Correggere significa: rendere migliore, più esatto, eliminando errori, imperfezioni e difetti. Possiamo correggere, una bozza di stampa, il difetto di un abito, un compito scolastico ecc
Riferito alla persona, correggere significa; avvisarla di un errore commesso, oppure farle notare un suo difetto, anche abituale, indicandole anche il modo di eliminare l’uno (o porvi rimedio) ed evitare l’altro.
Partendo dall' infanzia, sino alla vecchiaia, la correzione nella nostra vita (anche se a volte è dolorosa) è importante.
Pensando ad un bambino che fa i capricci, pestando i piedi per ottenere ciò che vuole (non sapendo magari, che ciò che vuole è pericoloso per lui) il genitore responsabile certamente non lo asseconda, ma lo rimprovera e lo corregge.
E se continua a fare i capricci, il castigo può diventare ancora più incisivo e marcato.
Ogni volta che il bambino farà i capricci puntualmente ci saranno le correzioni da parte del genitore, per renderlo migliore.
Naturalmente il castigo viene dato Non per mancanza di amore, Ma per amore, sino al punto di fare violenza su noi stessi cercando per il suo bene, di non vedere le sue lacrime di protesta.
In questo modo, cresceranno sicuramente, dei ragazzi, degli uomini e delle donne più responsabili e maturi, che a loro volta applicheranno per amore, la stessa disciplina e la stessa correzioni ai loro figli.
La nostra vita cristiana dovrebbe procedere nello stesso modo.
Ma riusciamo davvero per amore, ad applicare la stessa riprensione, le stesse correzioni a chi si trova nella direzione sbagliata?
Oppure, pensando (erroneamente) di dimostrare amore, come un genitore irresponsabile cerchiamo di non vedere eventuali errori, anche gravi, mettendo a repentaglio dal punto di vista spirituale la vita del fratello/sorella?
Che il Signore ci aiuti a riflettere sull'importanza della correzione, ricordando a noi stessi e agli che dobbiamo glorificare nella nostra vita!
A Lui la gloria!
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