A volte, c’è in noi la ferma convinzione di fare qualcosa per il Signore, mettiamo la cosa in preghiera e pieni di entusiasmo andiamo avanti, ma al primo ostacolo ecco che ci fermiamo...perdendo così di vista, il progetto iniziale.
Piano piano, la preghiera viene a mancare e quel desiderio iniziale fatto di forti certezze inizia a vacillare, mille domande si insinuano nella nostra mente: “ma forse questo progetto non rientrava nella volontà di Dio..forse non era quello che Lui voleva da me...”
In pratica, senza che ce ne rendiamo conto la preghiera viene sostituita dai nostri dubbi e dalle nostre paure.
Anche Neemia nel portare avanti un progetto importante incontrò difficoltà e blocchi di ogni genere:
“Quando Sanballat venne a sapere che noi stavamo ricostruendo le mura, si adirò, s'indignò grandemente e schernì i Giudei, e disse davanti ai suoi fratelli e ai soldati di Samaria: «Che cosa stanno facendo questi rammolliti Giudei? Si fortificheranno? Offriranno sacrifici? Finiranno in un giorno? Faranno forse rivivere le pietre consumate dal fuoco dai mucchi di macerie?». Tobiah l'Ammonita, che gli stava a fianco, disse: «Costruiscano pure! Ma se una volpe vi sale sopra, farà crollare il loro muro di pietra!». (Neemia 4:1 a 3)
Ma Neemia non si fa intimorire, non si ferma...non dubita, al contrario, continua ad andare avanti chiedendo a Dio la forza.
“Tutta quella gente infatti voleva farci paura e diceva: «Le loro mani lasceranno il lavoro che rimarrà incompiuto». Ora perciò, o DIO, fortifica le mie mani!”
( Neemia 6:9)
Meraviglioso! Una volta affidato a Dio il suo progetto, Neemia sa con certezza che Dio gli avrebbe dato giorno, per giorno l’aiuto e la forza necessaria per raggiungere l’obiettivo.
Miei cari, raramente il lavoro del Signore progredisce senza ostacoli e opposizioni da parte del nemico, ma se abbiamo in noi la consapevolezza che Dio ci sta approvando: più le difficoltà e i disagi aumenteranno più il desiderio di rifugiarsi in LUI aumenterà, ritrovando in Dio nuove forze e nuove energie!
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