domenica 20 novembre 2016

Il giardino di Tabi (una fiaba a lieto fine)






Quand'ero piccola, mio nonno mi raccontava sempre delle bellissime fiabe, ed una sera d’inverno, mentre eravamo seduti attorno al fuoco, ricordo una fiaba che iniziava così:

C’era una volta, tanti, tanti anni fa una piccola rondine di nome Tabi che abitava in un bellissimo giardino con tanti alberi e fiori profumati, e in mezzo a quel giardino c’era anche un grande lago con dei bellissimi cigni.

A Tabi il Signore aveva donato davvero un bel giardino.

Ma la rondine per uno strano motivo, che nessuno è mai riuscito a comprendere, invece di volare nel giardino si rinchiuse in una gabbia dorata.

A volte Tabi, da dentro la sua gabbia osservava con un velo di tristezza le altre rondini che volavano via, anche a tabi, era venuto il desiderio di uscire fuori dalla gabbia e volare via assieme alle altre rondini ma appena si avvicinava al piccolo uscio della sua gabbia dorata, la paura di volare, gli impediva di uscire.

Gli anni passavano e Tabi diventava sempre più triste, nel suo cuore c’era come un vuoto, una profonda malinconia...una struggente nostalgia...che la faceva soffrire.

Ma quando ormai, aveva perso ogni speranza di volare, ecco che all'improvviso, avverti dentro il cuore come un dolore acuto profondo...un dolore che quasi le toglieva il respiro, poi una dolcissima voce che diceva: “ Tabi, tu sei preziosa ai miei occhi e onorata ed io ti amo ...non temere piccola mia perché io sono con te...ricordati, nell'amore non c’è paura...anzi, l’amore perfetto caccia via la paura...”

Tabi non riusciva a capire il significato di quelle frasi e neppure di chi fosse quella voce, ma improvvisamente il dubbio scomparve.

Si, quella voce così dolce, così colma d’amore, era la voce di Gesù!

Improvvisamente, una gran pace entro dentro il suo piccolo cuore, accompagnata da una forza che non era la sua.

Subito, si senti libera di volare, con po’ di timore apri con il becco la porticina della sua gabbia dorata, ed inizio a volare, alzandosi prima un poco da terra, poi più in alto...sempre più in alto, sembrava che il cuore le scoppiava, dalla felicita.

Era così felice, che non riusciva a smettere di volare.

Dopo alcuni giorni, stanca ormai di volare decise di riposarsi un po’ sul tetto di una vecchia capanna, e da lontano vide arrivare altre rondini, inizialmente due poi tre, poi se ne aggiungevano altre e altre ancora, era la prima volta che Tabi vedeva da vicino così tante rondini.

Le aveva viste volare nel suo giardino, quando alzandosi in volo sfioravano la sua gabbia dorata, ma ora erano li, vicino a lei, era piacevole parlare con loro, parlavano dell’ amore di Gesù, dello stesso Gesù che aveva parlato a Tabi e che l’aveva resa libera di volare!

Le rondini parlavano di cose edificati, di cose nuove, cose che Tabi non conosceva ancora, ma che gli davano gioia.

Era talmente felice, che decise di restare con le rondini ancora per un pò, le ore i giorni e i mesi passavano così velocemente, che quasi Tabi non si accorgeva del tempo che passava, dentro di se pensava di sognare, e diceva alle rondini:“ se questo è un sogno, vi prego amiche mie, non svegliatemi più...”


A volte, pensava agli anni sprecati dentro quella gabbia dorata, ma ormai, era inutile pensarci faceva parte del passato e il passato non si poteva riprendere.

Tabi, voleva gustare attimo per attimo, la felicità di quel momento, non voleva perdere un solo istante della compagnia delle sue amate rondini, continuava a parlare e a volare con loro, che bella quella loro amicizia, tramite la stessa fede in Gesù, erano diventate sorelle .

Le rondini si vedevano puntualmente ogni giorno sopra il tetto della vecchia capanna dove si erano incontrate per la prima volta, chi arrivava per prima aspettava le altre e quando tutte erano presenti, si alzavano in volo, era meraviglioso vederle alzarsi in volo tutte assieme, in’ un unico cinguettio, un unico battito d’ali.

Come ogni giorno, Tabi si mise ad aspettare le rondini, ma dopo ore di attesa le rondini non arrivarono.

Passavano i giorni e tabi continuava a fissare l’orizzonte, quando ecco che da lontano, intravvide le sue amate rondini, subito, gli volò incontro con le lacrime agli occhi per la felicità di averle ritrovate, ma le rondini per uno strano motivo, non la riconoscevano più, lei continuava a volarle vicino, dimostrandole l’affetto di prima, ma qualcosa era cambiato.

Tabi, non riusciva a capire, non si dava pace, senza le amate rondini, il giardino che prima era allegria e gioia, ora era diventato silenzioso e triste, dalle rondini Tabi, si sentiva amata ed ora non c’erano più…

Era rimasta nuovamente sola.

Non le restava che una cosa da fare, tornare nella sua gabbia dorata.

Ma mentre si avviava tristemente, verso la gabbia dorata, ecco che Tabi risente ancora quella voce che con la stessa dolcezza ripete: “non temere...ricorda, nell'amore non c’è paura... anzi, l’amore perfetto caccia via la pura… Lo so, le rondini sono volate via ...ma io, sono sempre qui ancora accanto a te...non sempre le cose si possono capire…a volte, vanno solo accettate… ”

Come la prima volta, quella voce scivolò ancora delicatamente dentro il piccolo cuore di Tabi, facendole realizzare e comprendere il vero significato di amore e libertà.

Oggi, ripensando alla storia che mi raccontava mio nonno, ne comprendo meglio il significato spirituale.

Nella vita cristiana può accadere che i nostri fratelli e le nostre sorelle in Cristo ci deludano, ma Gesù Cristo ci ama talmente tanto che non ci deluderà mai!


Perché l'amore di Dio è perfetto!

Se la Chiesa ci delude, anche noi possiamo deludere.

Ma questo non deve in alcun modo isolarci dagli altri.

Dio ha creato l’uomo come un “essere sociale” e desidera che il cristiano viva nella comunità dei credenti.

Miei cari,
le delusioni che possiamo incontrare nella nostra vita, non devono isolarci, al contrario, devono infondere in noi maggior forza e convinzione, che nulla potrà mai distruggere la bellezza e la gioia della comunione fraterna, perché Dio stesso protegge i Suoi figli e la Sua chiesa!

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