Quando Giosafat viene informato che una grande moltitudine di persone si sta muovendo contro di lui per fargli guerra, si sente minacciato e ha paura.
Ma la paura non lo blocca..non lo ferma, al contrario lo spinge a cercare Dio.
Non pensa al modo migliore per contrattaccare il nemico,no: l’unica, la sola cosa che sente di fare è rifugiarsi nel Suo Dio, chiedendo a Lui l’aiuto e il soccorso necessario. (2 Cronache 20:2-3)
" Se dovesse venire su di noi una calamità, la spada, il giudizio oppure la peste o la carestia, noi ci presenteremo davanti a questo tempio e davanti a te (poiché il tuo nome è in questo tempio), noi grideremo a te dalla nostra avversità, e tu ci ascolterai e ci verrai in aiuto". (2 Cronache 20:9)
E il Signore non tarda a rispondere!
“ Non sarete voi a combattere in questa battaglia; prendete posizione, state fermi e vedrete la liberazione dell'Eterno, che è con voi. O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non sgomentatevi; domani uscite contro di loro, perché l'Eterno è con voi" (2 Cronache 20:17)
"A Giosafat, resta solo una cosa da fare: si inchina con la faccia a terra, per adorare il suo Dio!
"Allora Giosafat chinò la faccia a terra, e tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme si prostrarono davanti all'Eterno e lo adorarono.” (2 Cronache 20 :18)
Miei cari,
quando le preoccupazioni e le sollecitudini della vita hanno raggiunto un livello talmente alto, da sembrare ai nostri occhi irrisolvibili , anche noi come Giosafat abbiamo una sola cosa da fare, rivolgere il nostro sguardo a Dio. E a quel punto, non dobbiamo più temere, perchè la battaglia non sarà più nostra ma di DIO!
A Dio sia la gloria!
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