sabato 26 aprile 2014

“Ma non sapeva che l'Eterno si era ritirato da lui.” (Giudici 16:20)

“..ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla cui testa non passerà rasoio, perché il fanciullo sarà un Nazireo a DIO dal seno di sua madre; egli comincerà a liberare Israele dalle mani dei Filistei”. (Giudici 13:5)


Sansone, era stato giudice di Israele per vent'anni, ma ancora prima di nascere era stato consacrato interamente a Dio.

Fin dalla sua giovane età..” Lo Spirito dell'Eterno cominciò a muoversi su di lui..” (Giudici 13:25)

Più gli anni passavano, più si vedeva chiaramente che Dio era con lui e tramite lui, il Signore fece cose grandiose, finché Sansone si lasciava guidare e usare da Dio fu benedetto grandemente, ma quando cominciò a disubbidire alle leggi di Dio, le cose cambiarono drasticamente nella sua vita.

Tramite Delila il peccato busso prepotentemente alla porta del suo cuore..e Sansone non lo scaccio; al contrario, preferì lasciarsi sedurre, cedendo piano piano alle sue lusinghe

".. Lei gli disse: «Come fai a dirmi: "Ti amo", mentre il tuo cuore non è con me? Già tre volte mi hai beffata, e non mi hai detto da dove viene la tua gran forza». La donna faceva ogni giorno pressione su di lui con le sue parole e lo tormentava. Egli ne fu rattristato a morte e le aperse tutto il suo cuore e le disse: « Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo, consacrato a Dio, dal seno di mia madre; se mi tagliassero i capelli, la mia forza se ne andrebbe, diventerei debole e sarei come un uomo qualsiasi”. 16:15 a 17

Svelando il segreto della sua forza Sansone infranse il voto fatto all'Eterno. L’impegno preso davanti a Dio era svanito, ed egli non poteva più essere in comunione con LUI.

Sansone avrebbe dovuto continuare a perseverare nel cammino iniziale, ascoltando la voce di Dio, ma non lo fece!

Al contrario continuò a vivere secondo la sua concupiscenza carnale e non si accorse, che nel frattempo, il Signore si era allontanato da lui.

“..Egli, svegliatosi dal sonno, disse: «Io ne uscirò come le altre volte, e mi libererò”. Ma non sapeva che il SIGNORE si era ritirato da lui.” (Giudici 16:20)

Giacomo (1:15) dice: “Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato, quando è compiuto, produce la morte.” Le conseguenze drammatiche del peccato di Sansone, le possiamo vedere in (Giudici 16:29-30)

Se lasciamo entrare il peccato nella nostra vita, anche se inizialmente può apparire ai nostri occhi insignificante, a lungo andare quel peccato ci separerà da Dio.

A volte, non ci accorgiamo che anziché seguire Cristo, seguiamo per abitudine soltanto regole, precetti, e principi cristiani che di fatto non ci appartengono.

Come dice (Isaia 28:11)“.. è un continuo dar precetto dopo precetto, precetto dopo precetto, regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui, un poco là!”

Miei cari,
le norme o regole hanno un senso solo se ci sono delle basi solide, frutto di una vita vissuta alle dipendenze del Padre, in caso contrario diventano soltanto un’ elenco di medicinali con le relative modalità di assunzione e basta!

Che il Signore ci aiuti a restare sempre più vicini a Lui!

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