giovedì 22 febbraio 2018

Avrei voluto...



Avrei voluto fermare il tempo sul tuo dolce sorriso... 
mentre il tuo cuore e il mio cuore viveva un’intensa esplosione d’amore 
e di gioia profonda…
ma il tempo passa e scorre via veloce, si…
le cose cambiano…ma io desidero ancora come allora, 
quel prato verde e qui mandorli in fiore…

venerdì 9 febbraio 2018

Pensando...



Pensando a tutto quello che succede oggi nelle chiese, questi versetti di Geremia mi hanno fatto riflettere.

Perciò ora parla agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme e di': “Così dice l'Eterno: Ecco, io concepisco contro di voi del male e formo contro di voi un disegno. Si converta ora ciascun di voi dalla sua via malvagia, ed emendate le vostre vie e le vostre azioni!

Ma essi dicono: “È inutile; noi vogliamo camminare seguendo i nostri propri pensieri e vogliamo agire ciascuno secondo la caparbietà del proprio cuore malvagio” Geremia 18:11.12

Geremia dice ancora. Così dice l'Eterno: «Fermatevi sulle vie e guardate, e domandate dei sentieri antichi, dove sia la buona strada, e camminate in essa; così troverete riposo per le anime vostre». Ma essi rispondono: «Non cammineremo in essa». Geremia 6:16

Lo stesso invito viene fatto anche a noi oggi, anche a noi oggi il Signore dice «Fermatevi sulle vie e guardate, e domandate dei sentieri antichi, dove sia la buona strada, e camminate in essa; così troverete riposo per le anime vostre»

E noi che cosa rispondiamo?

Che il Signore renda sensibili i nostri cuori e il nostro udito, per poter sentire la Sua voce e come Samuele dire: «Parla, perché il tuo servo ascolta».

giovedì 8 febbraio 2018

Date e vi sarà dato

“Date e vi sarà dato: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata in seno, perché con la misura con cui misurate, sarà altresì misurato a voi”. Luca 6:38













  

Riflettendo su questo versetto, pensavo a quanto siamo lontani da ciò che dovremmo essere.

Dal punto di vista umano siamo portati ad essere concentrati su noi stessi, su ciò che ci fa stare bene e su quello che potremmo ricevere dagli altri sia dal punto vista emotivo che pratico…e tutto il resto non conta!

Ma la parola Dio, Perfetta, Santa e Giusta, ci dice di fare esattamente il contrario.

Ricordando a me e a te che per poter ricevere dobbiamo prima dare.

Non importa il quanto possiamo dare, ma il come lo diamo.

Anche il poco, se dato con un cuore sincero davanti a Dio è estremamente importante!

L’offerta della vedova descritta in Marco era soltanto di due  “spiccioli” ma Gesù prende lei, come esempio nel dare.

Non i ricchi che davano in abbondanza, ma lei!

E Gesù, postosi a sedere di fronte alla cassa del tesoro, osservava come la gente vi gettava il denaro; e tanti ricchi ne gettavano molto. Venuta una povera vedova, vi gettò due spiccioli, cioè un quadrante. E Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità vi dico che questa povera vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Poiché tutti vi hanno gettato del loro superfluo, mentre ella, nella sua povertà, vi ha gettato tutto quello che aveva per vivere”. Marco 12: 41 a 44

Caro amico/amica

dare prima di ricevere o addirittura dare, senza ricevere nulla in cambio, non è insito nella nostra natura umana, ma è meravigliosamente possibile nella nostra nuova natura in Cristo!

A Dio sia la gloria!

mercoledì 7 febbraio 2018

Un tesoro nascosto


“..il regno dei cieli è simile a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni” (Matto 25:14)





L’allegoria nei racconti di Gesù, ha sempre lo scopo di rappresentare idee e concetti molto chiari.

Anche a noi come a quei servitori, Dio ha dato dei doni o (talenti) che ci vengono comunicati, attraverso lo Spirito Santo.

Questi doni naturalmente non hanno niente a che fare con le doti naturali dell’uomo, perché sappiamo perfettamente che:

“ la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito, e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; e queste cose sono opposte l'una all'altra, cosicché voi non fate quel che vorreste. “(Galati 5:17)

Dal momento in cui abbiamo creduto e accettato Gesù come nostro personale Salvatore, lo Spirito Santo è venuto ad abitare in noi e da quel momento in poi, siamo diventati membra del corpo di Cristo; diventando parte del Suo corpo Egli ci ha resi partecipi contemporaneamente, di un grande privilegio e di una grande responsabilità!

Nessuno di noi, può dire di non avere ricevuto nulla perché a tutti è stato dato qualcosa e ognuno secondo le sue capacità, secondo la misura della fede che Dio gli ha donato, deve rendere. (1 Corinzi 12: 8 a 10 )

Certamente la resa non sarà la stessa, ma la resa deve esserci!

“…quello che ha ricevuto il seme in terra buona è colui che ode la parola e la comprende; egli porta del frutto e, così, l'uno rende il cento, l'altro il sessanta e l'altro il trenta”. (Matteo 13:23)

I talenti, a cui fa riferimento la parabola, si possono intendere, come unità di peso e di misura (usata dal popolo ebraico e dai greci ) ma anche come doni di volontà, intelligenza, capacità, abilità e impegno.

Dal significato stesso, si capisce che il talento (o il dono) non è una cosa morta, statica, ma qualcosa di reale, di vivo, qualcosa che si muove e si espande, come l’acqua di un fiume.

“Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d'acqua viva.” ( Giovanni 7:38 )

Ciò che caratterizza la vita dal punto di vista umano è la nutrizione, la respirazione e la riproduzione.

Dal punto di vista spirituale è la stessa cosa.

Come il nostro corpo fisico, ha bisogno di un nutrimento costante e continuo per vivere, anche il nostro Spirito ha bisogno dello stesso nutrimento costante e continuo… senza il quale, non può vivere!

Questo nutrimento lo possiamo trovare soltanto, attraverso la preghiera e la lettura costante della parola di Dio

In questo modo troveremo la forza e l’energia necessaria per crescere e diventare forti spiritualmente.

Un giorno, grazie a Dio, abbiamo trovato un tesoro di inestimabile valore: le perle preziose della Sua parola.

Ed ora quel tesoro dobbiamo donarlo agli altri, affinché possa espandersi e crescere sempre di più, Non per il nostro vanto…Ma per la Sua gloria.

“L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae il bene; e l'uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore trae il male, perché la bocca di uno parla dall'abbondanza del cuore.” (Luca 6:45)

Non dobbiamo essere come quel servitore, che con misere scuse, andò a nascondere il suo talento sotto terra, dimenticando praticamente di averlo ricevuto (Matteo 25:25) perché il dono che Dio ci ha dato deve fruttare!

Che senso ha, avere un tesoro di grande valore e nasconderlo sotto terra, dove nessuno può vederlo ed ammirarlo in tutta la sua bellezza ?

Tutti, dobbiamo al Signore qualcosa, perché tutto ciò che abbiamo è Suo.

Cerchiamo di non farci condizionare dal fatto, che “secondo noi” non siamo all'altezza e non abbiamo le capacità, per fare questa o quella cosa, perché questa è una delle tante astuzie di satana per farci rimanere inattivi, rendendoci così dei servitori inutili.

Ricordando, che ricevere un dono significa anche ricevere potenza, questo include capacità e possibilità fornite solo dallo Spirito Santo.

“ Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all'estremità della terra”. (Atti 1:8 )

I doni che il Signore ci elargisce ( è importante rimarcarlo) non sono dati per i nostri benefici personali, ma sono dati esclusivamente per la gloria di Dio!

“Che cosa infatti ti rende diverso? Che cosa hai tu che non l'abbia ricevuto? E se l'hai ricevuto, perché ti glori come se non l’avessi ricevuto? (1 Corinzi 4:7)

A volte per motivi carnali, di gelosia o altro può capitare che questi doni vengano in qualche modo bloccati, ostacolati, ma se questo succede non dobbiamo assolutamente temere perché il Signore conosce il cuore di ognuno di noi e Lui certamente, saprà intervenire nel modo giusto, al momento giusto.

“… essendo convinto di questo, che colui che ha cominciato un'opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.” (Filippesi 1:6 )

Che il Signore ci aiuti a riscoprire i preziosi tesori racchiusi nella Sua parola!