venerdì 27 febbraio 2015

Riflessione



“Io dichiaro ad ognuno che ode le parole della profezia di questo libro che, se qualcuno aggiunge a queste cose, Dio manderà su di lui le piaghe descritte in questo libro. E se alcuno toglie dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dal libro della vita dalla santa città e dalle cose descritte in questo libro.” Apocalisse 22:18-19



Amalgamarsi significa rendersi omogenei = armonizzarsi, fondersi, creando un tutt'uno con le cose.

Ma nella vita cristiana,questo non è possibile;o camminiamo nella luce della verità della parola di Dio,o camminiamo nelle tenebre del compromesso=peccato.

Se siamo nella luce, in nessun modo cercheremo di modificare ( per il nostro piacere) la verità della parola di Dio, al contrario; saremo fedeli, esaminando attentamente tutto ciò che la Parola di Dio dice.

Ma se siamo nelle tenebre del compromesso,cercheremo in tutti i modi di giustificare le nostre scelte sbagliate (cercando magari appoggi qua e là) capovolgendo il significato della parola di Dio.

In questo modo; il peccato dell’omosessualità, diventerà un diritto, e l’adulterio, la fornicazione, la corruzione e le compagnie del mondo si chiameranno libertà di scelta.

Il mondo sta cercando di sostituire la parola “peccato” con “libertà di scelta”ma noi come figli di Dio,sappiamo che essere liberi in Cristo significa essere schiavi, di Cristo!

“Poiché colui che è stato chiamato nel Signore, da schiavo, è un affrancato del Signore; ugualmente colui che è stato chiamato mentre era libero, è schiavo di Cristo.” 1 Corinzi 7:22

Che il Signore ci aiuti a riflettere sul vero significato delle Sue parole.  
                     

mercoledì 18 febbraio 2015

L'amore sia senza ipocrisia..

“ L'amore sia senza ipocrisia; detestate il male e attenetevi fermamente al bene. “ (Romani 12:9)



L'amore sia senza ipocrisia

Questo versetto letto innumerevoli volte, come sempre accade quando ci accostiamo alla parola di Dio, mi appare come nuovo..e mi fa riflettere, su come l’ipocrisia sia subdola e sottile.



Se facciamo anche solo un piccolo spazio alla nostra carne ( il nostro vecchio uomo) proprio come dei bravi attori, recitiamo una parte che non ci appartiene, e a volte entriamo talmente bene in quella parte, che quasi ci auto convinciamo di essere ciò che in realtà non siamo.



Facendo spazio all’ipocrisia nel nostro cuore, permettiamo a satana di agire nella nostra vita, e a quel punto, l’astuzia e la simulazione prenderanno il sopravvento.


E quasi senza rendercene conto, con un “finto amore” cercheremo di ingannare gli altri ostentando una falsa religiosità o una falsa amicizia, nascondendo magari dietro un bel sorriso, le proprie antipatie e i propri sentimenti di avversione, con lo scopo di guadagnarsi il favore, e la simpatia degli altri, ed essere magari appoggiati nei nostri errori.

Anche dal punto di vista umano siamo tutti d’accordo sul fatto, che l’ipocrisia è uno dei sentimenti peggiori dell’uomo, a Maggior ragione deve esserlo per un figlio/figlia di Dio, Ma è davvero cosi? Siamo proprio sicuri che nel nostro cuore non ci sia spazio per l’ipocrisia?



La risposta ovviamente è individuale.
Personalmente, anch’io come Davide chiedo al Signore: “Investigami, o Dio, e conosci il mio cuore; provami e conosci i miei pensieri; e vedi se vi è in me alcuna via iniqua, e guidami per la via eterna.” (Salmo 139:23-24)

Detestate il male, e attenetevi fermamente al bene.

Il versetto continua, invitandoci a detestare profondamente, fortemente tutto ciò che è male agli occhi di Dio, attenendoci in modo fermo, risoluto e stabile, al bene che può venire soltanto da un cuore rinnovato dall’amore di Dio.
Che il Signore ci aiuti ( mi aiuti) ad amare senza ipocrisia, imparando a fissare lo sguardo Non su noi stessi, sul nostro egocentrismo o sull’approvazione e gli elogi da parte dell’uomo..Ma su Cristo!

Se ci sentiamo approvati da Dio, non dobbiamo temere, in caso contrario riconosciamo e confessiamo il nostro peccato davanti a Dio, e LUI è sempre pronto a perdonarci.

“Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.” 1 Giovanni1:9

Lode a Dio!








giovedì 20 novembre 2014

Tu hai difeso la causa dell'anima mia..

"Quando ti ho invocato ti sei avvicinato; hai detto:" Non temere!"O Signore, tu hai difeso la causa dell'anima mia, tu hai redento la mia vita." Lamentazioni 
3:57-58

Non ci sono dubbi nelle parole di Geremia..ma certezza che Dio lo aiuterà a superare un momento difficile della sua vita!

Grazie Signore, perché questa è anche la nostra certezza..si, Tu ci libererai da ogni ostacolo che il nemico mette sul nostro cammino..anzi ci hai già liberati!
Lode a Te Signore!

sabato 1 novembre 2014

il mare calmo della fede

“Salì sulla barca con loro e il vento si calmò; ed essi più che ma rimasero sgomenti, perché non avevano capito il fatto dei pani, anzi il loro cuore era indurito. (Marco 6:51-52)


Nonostante che il vento forte ed impetuoso si calmò soltanto con l'arrivo di Gesù sulla loro barca,nonostante che poco tempo prima avevano visto Gesù sfamare cinquemila persone, con soli cinque pani e due pesci,(Marco 6:41 a 44) i discepoli di Gesù sono turbati, smarriti, confusi.. ancora non riescono a capire...anzi il loro cuore è addirittura indurito.

Perchè?

Perchè la loro fede era cosi poca, che non gli permetteva di vedere la realtà delle cose..la realtà meravigliosa di appartenere ad un Dio grande potente..a cui nulla è impossibile!

Seguire qualcuno Non significa conoscerlo.

Anche Giuda per un certo periodo segui Gesù, ma con scopi e motivazioni che non avevano nulla a che fare con la conoscenza e con la fede.

Anche noi, possiamo illuderci di seguire Gesù, insegnando anche ad altri i principi e le basi del vangelo, Ma senza conoscere realmente Cristo!

Che il Signore ci aiuti ad essere dei discepoli convinti della Sua parola, che ascoltano, seguono e applicano alla propria vita Non per costrizione, ma per amore, ciò che Lui chiede.

Non di tanto in tanto quando le cose che ci vengono richieste Non ci costano granché, ma sempre anche quando il costo da pagare è molto alto, perchè un giorno, quando saremo con Lui nel cielo la ricompensa sarà molto, ma molto più grande!
 
A Dio sia la lode!

venerdì 29 agosto 2014

infinitamente grazie



Grazie Signore..infinitamente grazie, per tutto ciò che fai per me!

venerdì 8 agosto 2014

L’importanza dell’onore

“Onora tuo padre e tua madre (è questo il primo comandamento con promessa).  (Efesi 6:2) 





A volte dimentichiamo il significato profondo delle parole..per questo motivo ogni tanto è bene ricordarcelo. 

Dal vocabolario onorare significa: circondare di stima e di ossequio; riconoscere e attribuire l'onore dovuto a persona o cosa es. ( onora il padre e la madre) = ossequiare, rispettare. Il contrario di onorare è: disonorare, offendere, disprezzare, insultare. 

Ma cosa dice la parola di Dio al riguardo? Si deve onorare il proprio genitore perché lo merita o perché è un dovere? 

Leggendo attentamente vediamo che l’onore ai genitori, si da per dovere e Non per meriti a prescindere dall'età: anzi, più si diventa adulti più si diventa consapevoli di questa profonda verità e responsabilità davanti a Dio! 

Non esiste un se, esiste un comando chiaro da parte di Dio. 

Il Signore Non dice onora tuo padre e tua madre, se sono perfetti, se si comportano bene, se non sbagliano mai; ma dice onora e rispetta i tuoi genitori a prescindere da ogni cosa. 

“Onora tuo padre e tua madre, come l'Eterno, l'Iddio tuo, ti ha comandato, affinché i tuoi giorni siano prolungati, e tu sii felice sulla terra che l'Eterno, l'Iddio tuo, ti dà.” (Deuteronomio 5:16) 

E al comando dell’onore segue una promessa..la promessa di giorni prolungati e felici sulla terra, che l’Eterno il nostro Dio ci da.
A Dio sia la gloria!

Scelte e testimonianza di vita ( V. E. Ahanonu)

Mettendo in ordine dei vecchi scritti.. ho ritrovato questa breve, ma profonda riflessione del mio amato marito ( ora col Signore)





"Aaronne e i suoi figli vi si laveranno le mani e i piedi. Quando entreranno nella tenda di convegno, si laveranno con acqua, perché non abbiano a morire; così pure quando si avvicineranno all'altare per servire, per far fumare un'offerta fatta all'Eterno mediante il fuoco". (Esodo 30:19-20)

Le scelte che facciamo nella vita, sia quelle buone sia quelle cattive hanno delle conseguenze.

E’ quindi importante considerare come fare delle buone scelte. Tra le scelte che siamo chiamati a fare ci sono le decisioni immediate e quelle a breve o a lungo termine.

Ogni giorno ne dobbiamo affrontare di diversi tipi: alcune sono ovvie, altre impegnative. Quando dobbiamo fare delle scelte è necessario avere presenti alcune cose:

1) Dobbiamo realizzare che Dio ci ama e ci vuole aiutare. Insieme alla capacità di prendere delle decisioni , Dio ci ha dato la Sua parola come norma per la nostra vita, inoltre abbiamo il privilegio di rivolgerci a Lui chiedendo la Sua guida per mezzo della preghiera. Quando presentiamo a Lui il nostro bisogno , Egli parlerà al nostro cuore e ci guiderà per il meglio.

2) Dobbiamo accettare la responsabilità delle nostre scelte.

3) Dobbiamo capire perché facciamo una scelta.

4) Dobbiamo considerare in che modo le nostre scelte influiscono sui progetti e sui traguardi che ci siamo prefissi per la nostra vita. Quali conseguenze avranno domani , il mese prossimo, oppure tra qualche anno? Che conseguenze eterne avranno per noi ?

5) Dobbiamo valutare in che modo le nostre scelte influenzeranno la nostra relazione con Dio principalmente, e secondariamente con i nostri genitori, fratelli, parenti e con al altri. E’ molto importante fare delle scelte con saggezza ( 1 Re 2:2-3- 1 Re 3:5,9,12-13) perché alle scelte sono collegate le conseguenze. (Deuteronomio 30:19-20)

Ruth, dopo aver preso la decisione di seguire Naomi dichiarò: “..dove andrai tu andrò anch'io, e dove starai tu io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo DIO sarà il mio DIO; dove morirai tu morirò anch'io,e là sarò sepolta. Così mi faccia l'Eterno e anche peggio, se altra cosa che la morte mi separerà da te!” (Ruth 1:16-19).

Le conseguenze di quella scelta furono premiate al tal punto, che ritornando da Betlemme la guida di Dio la portò inizialmente a spigolare nel campo di un‘uomo potente e ricco, di nome Boaz, ma ancora di più a diventare sua moglie e trisavola del re Davide .

La scelta di Ruth fu benedetta e premiata perché la parola di Dio che aveva ascoltato in quel breve periodo di vita di suo marito, aveva toccato il suo cuore e di conseguenza aveva posto la sua fiducia nel Dio d’Israele. Bisogna scegliere la vitae la benedizione.

Dobbiamo amare la parola di Dio, non citarla invano! La più importante scelta che possiamo fare ogni giorno è quella di vivere con Dio, AmandoLo, Ubbidendogli, tenendoci stretti a Lui.

Rif. (Marco 12:38-31-Giovanni 15:10- 1 Giovanni 4:7-12 – Esodo 19:5- Isaia 1:19)

A Lui sia la gloria!

Vincent Eze Ahanonu