" Ma i figli d'Israele commisero un 'infedeltà circa l'iterdetto..e l'ira del Signore si accese contro i figi di Israele .” (Giosuè 7: 1)
Secondo la legge Levitica, l’interdetto era una persona o una cosa che veniva solennemente e in modo esclusivo consacrata a Dio, per questo motivo non poteva in alcun modo essere distolta da quell'uso. (Levitico 27:28)
Trasgredire questo comandamento voleva dire subire la stessa sorte, diventando a loro volta interdetti, condannati a morte.
“e voi guardatevi bene da ciò che è votato all’interdetto, affinché non siate voi stessi votati allo sterminio, prendendo qualcosa d’interdetto, e non rendiate maledetto l’accampamento d’Israele, gettandovi lo scompiglio.” (Giosue 6:18 )
Il Signore aveva dato a Giosuè un’ ordine ben preso:“ tutto l’argento, l’oro e gli oggetti di bronzo e di ferro saranno consacrati al Signore; entreranno nel tesoro del Signore”.( Giosuè 6: 16 - 19)
Ma Acam, disubbidendo e sottovalutando l’ordine di Dio, anziché distruggere ogni cosa, tenne alcune cose per se. ” ho desiderato quelle cose e le ho prese:ecco sono nascoste in terra in mezzo alla mia tenda; e l’argento è sotto” (Giosue 7:21)
In seguito, quando Acan ammette il suo peccato è ormai troppo tardi, perché l’ira di Dio si era accesa contro di lui, e a causa del suo peccato anche la sua famiglia ne pagò le conseguenze.( Giosuè 7:24 a 26 )
Il peccato non confessato, oltre a danneggiare noi stessi, perché interrompiamo il nostro rapporto con il Signore privandoci così delle sue benedizioni, può danneggiare anche le persone intorno a noi, la nostra famiglia , la nostra Chiesa ecc.
Se permettiamo alla radice velenosa del peccato di insinuarsi nella nostra vita, prima o poi, arriverà ad insinuarsi nelle nostre Chiese, e così, ciò che inizialmente poteva sembrare una piccola disubbidienza.. un piccolo disturbo, in breve tempo diventerà un male incurabile.. contagioso, che si estenderà pericolosamente verso tutti.
Per questo motivo dobbiamo stare molto attenti, cercando di estirpare il male ai primi sintomi, riconoscendo e confessando a Dio il nostro peccato, dissociandoci in modo netto da ciò che Dio non approva.
Ma non tutti possono riconoscere i sintomi di questa malattia, per poterli riconoscere ed evitare, c’è infatti un’unica condizione, un’ unico antidoto: la nostra vita deve essere Santificata e Consacrata a Dio.
Solo in questo modo, potremmo essere vigili usando il giusto discernimento Spirituale, riconoscendo subito i sintomi del male appena compare.
Se viviamo una vita carnale, superficiale, che non rispecchia la persona di Cristo, non potremo in nessun modo, riconoscere i sintomi della malattia, perché convivendo con il peccato siamo stati contaminati.
“ per questo motivo molti fra voi sono infermi e malati , e parecchi muoiono.“ (1 Corinzi 11:30
Chiamarsi cristiani, frequentando riunioni e convegni vari non è una garanzia, infatti:“ non chiunque mi dice: Signore Signore, entrerà nel regno dei cieli ma chi fa la volontà del padre mio, che è nei cieli” (Matteo 7: 21 )
Miei cari,
forse state pensando..“ ma adesso le cose sono cambiate.. ora non siamo più sotto la legge” certamente, ora è il tempo della Grazia ma “ Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in interno..“( Ebrei 13:8 )
L’amore di Dio va sempre di pari passo con la Sua disciplina e oggi come ieri il peccato non confessato “ piccolo o grande che sia” ci separa inesorabilmente da Cristo, “ poiché io il Signore non cambio” (Malacchia 3:6)
Desidero concludere questa breve riflessione con un versetto che rimarca ulteriormente, la potenza e l’immutabilità di Dio, un Dio meravigliosamente grande!
“ non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io non sono venuto per abolire, ma per portare a compimento”(Matteo 5:17)
Lode a Dio!
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