“No! Io lo voglio acquistare per l’intero suo valore, perché non prenderò per l’Eterno ciò che appartiene a te e non offrirò all'Eterno un olocausto che non mi costi nulla.” ( 1 Cronache 21:24)
Davide sollecitato dal suo orgoglio personale, senza l’approvazione da parte di Dio decide di fare il censimento del popolo di Israele.
“Questa cosa dispiacque a DIO, perciò colpì Israele.” (1 Cronache 21:8 )
Quando Davide si rende conto della gravità del suo peccato, si pente e si umilia davanti a Dio.
Ed ora segue scrupolosamente le indicazioni che l’angelo dell’Eterno, gli dà attraverso Gad.
Quindi va da Ornan e gli chiede di cedergli l’area della sua aia per offrire un’Altare al Signore, ma la vuole ad una condizione: vuole pagare l’aia per tutto il suo valore.
Ornan, non vuole nulla e dice al re: “prenditela, e il re mio Signore faccia ciò che meglio gli pare; ecco, io ti do anche i buoi per gli olocausti, gli attrezzi da trebbiare per la legna e il grano per l’oblazione di cibo, ti do tutto”. ( 1 Cronache 21: 23)
Ma Davide non accetta e da “ad Ornan, come prezzo del terreno il peso di seicento sicli d’oro.” (1 Cronache 21:25)
Davide avrebbe potuto offrire un olocausto al Signore senza il minimo sforzo, senza spendere nulla, ma non lo fece perché sapeva che davanti a Dio tale offerta non avrebbe avuto alcun valore.
Anche dal punto di vista umano le cose più belle hanno sempre un costo, più sono belle più costano.
Quando noi amiamo davvero una persona, nessun costo è troppo alto, nessun sacrificio è troppo grande, ciò facciamo per lui /lei è sempre troppo poco, a volte soltanto per un sorriso, della persona amata siamo pronti a qualsiasi rinuncia.
Ma noi per il Signore che cosa facciamo, quali rinunce, quali sacrifici facciamo per Colui che ci ha amati così tanto, da offrire il Suo unigenito figlio a morire per noi sulla croce, cosa facciamo realmente, a che cosa rinunciamo per Lui?
Tristemente dobbiamo ammettere che spesso, troppo spesso offriamo a Dio soltanto le briciole del tempo che ci avanza, tutto ciò che non ci costa fatica, sacrificio e rinuncia.
E anche se non lo ammettiamo, prevale quasi sempre la nostra volontà.
Forse, quanto sto dicendo potrà sembrare esagerato, ma se esaminiamo attentamente ogni cosa, partendo dalla mattina quando ci alziamo arrivando alla sera, quando è ormai ora di andare a dormire, ci renderemo conto che il tempo dato a Dio è stato davvero troppo poco, dimenticando che l’amore, il vero Amore…ha sempre un costo.
Davide ha manifestato il suo pentimento e il suo amore per il Signore, con qualcosa che gli è costato, pagando il giusto prezzo.
E noi siamo disposti a pagare il giusto prezzo?
Miei cari,
non è sufficiente dire: “Signore vado, faccio” e poi, restare immobili senza fare nulla, o fare soltanto ciò che piace a noi.
No, alle nostre parole, devono seguire i fatti.
“…chiunque ode queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono ad un uomo avveduto che ha edificato la sua casa sopra la roccia” (Matteo 7: 24)
A Davide era stato chiesto di recarsi nell'aia di Ornan per erigere un’Altare all'Eterno.
Davide ascolta e agisce, recandosi subito nel luogo fissato, per offrire a Dio la sua offerta.
Come ripeto, non una cosa qualsiasi, ma qualcosa che costa!
Dio ci benedica.
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