello che stavamo cercando di ricostruire.

Il risultato buono, o scadente del mio lavoro, dipende dalla cura con cui raccolgo gli oggetti rotti...sparsi qua e la cercando di non perdere neppure un minuscolo pezzetto...altrimenti il mio lavoro non avrà il risulto sperato.

Nel bene o nel male ognuno di noi può essere un collante.

Se il mio collante spiritualmente parlando è di pessima qualità: il mio passatempo preferito sarà quello di fare maldicenza, distorcendo la verità, offuscando e rovinando ( a volte in modo irreparabile) la reputazione degli altri, distruggendo quella pace e quella serenità che con l’aiuto di Dio era stata faticosamente costruita nel tempo.

“ la bocca dello stolto è la sua rovina, e le sue labbra sono un laccio per l’anima. Le parole del maldicente sono come ghiottonerie e penetrano fino all’intimo delle viscere.” (Proverbi 18:7-8)

Se invece il mio collante è buono: cercherò di essere costruttiva, dolce e comprensiva, cercando di esaltare Non me stessa Ma gli altri, impegnandomi con costanza a costruire rapporti di pace in un legame d’amore in Cristo.

Concludendo vorrei lasciare sul nostro cuore una domanda.

Che tipo di collante sei?

Sei un collante che cerca il bene degli altri, creando un legame d’amore nell’ nell'unità dello Spirito, oppure: oppure sei un collante scadente, che non regge...non ha consistenza e al primo movimento brusco...si screpola, candendo in mille pezzi...senza più alcuna possibilità di ricostruire?

La riposta può essere soltanto individuale, partendo da me.

Donaci saggezza Padre, per capire ogni cosa secondo la Tua volontà!

domenica 15 luglio 2012

Una vera freschezza


“Erano acque che bisognava attraversare a nuoto, un torrente che non  si poteva guadare.” (Ezechiele  47 :5 )



Che spettacolo meraviglioso davanti ai nostri occhi.. un torrente di acqua fresca..pulita.. che si può attraversare soltanto a nuoto, lasciandoci trasportare dalle onde dell’amore di Dio per noi.

Il desiderio di Dio è quello di portarci  nelle acque profonde  delle  Sue benedizioni, ma per poterlo fare, dobbiamo lasciare  da parte la nostra razionalità..il nostro ragionamento.. le nostre difese..fidandoci di Lui senza alcuna riserva.

Se continuiamo a dibatterci lottando con le nostre forze cercando di fare a modo nostro, il Signore non potrà donarci la ricchezza spirituale di cui abbiamo bisogno..e le zone aride della nostra vita.. rimarranno tali per sempre!

Ma dobbiamo stare attenti a non confondere le acque salate del mare, con l’acqua dolce della fonte, non di rado purtroppo, confondiamo l’acqua pura cristallina che proviene dal torrente di Dio, con le  acque salate del mare che provengono dal mondo e dalla sua concupiscenza.

In base al nostro rapporto con il Signore, che renderà palesi i frutti dello Spirito Santo nella nostra vita, l’acqua pura del Suo torrente diventerà un fiume abbondate nella nostra vita che appaga e disseta..noi egli altri.

Mentre l’acqua del mare, da una freschezza immediata..ma non disseta, al contrario fa aumentare la sete sino  a bruciare completamente la nostra vita, contaminandola con il peccato.

Infatti:“..quando saranno entrate nel mare, le acque del  mare saranno rese sane..e tutto vivrà  dovunque arriverà il torrente” (Ezechiele 47: 8 -9)

Che il Signore ci faccia comprendere l’importanza di abbeverarci al torrente dell’unica  Fonte vera, della parola di Dio..una fonte inesauribile di cose meravigliose..che ci portano sempre più vicini a Dio.

 ”…se qualcuno ha sete venga a me e beva. Chi crede in me, come fa detto  la Scrittura, fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno.” (Giovanni 7: 37-38)

A Dio sia la gloria! 

                                              

Un dolore nel cuore..

“Quando stendete le mani, distolgo gli occhi da voi; anche quando
moltiplicate le preghiere, io non ascolto..”Isaia 1:15


Che senso ha mostrare come un trofeo la nostra bella bibbia, vantandoci del fatto che siamo figli Suoi, se poi viviamo indipendenti dalla Sua volontà ?

Che senso ha, lodare e ringraziare se poi viviamo secondo le nostre voluttà i nostri piaceri?

Spesso..troppo spesso, dimentichino che  Dio vuole da noi Santità e purezza, di sentimenti e azioni..

Signore..riconosciamo di aver smarrito la strada.. aiutaci ti prego..a ritornare a Te..Sui sentieri antichi.. su quei sentieri che un giorno hai percorso Tu..

venerdì 6 luglio 2012

Conseguenze di una disubbidienza

" Ma i figli d'Israele commisero un 'infedeltà circa l'iterdetto..e l'ira del Signore si accese contro i figi di Israele .” (Giosuè 7: 1)




Secondo la legge Levitica, l’interdetto era una persona o una cosa che veniva solennemente e in modo esclusivo consacrata a Dio, per questo motivo non poteva in alcun modo essere distolta da quell'uso. (Levitico 27:28)

Trasgredire questo comandamento voleva dire subire la stessa sorte, diventando a loro volta interdetti, condannati a morte.

“e voi guardatevi bene da ciò che è votato all’interdetto, affinché non siate voi stessi votati allo sterminio, prendendo qualcosa d’interdetto, e non rendiate maledetto l’accampamento d’Israele, gettandovi lo scompiglio.” (Giosue 6:18 )

Il Signore aveva dato a Giosuè un’ ordine ben preso:“ tutto l’argento, l’oro e gli oggetti di bronzo e di ferro saranno consacrati al Signore; entreranno nel tesoro del Signore”.( Giosuè 6: 16 - 19)

Ma Acam, disubbidendo e sottovalutando l’ordine di Dio, anziché distruggere ogni cosa, tenne alcune cose per se. ” ho desiderato quelle cose e le ho prese:ecco sono nascoste in terra in mezzo alla mia tenda; e l’argento è sotto” (Giosue 7:21)

In seguito, quando Acan ammette il suo peccato è ormai troppo tardi, perché l’ira di Dio si era accesa contro di lui, e a causa del suo peccato anche la sua famiglia ne pagò le conseguenze.( Giosuè 7:24 a 26 )

Il peccato non confessato, oltre a danneggiare noi stessi, perché interrompiamo il nostro rapporto con il Signore privandoci così delle sue benedizioni, può danneggiare anche le persone intorno a noi, la nostra famiglia , la nostra Chiesa ecc.

Se permettiamo alla radice velenosa del peccato di insinuarsi nella nostra vita, prima o poi, arriverà ad insinuarsi nelle nostre Chiese, e così, ciò che inizialmente poteva sembrare una piccola disubbidienza.. un piccolo disturbo, in breve tempo diventerà un male incurabile.. contagioso, che si estenderà pericolosamente verso tutti.

Per questo motivo dobbiamo stare molto attenti, cercando di estirpare il male ai primi sintomi, riconoscendo e confessando a Dio il nostro peccato, dissociandoci in modo netto da ciò che Dio non approva.

Ma non tutti possono riconoscere i sintomi di questa malattia, per poterli riconoscere ed evitare, c’è infatti un’unica condizione, un’ unico antidoto: la nostra vita deve essere Santificata e Consacrata a Dio.

Solo in questo modo, potremmo essere vigili usando il giusto discernimento Spirituale, riconoscendo subito i sintomi del male appena compare.

Se viviamo una vita carnale, superficiale, che non rispecchia la persona di Cristo, non potremo in nessun modo, riconoscere i sintomi della malattia, perché convivendo con il peccato siamo stati contaminati.

“ per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati , e parecchi muoiono.“ (1 Corinzi 11:30

Chiamarsi cristiani, frequentando riunioni e convegni vari non è una garanzia, infatti:“ non chiunque mi dice: Signore Signore, entrerà nel regno dei cieli ma chi fa la volontà del padre mio, che è nei cieli” (Matteo 7: 21 )

Miei cari,
forse state pensando..“ ma adesso le cose sono cambiate.. ora non siamo più sotto la legge” certamente, ora è il tempo della Grazia ma “ Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in interno..“( Ebrei 13:8 )

L’amore di Dio va sempre di pari passo con la Sua disciplina e oggi come ieri il peccato non confessato “ piccolo o grande che sia” ci separa inesorabilmente da Cristo, “ poiché io il Signore non cambio” (Malacchia 3:6)

Desidero concludere questa breve riflessione con un versetto che rimarca ulteriormente, la potenza e l’immutabilità di Dio, un Dio meravigliosamente grande!

“ non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io non sono venuto per abolire, ma per portare a compimento”(Matteo 5:17)

Lode a Dio!

giovedì 5 luglio 2012

L'unico modo che ho..

“Ma la sapienza che viene dall'alto prima di tutto è pura, poi pacifica, mite, docile, piena di misericordia e di frutti buoni, senza parzialità e senza ipocrisia.” Giacomo 3:17
































Se sono ripieno/ripiena della sapienza che viene dall’alto inevitabilmente, il mio cuore e la mia mente saranno puri.. senza malizia e ambiguità.. amerò la pace.. sarò mite.. arrendevole.. dolce e  docile con le persone che mi stanno accanto.. i miei sentimenti saranno pieni di compassione.. ci saranno frutti spirituali nella mia vita.. non sarò di  parte e ipocrita, cercando di simulare un’ amore, che non è mai esistito nel mio cuore.
Questo è l’unico modo che ho, per dimostrarti che sono ripiena della sapienza che viene dall’alto.

martedì 3 luglio 2012

Dove conduce il tuo cuore ?


“..cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi, che per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio!” (Ecclesiaste 12:1)
































Dio ci lascia liberi di decidere, di scegliere secondo i desideri del nostro cuore ma un giorno dovremo rendere conto, delle cose che abbiamo deciso e scelto, anche di quelle cose che teniamo ben nascoste al riparo da occhi indiscreti, tra le nostre mura domestiche.

All'uomo possiamo nascondere la nostra vera personalità, mostrando una finta “moralità” ma a Dio no, a LUI nulla è nascosto!

Dio è Colui che investiga in profondità, che scruta e vede ogni minuscola parte della nostra vita, dei nostri pensieri, dei nostri atteggiamenti, e sa se la nostra vita cristiana è vera o falsa.

Lui sa, se in nostri studi teologici e la nostra conoscenza approfondita delle scritture corrisponde realmente alla nostra vita: oppure, se è soltanto un passatempo, un modo teorico di dimostrare agli altri tutto il “nostro sapere”.

Troppo spesso dimentichiamo che “Ogni iniquità è peccato..” ( 1 Giovanni 5:17 ) e troppo spesso dimentichiamo che prima di parlare agli altri dobbiamo esaminare la nostra vita.

Tutto ciò che non corrisponde, all' onestà, alla bontà,alla sincerità e alla verità della parola di Dio nella nostra vita: è peccato. Anche una semplice mancanza di rispetto e amore verso il nostro prossimo è peccato..”perché chi dunque sa fare il bene e non lo fa commette peccato” (Giacomo 4:17)

Anche la riprensione nei confronti del fratello/sorella ( pur essendo giusta) fatta senza amore, con parole dure che trafiggono il cuore, evidenziando quasi con sottile piacere carenze e difetti è peccato.

Spesso (io per prima) mettiamo  l’enfasi sul fare, dimenticando che anche le nostre parole sono importanti, perché... “ dall' abbondanza del cuore la bocca parla”  (Matteo 12:34)

Se il nostro cuore è torbido e malizioso, le nostre parole saranno torbide e maliziose. 

Se il nostro cuore è un cuore rinnovato e purificato in Cristo, le nostre parole saranno edificanti e pure, senza nessuna mescolanza estranee alla nostra vita cristiana. 

l’uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone: e l’uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie” (Matteo 12:35 )

Come dicevo all’inizio, oltreché del nostro operato, un giorno dovremo rendere conto anche delle nostre parole, vuote, inconcludenti e inutili. 

“..poiché in base alle tue parole sarai giustificato , e in base alle tue parole sari condannato.” (Matteo 12: 37)

Vorrei concludere questa mia riflessione con due versetti, che troviamo in (Ebrei 4: 12-13 ) 

"La parola di Dio, infatti, è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla: essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore. E non vi è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui: ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto"

A volte la parola di Dio è come un balsamo che accarezza e risolleva il nostro spirito, ma a volte è come una lama tagliente che penetra in profondità costringendoci a ad esaminare scrupolosamente i nostri pensieri e la nostra vita davanti a Dio.

Miei cari

Se sino ad oggi abbiamo dato poca importanza alle nostre parole, chiediamo a Dio la saggezza necessaria, nel gestire le nostre conversazioni, sia pubbliche che private, cercando di usare parole sagge, edificanti e costruttive in ogni circostanza. Ricordando che Dio è sempre presente nella nostra vita!

A Dio solo la lode!