lunedì 3 dicembre 2012

Una fede, semplice e profonda

“Ecco il fuoco e la legna; ma dov'è l'agnello per l'olocausto? Abramo rispose: figlio mio,Dio stesso si provvederà l'agnello per l'olocausto E proseguirono tutti e due insieme” (Genesi 22: 7-8)
























                Ad un certo punto della vita di Abramo, Dio decide di testare la sua fede, chiedendogli di offrire in olocausto la cosa più cara e preziosa che aveva:il suo unico figlio Isacco. (Genesi 22:2)

“dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: “ Abramo!” Egli rispose: “Eccomi.” (Genesi 22:1)




Ma Abramo, non si spaventa, non si agita..non chiede alcuna spiegazione..per fede.. ”semplicemente va..” seguendo l’ordine del suo Dio.


La mattina di buon’ora Abramo si alza, sella il suo asino, prendendo con sé due dei suoi servi e suo figlio Isacco, spacca la legna per l’olocausto e si dirige verso il luogo indicato da Dio.


Il terzo giorno, continuando il cammino, Abramo alza gli occhi e da lontano vede il luogo designato per l’offerta..ancora una volta rimango stupita, da questa fede semplice, pura come quella di un bambino che si fida totalmente di suo padre.


Infatti,pur vedendo avvicinarsi il momento, in cui avrebbe dovuto sacrificare suo figlio, con una calma e una serenità nel cuore che solo chi confida TOTALMENTE in Dio può avere, Abramo dice ai suoi servi: “rimanete qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi.”


Splendido! “..ci prostreremo e poi ritorneremo da voi.”


Non c’è alcuna esitazione o titubanza nelle sue parole..al contrario c’è la sicura fermezza.. che emerge da una fede vera!


Infatti: “..la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà cha non si vedono” (Ebrei 11:1)


Mentre Abramo è pronto a sacrificare suo figlio, vediamo che l’angelo del Signore lo ferma dicendo:” non stendere la mano sopra il ragazzo, e non fargli del male!Ora so che tu temi Dio; poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l’unico tuo.” (Genesi 22:12)


L’ubbidienza porta sempre con se le benedizioni di Dio! Infatti, andando avanti con la lettura vediamo che Dio benedice grandemente la vita di Abramo!


“ Io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare..tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce” ( Genesi 22:17-18)


Miei cari,
la fede non è staticità, blocco, immobilità, ma è azione e movimento verso Colui che chiama!


Quando Dio parla al nostro cuore, anche se sul momento possiamo non capire, per fede noi dobbiamo andare oltre.. muovendoci nell’ubbidienza, secondo la SUA volontà!


Giacomo dice:“ insensato” vuoi renderti conto che la fede senza le opere, non ha valore?Abramo nostro padre non, non fu forse giustificato per le opere quando offrì suo figlio Isacco sull’altare? Tu vedi che la fede agiva assieme alle opere e che per le opere la fede fu resa completa.” (Giacomo 2: 20 a 22)


Nel vortice frenetico della vita..proviamo a fermarci un’ attimo.. e domandiamoci: com’è la nostra fede?
E’ una fede in movimento che va oltre la nostra logica, fissando lo sguardo Non sul problema, Ma su Chi ha il totale controllo del problema: oppure è una fede insignificante.. “simile a un’onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e la.” (Giacomo 1:6)


Se è cosi dice Giacomo:” Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore..” ( Giacomo 1:6-7)


Se da un’ attenta riflessione, ci siamo resi conto che la nostra fede è insignificante..quasi inesistente, chiediamo a Dio in preghiera di aumentarci la fede..Lui certamente Lui lo farà!


Lode a Dio!

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